“Dove vivo non c’è il mare/Sulle case sempre neve/Solo nebbia e vento freddo/Sopra il grano scende pioggia/Ma le strade sono bianche/Non c’è terra e non c’è sangue…” Come si fa a dimenticarsi quella canzone. Stiamo parlando di Ma non ho più la mia città scritta e cantata da Gerardina Trovato. La meteora che più spiace aver perso così presto. In anni senza talent riesce a farsi notare grazie a un amico giornalista che fa recapitare a Caterina Caselli, proprietaria della Sugar Music, una sua demo. Caselli racconterà di essere rimasta letteralmente senza parole. Quel timbro vocale quella grinta giovanissima la convince subito. Così l’affida a un suo produttore per realizzare il suo primo album.
L’arrivo a Sanremo
Gerardina Trovato partecipa al Festival di Sanremo, nel 1993. Ma non è fortunata perché quello è lo stesso anno del debutto di Laura Pausini, che le soffia il primo posto sul podio delle Nuove Proposte. La canzone che canterà è proprio Ma non ho più la mia città. Da quel momento il successo sembra garantito, partecipa al Festivalbar e nuovamente il Festival di Sanremo, nel 1994, con Non è un film. Il brano denuncia gli orrori della guerra civile in Bosnia. Ma l’apice del successo arriva anni dopo. Nel 2000 “Andai a Sanremo con Gechi e vampiri“. Nonostante Caterina Caselli ne fosse entusiasta soprattutto dopo questo grande successo accade che dopo alcune incomprensioni “ho sciolto il contratto con la Sugar e nessuno mi ha più voluta. E nel giro di poco tempo mi sono ritrovata senza un centesimo”.
L’incontro con Andrea Bocelli
Con Bocelli, Gerardina canta Vivere. Il brano racconta la storia di una donna stanca e sofferente. Nel duetto, Bocelli, le fa capire che la vita è un dono. Questa esibizione verrà inclusa in Romanza, si tratta dell’album di Bocelli che ha venduto più di 25 milioni di copie in tutto il mondo.
Il periodo più buio e la nevrosi
“Ho avuto una nevrosi ossessiva depressiva, ho perso chili e capelli e ho riportato danni fisici, compresa una cirrosi epatica. Sono stata per diverso tempo paralizzata nel mio letto- ha raccontato– Anche dal punto di vista economico me la passo malissimo. Ho finito tutti i soldi che avevo”. E’ aiutata dalla Caritas, “sono intervenuti gli assistenti sociali. Insomma vedere me alla Caritas è una notizia. Non so come, ma a un certo punto pareva che la situazione si fosse risolta, con la promessa di mia madre di chiudermi il debito in banca e pagarmi alcuni debiti, prima di sbloccarmi 50 mila euro e intestarmi anche le case”.
Ma non è accaduto, racconta la cantante: “il giorno in cui dovevo andare in banca, convinta di trovare i suoi soldi, mi hanno detto che era povera, non aveva niente in banca e aveva solo la pensione. E in più ha detto ad altri assistenti sociali che avevo speso tutto in droga, vestiti d’alta moda e ricevimenti”. Ribadisce di non essersi mai “era chiaramente un tentativo per farmi interdire. Ho avuto veramente paura, ho rischiato di essere sedata e ricoverata in quelle che chiamano strutture protette”.
Le sue parole a Io Donna rilasciate due anni fa, sono accorate: “Sono stata costretta a vendere la mia casa a Roma, non avendo soldi. Qui vivo in affitto, ma i debiti si accumulano. La Caritas mi dà 80 euro al mese: troppo pochi per mangiare, pagare l’affitto e affrontare le varie spese”. “Vorrei solo parlare della mia storia e far ascoltare le mie canzoni. Ma ho bisogno di soldi per arrangiarle e registrarle, i nuovi brani raccontano tutto quello che ho passato, parlano di come mi sento oggi. E voglio che chi è stato cattivo con me paghi per le umiliazioni che ho dovuto sopportare e per i danni psicologici che mi ha provocato”.
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