Circa un paio di settimane fa, Intel ha ufficializzato le sue piattaforme per laptop di 14esima generazione della serie HX, ovvero quelle dotate del TDP più elevato e potenzialmente in grado di offrire le prestazioni migliori in assoluto, anche a fronte di consumi non esattamente contenuti. Ma poco importa direi, quello che l’utente cerca rivolgendosi ai prodotti che utilizzeranno queste soluzioni sono senza dubbio le prestazioni massime, senza alcun compromesso; così come senza compromessi è l’Asus ROG Strix SCAR 18 lanciato al CES 2024, di cui vi parlo in questa recensione.
Un notebook pensato per i videogiocatori e dotato di tutto il necessario per poter spremere al massimo la CPU Intel e, con lei, la GPU Nvidia; in tutti e due i casi nella loro massima espressione. Un prodotto di dimensioni generose, senza dubbio, ma che non lascerà certo delusi tutti quelli che cercano le prestazioni più elevate del momento in mobilità. Ma lasciate che vi racconti tutto nel dettaglio qui sotto.
INDICE
ERGONOMIA E MATERIALI
Come anticipato questo Scar 18 è un notebook senza compromessi, e lo è da qualsiasi angolazione lo si osservi. 18 sta ovviamente ad indicare i pollici della diagonale del display e quindi non è difficile comprendere come queste dimensioni influenzino l’ingombro della scocca e le misure che caratterizzano il notebook. No, non è un prodotto compatto, anzi, parliamo di un notebook che misura quasi 40 cm di larghezza per 30 di profondità e 3 centimetri di spessore, tutto con un peso che supera i 3 Kg. Insomma, definirlo portatile è forse un po’ azzardato, l’aggettivo più corretto potrebbe infatti essere “trasportabile”.
Ovviamente queste dimensioni son dovute in gran parte alla presenza di un display da 18 pollici, che offre un’esperienza visiva molto più immersiva di un classico 15 pollici. Peso e dimensioni sono quindi il compromesso da accettare per poter godere di un’esperienza di gioco in mobilità più appagante dello standard.
Ma i vantaggi di queste dimensioni non si fermano alla maggiore immersività del display, perchè tutto questo spazio a disposizione ha anche permesso ad Asus di inserire sotto la scocca un sistema di dissipazione più efficace, di cui però vi parlo tra poco, ma anche un set di porte assolutamente completo. Lungo i lati del notebook troviamo infatti una porta LAN, una HDMI 2.1 in formato standard, due USB-C di cui una con supporto Thunderbolt 4, una USB-A 3.2 e il connettore proprietario per la ricarica. Ecco, se c’è una cosa che manca e che certamente avrei gradito, questo è sicuramente un lettore di schede SD. Certo, si tratta di un’esigenza non così comune, ma data la potenza di calcolo che è in grado di offrire questa soluzione, pensare ad un utilizzo nella creazione di contenuti non è probabilmente così sbagliato, e in questo caso un lettore di SD è certamente molto gradito.
In termini di qualità siamo di fronte ad un notebook costruito sicuramente bene, anche se l’unica parte di scocca realizzata in materiale metallico è il pannello dietro al display. Tutto il resto della scocca è in policarbonato, ma parliamo di un policarbonato molto rigido e resistente che mantiene un buon grado di solidità pur senza appesantire troppo il notebook. Ma siamo comunque di fronte ad una soluzione da gaming e quindi potevano mancare secondo voi dei LED RGB? Certo che no, e quindi ecco che il logo nella parte posteriore della scocca e la barra trasparente frontale sono cosparsi di luci che possono essere personalizzati negli effetti riprodotti tramite il software Aura.
Ovviamente troviamo una serie di LED anche sotto i keycaps della tastiera, che è una full-size con un layout ibrido. Abbiamo infatti un tasto invio diviso a metà che condivide il suo spazio con la U accentata. Anche il maiuscolo di destra è ridotto in dimensioni per fare spazio a una croce direzionale che, invece, ha tasti di dimensione standard. Il feedback alla pressione è assolutamente buono, ed è dato da una corsa tutto sommato abbastanza profonda, ma soprattutto da un click ben definito. Diciamo che per scrivere preferisco tastiere con una corsa più corta, ma per giocare è sicuramente una soluzione soddisfacente.
Anche il trackpad è di buone dimensioni, e si distingue per una buona precisione nel riconoscimento del tocco e un click netto e ben riconoscibile. Da segnalare, invece, l’assenza completa di metodi di accesso tramite riconoscimento biometrico, una caratteristica che, comunque, su un notebook di questo calibro e con un prezzo così alto mi sarei sicuramente aspettato.
