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Tecnologia

Recensione Samsung Galaxy S24 Ultra: il miglior top di gamma sul mercato

today28 Gennaio 2024 8

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Samsung inaugura il 2024 con il lancio della serie di smartphone top di gamma tra i quali spicca Galaxy S24 Ultra, il device che andremo a recensire oggi. Dopo aver approfondito inizialmente alcune nuovissime funzioni AI disponibili per i nuovi S24 oggi iniziamo ad entrare più nel dettaglio. Samsung Galaxy S24 Ultra riprende tutto ciò che di buono aveva S23 Ultra e lo migliora ancor di più tra: display, fotocamera, autonomia, qualità costruttiva e supporto software. Già perché questi nuovi Galaxy S24 seguono il percorso tracciato da Google con i Pixel 8 e passano a 7 anni di supporto tra patch di sicurezza e major update.

Ovviamente rimangono le caratteristiche di punta come la fotocamera principale da 200 megapixel, l’iconica S-Pen, la batteria da 5000mAh con carica “rapida” a 45W ma arrivano anche novità come lo Snapdragon 8 Gen 3 e la nuova fotocamera secondaria 5X da 50Mp. Il listino rimane simile all’anno precedente con la versione 12/512GB a 1619€ ma occhio perché questo S24 Ultra è andato subito in offerta dal day one a 1499€ toccando anche i 1199€, un prezzo quasi inferiore a quello attuale di S23 Ultra.

INDICE

ESTETICA E DESIGN

Samsung Galaxy S24 Ultra arriva in commercio come al solito con tantissime colorazioni tra ufficiali ed esclusive del Galaxy Shop. Noi abbiamo in prova forse la colorazione più iconica: Titanium Grey. Già perché una delle novità più importanti è il frame che adesso esternamente passa dall’alluminio al titanio. Il cambiamento non si avverte come su iPhone tanto sul peso ma sulla qualità percepita. S24 Ultra con questo frame opaco in titanio ora è molto più gradevole da impugnare ed utilizzare, scivolando tra l’altro molto meno di S23 Ultra.

Il peso di 232g, una altezza di 162.3mm ed una larghezza di 79mm lo rendono uno degli smartphone più scomodi da utilizzare in commercio. Il design rimane il classico iconico squadrato a mattoncino, che personalmente amo. Rispetto alla precedente generazione finalmente vengono rimossi i bordi curvi anche sul frontale grazie ad un vetro ed un display completamente piatti. Ciò è ottimo sia per un discorso resistenza che protezione, potendo ora applicare dei vetri temperati senza noie di sorta. Occhio soltanto ad un fattore: il frame è chiaro in praticamente tutte le colorazioni, se non due esclusive del Samsung Shop, e l’avere un frame chiaro mette in mostra molto di più i bordi neri attorno al display.

Ovviamente resta, come per la precedente generazione, la certificazione IP68. Sul frame troviamo il sensore a infrarossi, due microfoni, il tasto power ed il bilanciere del volume con trama identica al frame, uno speaker principale ed il carrellino per due sim fisiche. Seppur ci sia il supporto alle due SIM fisiche vi ricordo che c’è la possibilità di sfruttare anche la comodissima eSIM, essenziale ormai quando si è in viaggio fuori dall’unione europea. A tutto tondo è uno degli smartphone che più mi piace a livello estetico, grazie anche alle fotocamere che ok sono abbondanti sul retro ma sono rese il più minimali possibili alla vista.

DISPLAY E SBLOCCO DEL DISPOSITIVO

Per sbloccare il Galaxy S24 Ultra, proprio come la precedente generazione, sfruttiamo il sensore di impronte posto in ottima posizione sotto al display. Arrivare al sensore con il pollice non fa sbilanciare la presa, con il rischio di far cadere lo smartphone, e di per sé lo sblocco è abbastanza rapido. Rimane a coadiuvare il tutto anche l’ottimo sblocco con il volto 2D, grazie all’eccellente selfie camera posta in un forellino piccolo e minimale in posizione centrale.

