Ci hanno fatto ballare tutta l’estate e ora sono pronti ad approdare sul palco di Sanremo. Stiamo parlando dei The Kolors, che saranno in gara con Un ragazzo una ragazza. Un enorme risultato per loro che hanno iniziato nei locali vestiti in stile british. La loro identità era già quella che conosciamo ora, ma all’epoca non bastava. Stash ha ricordato così quei momenti: “Dentro mi sentivo uno sfigato che voleva fare la rockstar ma che, al mattino seguente, si sarebbe svegliato di nuovo senza un euro. Facevo la musica la sera e poi all’alba andavo al mercato ortofrutticolo a scaricare le casse per pagare l’affitto”.
Poi però è arrivata la chiamata per partecipare ad Amici alla fine del 2014. A farla fu Francesco Sarcina che all’epoca era uno dei professori e li ha informati del fatto che “stavano facendo i provini delle band perché volevano inserirle nel programma”. Così da Milano partirono e andarono a Roma. “Ci travestimmo da quella che secondo noi era una band che può essere presa ad Amici e cantammo brani in italiano tipo ‘In ginocchio da te’. Non stava andando benissimo e, allora, visto che avevamo appena composto ‘Everytime’ dissi: ‘Facciamo quella’“. Quella decisione cambiò il loro futuro. “Appena partì la canzone, Maria De Filippi si alzò e mi disse: ‘Ti devo tranquillizzare, questa è molto più forte delle cover in italiano. Prima stavate cercando di entrare ad Amici, adesso siete veri. E sappiate che, se entrerete qui, dovrete essere veri, qui vince chi non finge’. Fu la sua carezza al cuore e dissi: ‘Lei è la più rock di tutti’“.
Dopo qualche puntata, “incontrai Morgan sui Navigli, che mi disse: ‘Non avevo capito foste voi, sembrava il video di una band inglese che, per gioco, indossava una maglia di Amici’. Ci stava dicendo che avevamo un’identità e che in ogni contesto saremmo sempre stati noi”. Senza i loro look da baronetti e con solo addosso la tuta di Amici “ci sentivamo nudi, ma questo ci ha permesso di tirare fuori tutto il resto”.
C’è stato comunque spazio di parlare anche della propria vita privata con Stash che è diventato papà di due splendide bambine, un’altra delle cose che gli ha cambiato la vita: “Penso di essere nato per fare il papà. Anche nella mia comitiva sono quello responsabile, quello che non beve e quindi guida l’auto e accompagna gli amici a casa. Adesso ho due figlie, sono state loro la svolta sentimentale della mia vita insieme a Giulia, la mia compagna. È stato un miracolo, mi ha fatto capire che sentirsi innamorati della persona che ti ama ti regala un altro tipo di vibrazione, che va oltre i gesti romantici, diventa una cosa reale, che ha a che fare con la tua vita, che la completa, che ti fa riflettere e restare con i piedi per terra. Avere una famiglia mi fa interpretare in maniera diversa cose che prima avrei interpretato impulsivamente, mi ha fatto cogliere la parte positiva”.
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