PRESTAZIONI AL TOP
Inutile tergiversare oltre, direi che è il momento di andare al nocciolo della questione e di parlare un pochino della piattaforma che muove questo bestione e di vedere anche come questa stessa si comporta. Si tratta di un notebook da gaming e quindi direi che partiamo parlando delle prestazioni della GPU che troviamo al sui interno, ovvero una NVIDIA GeForce RTX 4090 Laptop di cui abbiamo già potuto saggiare le capacità diverse volte e che, piccolo spoiler, anche qui porta in dote numeri davvero soddisfacenti. Il TGP teorico di questa scheda grafica è di 175 watt ma, come vedremo tra poco, si può andare anche oltre.
Basta dare uno sguardo ai risultati dei grafici che vi ho inserito qui sotto. Sia nel test di 3D Mark che simula un utilizzo di tipo gaming, che per quello che riguarda lo stress test che coinvolge in contemporanea CPU e CPU, si toccano infatti i 175W di TGP e nel caso dello stress test si va anche ben oltre. La frequenza del chip della GPU arriva a sfiorare addirittura i 2,4 GHz, con un TGP di oltre 185W e una temperatura media che si mantiene sempre comunque sotto gli 80 gradi, un valore assolutamente sicuro; dimostrazione che il sistema di dissipazione funziona molto bene e che, come anticipato, le dimensioni generose consentono di avere molto spazio a disposizione per i flussi d’aria che garantiscono il raffreddamento. Non ve lo dovrei nemmeno dire ma sono numeri veramente impressionanti se consideriamo che stiamo parlando di un notebook. Parliamo di fatto di prestazioni che fino a poco tempo fa avremmo apprezzato molto anche solo in relazione ad un desktop e che qui ritroviamo su una soluzione certamente ingombrante ma comunque portatile.
Ovviamente questo andamento non può che garantire prestazioni di primissimo livello anche per quello che riguarda gli FPS generati in gioco. Tutti i titoli più recenti e più impegnativi dal punto di vista grafico girano senza problemi con un frame rate ottimo. Attivando il DLSS dove disponibile poi, si sale in maniera vertiginosa e in alcuni casi si riescono a sfruttare buona parte dei 240Hz di frequenza di aggiornamento dello schermo. Risultati che si confermano allineati alle prestazioni ottenute con gli altri sistemi provati e che offrono la stessa GPU, testimonianza del fatto che la nuova CPU Intel di cui vi parlo tra poco non influisce in maniera così decisiva sulle prestazioni in gaming.
CPU di cui comunque non possiamo lamentarci a livello di prestazioni. Sotto la scocca di questo ROG Strix Scar 18 troviamo infatti una delle più recenti piattaforme Intel Core; anzi, la piattaforma Intel Core di 14esima generazione più potente sul mercato, ovvero il nuovo i9 14900HX. Si tratta di una CPU dotata di 24 core complessivi di cui 16 core ad alta efficienza e 8 core ad alte prestazioni, questi ultimi in grado di raggiungere una frequenza operativa massima di 5.8 GHz. Anche qui parliamo quindi di numeri veramente importanti che, sempre grazie alle capacità di raffreddamento di questa soluzioni possono garantire prestazioni altrettanti elevate.
Il TDP massimo teorico di questo Core i9 è infatti di 157 W, ma grazie alla messa a punto Asus, nei nostri stress test siamo arrivati anche a toccare i 178 W di picco, con frequenze medie di 3,7 GHz su tutti i P-Core e circa 3,0 GHz sugli E-Core. Sono numeri che parlano da sè, anche perchè nel nostro stress test simuliamo una situazione davvero estrema, con tutti i core caricati al 100%, cosa che, nell’utilizzo di tutti i giorni, anche quello un po’ più spinto, non si verificherà praticamente mai. Tutto questo con temperature medie che restano sempre entro un intervallo di valori più che buono; dettaglio assolutamente da non trascurare.
Il prezzo da pagare per queste prestazioni e sostanzialmente uno solo, ovvero la rumorosità. Il sistema di dissipazione a tre ventole genera infatti un flusso d’aria importante, con un fruscio che si fa sentire parecchio e che, a lungo andare, potrebbe dare fastidio se si gioca senza indossare un paio di cuffie. Anche le temperature sulla scocca sono abbastanza elevate, nella parte alta sopra la tastiera si toccano i 50 gradi ma fortunatamente dove appoggiamo le dita non si va oltre i 40-42, che rendono il tutto sicuramente più gestibile
18 POLLICI DI INTRATTENIMENTO
Ed eccoci a parlare del display di questo ROG Strix Scar 18, sicuramente una delle caratteristiche più importanti, sia per via delle dimensioni che per la buona qualità complessiva che offre. Parliamo di un pannello da 18 pollici, per l’appunto, con rapporto di forma di 16:10, risoluzione 2560×1600 pixel e un refresh rate massimo di 240Hz. Se pensiamo a quella che è la destinazione d’uso di un prodotto di questo tipo, siamo certamente di fronte ad un pannello che svolge egregiamente il suo lavoro, anche perchè, quest’anno, è cambiata la tecnologia alla base e da un semplice IPS si passa ad un IPS con retroilluminazione Mini-LED da oltre 2300 dimming zone, e un ottimo trattamento anti-riflesso. Non manca poi il supporto al G-Sync, la tecnologia di NVIDIA per la sincronizzazione adattiva, e un tempo di risposta di soli 3 ms.