Piccola postilla per il vetro che ha un trattamento particolare: il vetro risulta decisamente più scuro del modello precedente e trattiene pressoché zero riflessi, una chicca che si apprezza pian piano durante l’uso dello smartphone.

Una volta sbloccato lo smartphone ci troviamo davanti ad un display da 6.8″ ovviamente AMOLED LTPO con refresh rate variabile da 1Hz a 120Hz. Nelle impostazioni non c’è un’opzione per fissare il refresh rate a 90Hz in modo da avere una buona fluidità e un consistente risparmio energetico ma tutto sommato, grazie all’ottima gestione del refresh rate dinamico, non se ne sente troppo il bisogno. Samsung infatti riesce ad avere una gestione pressoché perfetta del display LTPO anche in applicazioni come YouTube. La risoluzione massima offerta dal display è QHD+ ma nelle impostazioni è possibile scendere a FHD+ o HD+ in modo da risparmiare molta più autonomia.

Da segnalare qualche bug: al momento non si può passare da modalità Vivida a Naturale o almeno, il display rimane sempre tarato sulla stessa tonalità. In settimana arriverà un update che sistemerà ciò a detta di Samsung.

Occhio alla luminosità del display, ormai feature alla quale tutti i produttori di smartphone stanno puntanto con numeroni sempre più impressionanti. Questo Galaxy S24 Ultra non arriva a valori da capogiro come i 4500 Nits di OnePlus 12 ma si assesta a 2700 Nits di picco. Poco male perché come stiamo iniziando ad imparare la luminosità media tipica rimane sempre molto più bassa, attorno ai 1200 per questo S24 Ultra, rimanendo pressoché simile se non poco più luminoso del modello precedente. Questi super picchi di luminosità si possono ottenere soltanto in pochissimi frangenti e per pochissimo tempo, come in contenuti HDR nelle zone di alta luminosità.


Samsung è una delle poche aziende lato Android che non permette una taratura in maniera fine del display, lasciando all’utente soltanto ad una scelta tra modalità vivida con colori molto accesi o una naturale più sobria. C’è una funzione che adatta le tonalità del display all’ambiente circostante ma funziona tramite la fotocamera principale dello smartphone, non tramite sensori terzi. Anche lato PWM Dimming ci fermiamo soltanto a 492Hz contro i 2000-3000 raggiunti dalla concorrenza cinese. Bene comunque la visualizzazione di contenuti in applicazioni di streaming terze, come Netflix, grazie al pieno supporto all’HDR10+ e l’HEVC in alta qualità. Il formato rettangolare del display poi si sposa benissimo con i formati più cinematografici, per quanto parliamo di virgolette.

INTELLIGENZA ARTIFICALE E AGGIORNAMENTI

Prima di iniziare a parlare di software ed intelligenza artificiale è giusto fare un plauso a Samsung per essersi immediatamente adattata alla nuova politica di Google riguardo gli aggiornamenti per sette anni di Pixel 8 e Pixel 8 Pro. L’azienda coreana infatti non perde tempo e mette a disposizione per i nuovi Galaxy S24 sette anni di supporto software totale. Se uniamo ciò al fatto che Samsung aggiorna pressoché ogni mese i propri device, otteniamo un connubio perfetto e che i nuovi S24 salgono direttamente sul primo posto del podio assieme ai Pixel.

Vi ricordo inoltre che Samsung è una delle poche aziende che non fa marketing su questioni software, andando per esempio a rilasciare Android 14 e nuove versioni della OneUI appena disponibili, senza aspettare ad esempio l’uscita di nuovi modelli da vendere o presentare. Può sembrare scontato ma con il passare degli anni continuare ad avere un trattamento alla pari dei nuovi top di gamma è quello che fa la differenza nel grado di soddisfazione finale di un cliente generico.

