Il funerale della diva scomparsa a 90 anni si è tenuto nella Chiesa degli Artisti di Roma, fra ali di folla e molti volti noti che la stimavano
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Il feretro fra le rose bianche, l’arrivo fra ali di folla alla Chiesa degli Artisti di Roma, l’ultimo commosso saluto a Sandra Milo scomparsa a 90 anni e tutt’altro che celebrità dimenticata dalla gente comune come dai molti colleghi presenti. Come già accaduto alla camera ardente accanto alla foto dell’attrice c’erano l’effige di Padre Pio e la Madonnina con l’acqua benedetta di Lourdes. Accanto alla bara ricoperta di rose bianche, i figli Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis e poi Mara Venier, Alberto Matano, Stefania Orlando, Pino Strabioli, Beppe Convertini, Vladimir Luxuria. Ancora: Gloria Guida, Federica Lucisano, Valerio Aprea, Valeria Marini, Leopoldo Mastelloni. La chiesa piena a moltissima gente all’esterno. Sulla bara una foto sorridente della Milo con scritto: Addio Sandrocchia, icona di simpatia. Una donna “libera che ha insegnato ad altre donne ad essere libere“, come l’ha definita durante le esequie una commossa Mara Venier.
I volti celebri e le parole tra la folla
Fra i voli noti che sono andati ad omaggiare la diva scomparsa, Vladimir Luxuria: “Una donna intelligentissima. Chi l’ha conosciuta sa quanto è stata dolce e rispettosa. Da donna libera ha sempre combattuto contro i pregiudizi, le veniva naturale”. Per Michele Placido: “Era amatissima, ha fatto molto per la storia del cinema italiano”. Queste le parole della conduttrice tv Eleonora Daniele: “È stata una grande amica e lo sarà per sempre. Sandra era ed è eterna perché rimarrà sempre nella storia del nostro grande cinema, della televisione e soprattutto nei nostri cuori. Era una donna di grande generosità, di grande bontà e aveva una grande caratteristica: saper ascoltare. Sapeva pensare agli altri. In questo momento forse la cosa più bella di lei era quella”.
L’omelia e il ricordo dei figli
Molte lacrime e commozione, certo, ma anche raccogliento spirituale e i sorrisi di chi ricordava l’energia positiva della Milo. Nell’omelia l’attrice è stata ricordata così: “Si è sentita una peccatrice perdonata, immaginav questo giorno come una festa, viveva anche per il miracolo di sua figlia Azzurra, sopravvissuta grazie alla cocciutaggine della suora Costantina”. Così il figlio Ciro: “Quando è morta le stringevo la mano. Purtroppo da una banale operazione all’anca è nata la scoperta del male che in tre mesi se l’è portata via”. La figlia Debora: “Era una donna che amava mescolarsi tra la gente. Poi l’omaggio a due persone definite “fondamentali per mia madre: Maurizio Costanzo e l’agente Alessandro Lo Cascio“. Poi l’uscita della bara verso il seppellimento, sulle note di Otto e 1 e 1/2 di Fellini, che regalò un ruolo immortale a Sandra Milo.
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