Una scommessa produttiva nel vino giunta alla quarta generazione

Ascolta la versione audio dell’articolo

Tornato a casa e alle origini per dare nuovo impulso all’azienda di famiglia e portarla nel giro di pochi anni e grazie agli investimenti al traguardo di 2 milioni di bottiglie vendute. È l’obiettivo di Federico De Cerchio giovane imprenditore che dopo la laurea in Economia a Padova e un Master in Business&Administration in Svezia e dopo essere stato tra i fondatori dello shop on line, on-wine ha deciso di tornare a casa a Villamagna (in provincia di Chieti) tra la Maiella e il Gran Sasso ma non distante dal mare per rilevare e rilanciare la cantina di famiglia.

De Cerchio ha infatti prima rilevato le quote dello zio e di due sorelle nell’azienda e poi ha lanciato la propria sfida investendo nella realizzazione di una nuova cantina, cuore pulsante di un’azienda vitivinicola che punta così a crescere sia da un punto di vista produttivo che nell’accoglienza grazie al Relais già attivo con 4 camere standard e 2 suites e con una piscina incastonata tra le vigne e le montagne circostanti.

«Il 2023 è stato un già ottimo anno – racconta De Cerchio -: siamo cresciuti del 30% totalizzando 4 milioni di fatturato con 600mila bottiglie vendute. Punto di forza del nostro modello di business è l’export. Realizziamo infatti oltre confine, e precisamente in 40 paesi, oltre l’80% del nostro fatturato. I principali mercati di sbocco sono Canada, Usa, Germania e Sud-Est Asiatico. Mentre in Italia il nostro sviluppo punterà sempre di più sull’accoglienza che punta a intercettare una fetta dei sempre maggiori flussi turistici richiamati dal nostro Paese».

La storia dell’azienda risale al 1910 alla nascita di Torre Zambra, la (allora) piccola cantina locale sulle colline di Villamagna oggi è diventata Famiglia De Cerchio, ovvero una realtà imprenditoriale giunta alla quarta generazione e proprietaria di 3 tenute tra Abruzzo (Torre Zambra), Puglia (Pajaru) e Sicilia (Peri Peri) per un totale di 82 ettari coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica. Una scommessa produttiva considerata condizione imprescindibile per il gruppo vinicolo che ha fatto della sostenibilità, oltre che dei vini di grande personalità, un valore fondante che domina ogni fase della produzione, dalla vigna alla cantina. La produzione di De Cerchio è oggi certificata da ICEA (pratiche agronomiche), da Agroqualità per il Just Vegan e dallo standard Equalitas per quanto riguarda la sostenibilità.

«Puntiamo a proporre – aggiunge De Cerchio – vini ovviamente buoni, ma anche moderni, più bevibili e comprensibili per un pubblico che non cerca più le concentrazioni e la spigolosità, ma l’eleganza e l’immediatezza. Bisogna uscire dai vecchi schemi. Il gusto del pubblico cambia velocemente e io me ne accorgo ogni volta che viaggio per i mercati degli altri continenti, ma per vincere la sfida bisogna anche investire in identità del brand e qualità percepita. In questo senso l’Abruzzo del vino deve ancora fare molti passi avanti».