LA ONEUI 6.1 E’ QUASI PERFETTA

Se già un anno fa parlavamo di OneUI come una delle migliori interfacce grafiche il discorso non è assolutamente cambiato dopo circa 360 giorni. A dirla tutta potremmo anche azzardarci nel dire che al momento è l’esperienza software più completa che ci sia su ogni smartphone in commercio. Penso a DeX, una funzione che personalmente utilizzo pochissimo, ma che rimane ancora ineguagliata se non per qualche tentativo di Motorola nel controbattere con Ready For. DeX, per chi non lo sapesse, è una interfaccia desktop che possiamo ottenere collegando il nostro device ad un monitor, sia via cavo che wireless.

Ma DeX è soltanto la punta dell’iceberg perché finalmente ora il control center si è razionalizzato con una grafica ed organizzazione decisamente migliore. La S-Pen permette di sfruttare la suite di note e screenshot in un modo completamente differente da quanto siamo abituati su altri smartphone. Anche per quanto riguarda la S-Pen mentirei dicendovi che la utilizzi personalmente ogni giorno e sia imprescindibile ma averla nelle stesse dimensioni di un comune top di gamma Android è sicuramente un plus non da poco.

Con la versione 6.1 arrivano poi funzioni carine come la possibilità di sfocare lo sfondo nelle videochiamate o aggiungere uno sfondo personalizzato “in device”, prima di passare ad app terze che probabilmente fanno la stessa cosa ma con una pessima qualità. Ed il succo del discorso della OneUI 6 è proprio questo: permetterti di fare più cose possibili e nel miglior modo possibile senza la necessità di scaricare app terze e dover sottoscrivere abbonamenti a servizi.


ARRIVA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il discorso di semplificare l’uso dello smartphone e non essere costretti a cercare app e abbonamenti terzi lo ri-troviamo anche introducendo l’IA di Samsung, presa in prestito per larghi tratti da Google. Molte delle funzioni che andremo ad analizzare infatti sono già possibili e disponibili tramite app e servizi di AI terzi, che però ovviamente hanno un costo e spesso neanche troppo esiguo.

Avere la possibilità di tradurre messaggi e testo in ogni applicazione installata sullo smartphone, poter riepilogare o tradurre pagine web, poter sbobinare note vocali e riassumerle, eliminare soggetti dalle foto o generare nuove porzioni di fotografie è sicuramente un qualcosa di gradito e che ora è possibile fare tramite l’IA. Sulla carta è tutto fantastico, come vi abbiamo fatto vedere nel nostro video di anteprima, ma ora vediamo all’atto pratico come si è comportata l’intelligenza artificiale di Samsung.

LA CHIAMATA CON INTERPRETE “AI”

Immaginate di essere in Giappone e voler chiamare un ristorante per prenotare una cena. Immaginate anche di non saper minimamente una parola di giapponese e probabilmente anche un dialogo in inglese potrebbe risultare ostico. Tutto ciò viene risolto dalla traduzione in tempo reale della chiamata, tramite un interprete virtuale che traduce sia per noi che per l’interlocutore tutto ciò che si dice in giapponese ed in italiano. Sulla carta fighissimo ma nella vita reale su circa 10 test abbiamo ottenuto 7 chiamate annullate, poiché il messaggio “robotico” che annuncia la traduzione della chiamata è molto lento, come anche tutto i processo di traduzione.

LA TRADUZIONE DEI MESSAGGI E PAGINE WEB

Se chiamare con l’IA può risultare frustrante, lo stesso non si può dire per la traduzione in tempo reale dei messaggi. Essa ci permette di effettuare magari la stessa prenotazione del ristorante, risultata impossibile con la chiamata, grazie ad una traduzione che si integra alla perfezione all’interno di app di messaggistica quali whatsapp. In questo caso si può scrivere magari in giapponese e ricevere una risposta rapida ed istantaneamente tradotta. La traduzione ovviamente può essere fatta anche per intere pagine web e per i riepiloghi di esse. L’italiano, in questo caso, è ancora da rivedere tra maschili e femminili random e traduzioni a volte spartane.