Caratteristiche legate alle prestazioni in gaming a parte siamo di fronte ad uno schermo che offre comunque una buona qualità sotto tutti i punti di vista. La luminanza massima arriva a raggiungere i 1.100 nit; un valore molto elevato e che, unito alla profondità dei neri, che è comunque buona nonostante non si parli di una soluzione OLED, porta ad un rapporto di contrasto più che buono per potersi godere al meglio qualsiasi tipo di contenuto, anche in HDR. L’esperienza d’uso legata a questo display è davvero molto buona in tutte le situazioni e anche in termini di precisione nella riproduzione dei colori siamo di fronte ad una soluzione decisamente valida.
La copertura dello spazio colore sRGB è infatti completa, mentre per il gamut DCI-P3 si arriva quasi all’80%. Non male anche i valori dei delta E che sono sotto il 3 sia per la scala di grigi che per i colori. Insomma, un display che vi permetterà anche di lavorare a contenuti multimediali potendo contare su una discreta fedeltà nella riproduzione delle differenti tonalità.
Restando in tema multimedialità spendo poi due parole a proposito degli speaker e dell’audio prodotto. Parliamo di un set composto da due soli altoparlanti, che sono però in grado di produrre un suono che mi ha lasciato certamente soddisfatto. Il volume è elevato e sia la musica che gli effetti sonori dei videogiochi sono riprodotti con una buona qualità, specialmente per quello che riguarda le frequenze medie e alte. Un pochino da rivedere la resa dei bassi ma, come diciamo sempre, è un difetto comune e dovuto principalmente alla dimensione dei driver.
Da rivedere, invece, la webcam. Diciamolo onestamente, un prodotto da oltre 4000 euro non può ancora ritrovarsi con una misera 720p
AUTONOMIA
Parlando infine di autonomia vi devo dire che sotto la scocca di questo Scar 18 trova posto una batteria con una capacità di 90Wh. Tecnicamente parliamo di un modulo decisamente capiente ma come ben potrete intuire, con la potenza utilizzata da questo notebook anche quando impegnato in operazioni che potremmo definire “tranquille”, l’autonomia che ne deriva non può comunque essere da record, anzi.
E quindi ecco che con un utilizzo lavorativo standard sotto rete WiFi possiamo arrivare a coprire fino a 4 ore, un valore che è comunque nella media delle soluzioni gaming con potenza di calcolo paragonabile a quella di questo Scar 18. Autonomia che scende poi a poco più di 60 minuti se lo utilizziamo per quello per cui è stato pensato, ovvero giocare.
CONCLUSIONI
Ed eccoci quindi al momento di tirare le somme, come al solito partendo dal prezzo che è senza dubbio la nota dolente di questa recensione. Per portarsi a casa questo ROG Strix Scar 18 nella versione da noi provata occorrono infatti ben 4299 euro. Si, avete capito bene, quattromiladuecentonovatanove. Sono tanti, tanti, tanti soldi, e molto probabilmente gran parte degli utenti non ha questa cifra da spendere per un notebook. Come avete visto dalle prestazioni, dalla bontà dello display e da tutto quanto detto qui sopra, il prodotto è senza dubbio di qualità ma probabilmente, restando realisti, parlerei di un buon prezzo intorno ai 3700 euro.
E come ho già detto in passato è inutile affermare che con quei soldi tanto vale farsi un desktop, perchè chi sceglie di acquistare un portatile di questo tipo ha sicuramente già valutato l’opzione desktop e l’ha probabilmente scartata per validi motivi. Se state quindi cercando un prodotto che possa sostituire il desktop di casa, magari perchè avete poco spazio a disposizione, o perchè il tavolo che adibite a scrivania svolge anche altre funzioni e quindi deve essere liberato dopo l’uso, e vi interessa una soluzione che vi permette di giocare con ottime prestazioni a praticamente ogni titolo disponibile oggi, allora questo Scar 18 può assolutamente fare al caso vostro.
PRO E CONTRO
VIDEO
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