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Resterà come uno dei momenti più esilaranti di tutto il Festival e non soltanto della terza serata quello del monologo di Teresa Mannino, vera mattatrice capace di desacralizzare la ritualità del Festival e di portare un po’ di leggerezza e ironia in un teatro Ariston assediato da mucche, agricoltori e polemiche per la pubblicità occulta. Succede quando la comica siciliana fa l’elogio delle formiche tagliafoglia e racconta una società opposta alla nostra dove tutto funziona “perché comandano le femmine e ai maschi non gli fanno buttare nemmeno la spazzatura”. E spiega: “In pratica i maschi servono solo a procreare, l’unico compito è fornire gli spermatozoi, che stanno nella spermateca della regina, me la devo fare pure io la spermateca sul comodino da mettere accanto alla vitamina D e al libro. Il compito dei maschi è il volo nuziale, si accoppiano e dopo muoiono perché non servono più. Ma quanto sono avanti! Non hanno problemi a gestire gli ex e i maschi sono felici perché la loro vita è un’unica grande scopata”. Applausi a scena aperta. “Agli animali umani invece piace il potere sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di ridere e far ridere, di vestirmi con le piume, di cantare stonata e di ballare per strada”. Un inno alla libertà di pensiero e allo sguardo anticonformista sulle cose del mondo che sarebbe tanto bello poter ammirare in un one woman show sulla Tv di Stato. Peccato che Teresa Mannino se ne stia saggiamente alla larga. “In Rai ci sono tremila paletti, questo si può dire, questo non si può fare, tutto viene politicizzato”. Brava Teresa, spegneremo la tv e ci metteremo in coda in teatro pur di vederti.
Il momento out di stasera invece sono quei collegamenti con la nave Costa Smeralda e con il palco di piazza Colombo che si ripetono uguali tutte le puntate. Oggi era la volta di Bresh e Paola e Chiara. Ma al di là della bravura degli interpreti che affacciano su questi due palchi e al di là del desiderio di Amadeus di far tracimare il Festival fuori dal teatro Ariston, sono proprio necessari ai fini dello show? È solo pubblicità. Ma almeno è esplicita.
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