I RIEPILOGHI DI PAGINE WEB E NOTE VOCALI SBOBINATE

Già perché una delle funzioni più curiose ottenibili con l’intelligenza artificiale è proprio la possibilità riepilogare, in qualunque lingua desideriamo, intere pagine web. Il riepilogo può avvenire in forma sintetica o approfondita, ma in ogni caso ha uno stile di capitolo e 3-4 punti chiave a sostegno del capitolo. Occhio perché tramite l’applicazione di registrazione vocale stock possiamo sbobinare il nostro parlato. Una volta fatto ciò lo smartphone sarà in grado di riconoscere i vari interlocutori ed infine creare dei riepiloghi per quanto detto. Una funzione molto pratica anche se questa sbobinatura dai nostri test è peggiore di di quella di Pixel 8 Pro.

Samsung infatti pare “italianizzare” eccessivamente il nostro parlato, facendo enorme fatica a capire i termini tecnici o inglesismi spesso utilizzati nelle nostre recensioni. Un “RogPhone 8” è diventato “GPL 8” ed alcuni nomi specifici quali Snapdragon sono stati tramutati in “Sandalo Bianco” e “Giacco Ancona”. Il riepilogo tra l’altro, grazie al cloud, pesca informazioni dal web. Nel test parlato della recensione di OnePlus 12 ad esempio ho citato iPhone 15 Pro Max, trovandomi nel riepilogo un confronto tra iPhone 12 Pro e iPhone 13 Pro con dati tecnici mai menzionati da me. Insomma il potenziale c’è ma il lavoro da fare è molto, soprattutto per quanto riguarda l’italiano (in inglese è pressoché perfetto).

CERCHIA E CERCA CON GOOGLE LENS

Una delle funzioni più aesthetic e simpatiche risulta essere il Cerchia e Cerca, disponibile anche sui Google Pixel 8 Pro da qualche giorno. In qualunque schermata ci troviamo basta pigiare la navbar per attivare questa funzione nella quale cerchiamo un oggetto o un campo di testo per attivare la ricerca di google lens, nulla di completamente nuovo. L’idea è molto carina e graficamente è eccellente, ma difficilmente rivoluzionerà l’uso dello smartphone. La S-Pen certo si sposa benissimo con feature di questo tipo.


IL “MAGIC EDITOR” NELLE FOTO DI SAMSUNG

Per quanto riguarda la fotografia c’è da mettere il focus su due funzioni specifiche: l’editor ed il “quick editor”. Facendo uno scorrimento verso l’alto, su qualunque foto aperta nella galleria, ci verranno infatti notificate varie azioni rapide che possiamo effettuare. Se ad esempio scorriamo verso l’alto una foto ritratto è probabile che lo smartphone ci consigli di aggiungere un effetto “bokeh” digitale o di migliorare i dettagli del volto.

La seconda funzione, quella più importante, riprende 1:1 il Magic Editor di Google ma senza la necessità di fare ogni volta il backup dell’immagine che vogliamo modificare con l’IA generativa. In questo editor magico possiamo infatti spostare soggetti, ruotare la foto andando a creare “virtualmente” porzioni di foto nuove ed infine eliminare oggetti per farli rimpiazzare con altro. Il tutto è molto rapido ma dai nostri test c’è ancora molto da migliorare. I soggetti non portano con sé la propria ombra e spesso hanno attorno un alone di colore della zona precedente. Immaginate di spostare una persona da un prato di sfondo ad un palazzo di sfondo e che mantenga attorno a sé una aura verde, poco credibile. Ruotando una immagine notturna il software ha provato a creare una sorta di luna, anche in questo caso però poco credibile. Trascinando una finestra con una insegna led al suo interno abbiamo avuto uno scontornamento perfetto ma la finestra originale è rimasta, senza scritta però all’interno. Bene ma non benissimo.

