Quest’anno al Festival di Sanremo ci sarà un grande assente: stiamo parlando di Beppe Vessicchio, che ha spiegato in una recente intervista perché non guiderà l’orchestra del teatro Ariston. Da sempre nel cuore dei telespettatori, Vessicchio era diventato un must per il Festival: la sua presenza è sempre stata acclamata dal pubblico italiano, che per quest’anno dovrà farne a meno.
Questo vuol dire che Amadeus non potrà pronunciare l’iconica frase “Dirige l’orchestra il maestro Peppe Vessicchio”. In un’intervista rilasciata all’Agi, il maestro ha spiegato perché non ci sarà alla 74esima edizione della kermesse canora: “Non ho lavorato per nessuno degli artisti che è stato invitato all’Ariston quindi è automatico che io non sia coinvolto nel Festival – ha detto – L’attuale scena discografica è cambiata molto, rispetto ad una decina di anni fa. Anche quelle competenze alle quali un’azienda del settore, oppure un artista, facevano riferimento per la scelta di un arrangiatore-direttore sono cambiate”.
Parlando dei cambiamenti che hanno colpito il panorama musicale, Vessicchio ha detto: “Prima per garantirsi una trascrizione efficace, un interlocutore capace di dialogare con una struttura professionale complessa come l’orchestra l’industria si riferiva a riconosciute figure professionali. Direttore e professori parlavano la stessa lingua”.
Anche la tecnologia ha preso il sopravvento nel mondo della musica, cambiando il modo di produrre canzoni e melodie. Proprio a proposito di questo aspetto, il maestro Vessicchio ha spiegato: “Le sequenze pre-registrate salvano la faccia a tutti, l’orchestra non può rifiutarsi di assolvere al proprio compito e poi c’è la speranza di essere riconfermati. Forse al teatro dell’Opera, al Regio di Parma o all’Accademia di Santa Cecilia non sarebbe così ma è chiaro che quasi nessuno dei frequentatori del podio di Sanremo si avventurerebbe in quelle zone senza la sicurezza delle proprie capacità”.
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