LA FORMATTAZIONE DEL TESTO

Una delle feature IA che più ho apprezzato è sicuramente la rivisitazione di ciò che stiamo scrivendo. Prima infatti di mandare un messaggio di testo possiamo interpellare l’intelligenza artificiale per proporci vari stili di scrittura che spesso tendono ad eliminare anche errori grammaticali. La funzione è semplice, reattiva e ben fatta. Sarebbe curioso scrivere una recensione facendo modificare tutto il testo all’AI con il formato “Educato” una via di mezzo tra un linguaggio tecnico e quello formale. Relativamente inutile il formato social che aggiunge soltanto due-tre emoji a tema alla fine del messaggio.


SCHEDA TECNICA

  • display: Dynamic AMOLED 2X 6,8″ QHD+, Super Smooth refresh rate 1-120Hz, Vision Booster, Corning Gorilla Glass Armor migliorato otticamente (-75% dei riflessi) e dal punto di vista della resistenza (+50% nella durata, 4x più resistente ai graffi)
  • piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 per Galaxy
  • memorie:

    • 12GB/256GB
    • 12GB/512GB
    • 12GB/1TB

  • OS: Android 14 con One UI 6.1
  • connettività: 5G, WiFi 7, WiFi Direct Bluetooth 5.3
  • supporto S Pen: sì, integrata
  • resistenza: IP68
  • fotocamere:

    • anteriore: 12MP, f/2,2, FOV 80°
    • posteriori:

      • 200MP principale, f/1,7, FOV 85°, OIS
      • 12MP ultra grandangolare, f/2,2, FOV 120°
      • 50MP tele 1, zoom ottico 5x, f/3,4, FOV 22°, OIS
      • 10MP tele 2, zoom ottico 3x, f/2,4, FOV 36°, OIS

  • batteria: 5.000mAh, ricarica 45W cablata (0-65% in 30 minuti), ricarica rapida senza fili 2.0, condivisione batteria wireless
  • dimensioni e peso: 162,3x79x8,6mm per 232g

ESPERIENZA D’USO

Una cosa che mi ha lasciato stupito è la rapidità con la quale vengono svolte tutte queste funzioni AI appena citate. Abituato al Google Pixel ed i suoi tempi biblici per una semplice modifica ad una foto, mi viene facile credere che lo Snapdragon 8 Gen 3 abbia un certo peso in tutto ciò. Il nuovo SOC prodotto da TSMC riprende in mano l’ottimo lavoro svolto con lo Gen 2 e migliora praticamente tutto. La CPU è fino al 30% più potente mentre la GPU fino al 25%. Le memorie fanno fede, nel nostro caso, a 12GB di RAM LPDDR5X 16-bit quad channel e 512GB di storage UFS 4.0.

Il sistema di dissipazione, leggermente migliorato, riesce a gestire alla perfezione tutta questa nuova potenza e anche mettendo questo Galaxy S24 Ultra sotto torchio non abbiamo mai ottenuto thermal throttling con eventuale refresh rate limitato a 60Hz. Capiamoci se vi mettete lì a fare benchmark su benchmark probabilmente arriverete ad un punto dove la CPU inizia a toccare i 70°C ma nella vita quotidiana mi è risultato difficile arrivare ai 60°C, scenario dove avevo lo smartphone sotto carica per un’ora intera di gaming e la batteria era ferma a 40°C.

Abbiamo registrato per voi tantissimi screenshot, descritti dalla mia pessima scrittura con la S-Pen, per darvi una idea più completa possibile per quanto riguarda i vari scenari di utilizzo. Vedrete le temperature medie aggirarsi dai 24 ai 30 gradi, decisamente in linea, con alcuni picchi di uso intenso attorno ai 32-35°C. Messo vicino a Galaxy S23 Ultra in un Burnout Benchmark abbiamo potuto osservare come S24 Ultra risultasse di 1-3°C più freddo a dimostrazione dell’eccellente lavoro effettuato. Non siamo di fronte ai livelli di gestione calore osservato su OnePlus 12, con il suo mastodontico sistema di dissipazione, ma già l’aver ottenuto un livello migliore della precedente generazione è un punto di partenza.

BATTERIA E RICARICA

Se le temperature sono sotto controllo sicuramente a giovarne è anche la batteria da 5000mAh e ricarica via cavo a 45W e wireless a 15W. Siamo decisamente lontani dai sistemi di ricarica cinesi a 120, 100 e 88W ma almeno siamo decisamente più rapidi nella ricarica di un iPhone 15 Pro Max. So che molti di voi pensano che una ricarica più lenta, come quella di questo S23 Ultra, sia più sicura e faccia scaldare meno lo smartphone, ma in realtà non è sempre così. Una carica a 100W con una tecnologia dual cell permette una carica divisa 50W e 50W, avendo una carica identica a questo S24 Ultra ma completa con la metà del tempo.

Escluso ciò nelle mie giornate più stress ho potuto raggiungere circa 5h 44min di display con 19h di utilizzo e praticamente soltanto rete 5G a supporto. L’uso che ne ho fatto è principalmente fotocamera, social e funzioni AI. In una seconda giornata dove ho integrato molto gaming e test fotocamera ho raggiunto le 6h e 11min ma con sole 9h di utilizzo e il 34% di autonomia ancora residua. Nella giornata mista sono riuscito ad ottenere tra uso d’ufficio e viaggio in treno circa 7h di display su 12h di utilizzo.

RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVITÀ

Samsung Galaxy S24 Ultra rimane un ottimo telefono di base, seppur la sua ricezione sia inferiore a smartphone quali Honor Magic 5 Pro o il recente OnePlus 12 con addittura 16 bande disposte su tutto il frame. C’è da dire però una cosa: i Samsung spesso sono tra gli smartphone più attenti ad un fattore “radiazioni” con valori SAR spesso molto più bassi delle aziende cinesi.

Al netto di ciò abbiamo un ottimo WiFi 7 e Bluetooth 5.3. Fantastici anche i microfoni, probabilmente i migliori che possiate trovare su uno smartphone. Assieme ai due sul frame infatti ne possiamo trovare un terzo nascosto sotto la fotocamera ultrawide, un vero lavoro di fine lato ingegneristico. So che molti reputano iPhone il migliore smartphone lato microfoni ma questo S24 Ultra messo a paragone con il mio personale iPhone 14 Pro vince a mani bassissime in ogni scenario d’utilizzo.

FOTOCAMERA CHE VINCE NON SI CAMBIA

S23 Ultra ha portato Samsung all’interno della bagarre dei megapixel, grazie al suo sensore principale da ben 200MP. I risultati ottenuti sono stati eccellenti, tanto che per voi S23 Ultra è stato il secondo migliore cameraphone tra scatti JPEG ed anche RAW elaborati. Samsung, al netto di ciò. non ha cambiato praticamente nulla se non cambiando la fotocamera 10X con una 5X. Potrebbe sembrarvi una follia ma il nuovo sensore da 50MP permette di avere un 5X ottico di eccellente qualità e all’evenienza avere uno zoom 10X migliore di quello dell’anno precedente.

Vi ricordo che il sensore principale è un Isocell HP2 da 1/1.3″ di dimensioni. Parliamo di un sensore “classico” e non stacked come quello che vedremo su praticamente tutti i top cameraphone di questo 2024. Abbiamo avuto degli esempi di sensore stacked già su Xperia 1 V, Xperia 5V e OnePlus 12 analizzato proprio qualche giorno fa.

La critica mossa di più a questo sensore era lo shutter lag presente nelle foto, ottimizzato con il tempo ma ancora presente soprattutto se scattiamo a 50MP e 200MP. Galaxy S24 Ultra rimane uno dei migliori cameraphone in commercio ma se la vostra fotografia tipo è molto in movimento potrebbe non essere il telefono più adatto alle vostre esigenze. Bene l’integrazione di succose novità come l’uso del giroscopio per eliminare il rumore di notte, lo scatto a 2X che sfruttare per intero il sensore senza dover prima accorpare i pixel o l’uso di due lenti per creare uno sfocato più credibile nei video-ritratti.

Samsung ha adottato l’HDR Ultra di Google, in formato HEVC ed ora si possono scattare RAW a 24MP. Grazie al machine learning Samsung è riuscita ad integrare anche un “filtro ND virtuale”, non fisico, nella modalità Expert Raw. Potremo quindi manualmente o facendo decidere al software la miglior taratura del filtro ND per il nostro scatto in situazioni di alte luci. Sempre in Expert RAW ora troviamo il supporto al DNG 1.7 e quindi scattando in RAW otteniamo un file dalla metà del peso ma con la stessa qualità.

Le fotocamere secondarie hanno un livello di qualità identico alla precedente generazione, se non per piccole migliorie dovute al nuovo ISP. L’unica fotocamera che innova è la 5X che come annunciato riesce ad offrire una miglior qualità sia a 5X che 10X ed oltre. Benissimo anche la nuova gestione della temperatura colore che elimina molte tinte giallognole presenti su S23 Ultra. I video arrivano fino al 4K/60fps, evitando il marketing dell’8K, e permettendo uno swap anche in registrazione tra tutti i sensori messi a disposizione. La selfie camera con autofocus da 12MP rimane una delle migliori se non la migliore lato foto ma soprattutto video, con i video ritratto che risultanto spesso migliori della modalità cinema di iPhone.

CONCLUSIONI

Tirando le conclusioni non possiamo non citare il prezzo di listino per la versione che abbiamo in prova 12/512GB: 1619€. Seppur il listino sia leggermente inferiore all’anno precedente, rimane un costo proibitivo per molti. Attenzione però perché Samsung abbatte sin dal day one il prezzo, grazie ad una offerta che porta la nostra versione di prova a 1499€ con ulteriori incentivi nei giorni a cavallo del lancio, come quello di Amex con Amazon. Insomma è vero che il prezzo è alto ma se il buongiorno si vede dal mattino, non è difficile ipotizzare una politica di sconti che continuerà su questa linea fino ad arrivare ai folli cashback avuti per gli S23 Ultra l’anno scorso.

RISPARMIA 100 EURO CON IL CODICE SCONTO: PREMIUMS24

Trovare una critica da muovere a questo smartphone è difficile, non avendo pressoché difetti. Certo possiamo dire che il display non è il più luminoso, che non ha il miglior software di scatto per le foto (molto dipende però dal vostro gusto personale), che la ricarica potrebbe essere più rapida ma tutto passa in secondo piano se facciamo una analisi a 360°. Con un supporto software tra i migliori se non il migliore ed un AI che con il tempo potrebbe diventare sempre più utile, Samsung S24 Ultra si candida ad essere a mani basse il miglior top di gamma del 2024. Il software è sicuramente da affinare, come mostra il momentaneo bug del display, ma nulla che non verrà risolto nel giro di qualche giorno da Samsung.

Ad oggi gli unici smartphone, lato aziende cinesi, che vedo in grado di primeggiare con questo S24 Ultra sono Oppo Find X7 Ultra, non disponibile in Europa, ed il futuro Xiaomi 14 Ultra, ancora molto lontano dalla sua effettiva commercializzazione. iPhone 15 Pro Max al momento è il vero rivale di questo Galaxy ma oggi più che mai la scelta si fa in base ai gusti personali per filosofia, design ed interfaccia grafica. Fateci però sapere la vostra qui sotto nei commenti e l’appuntamento è a breve con nuovi contenuti tra confronti, approfondimenti e tanto altro dedicato a questo Samsung Galaxy S24 Ultra!

VOTO: 8.9

…MA DA MIGLIORARELA RICARICA NON TROPPO RAPIDAIL LISTINO ALTO (ma gi si trova in offerta)

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(aggiornamento del 28 gennaio 2024, ore 16:00)



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Scritto da: redazione

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