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Arrivano i primi dettagli sui licenziamenti di Microsoft in seguito all’acquisizione – completata in via definitiva il 13 ottobre dello scorso anno – di Activision Blizzard. Il taglio, come sappiamo, riguarda 1900 dipendenti.
Nello specifico, secondo quanto riportato dal San Francisco Chronicle e nei registri della WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification), 86 licenziamenti riguardano lo staff di Toys for Bob, il team di Star Control e Skylanders, mentre 76 vanno a colpire dipendenti di Sledgehammer Games, una delle software house che lavorano alla serie Call of Duty.
In base a quanto riportato in precedenza dai colleghi di The Gamer, si pensava che sarebbero stati 35 i licenziamenti relativi all’organico di Toys for Bob. Ma le cose sono andate peggio di quanto previsto, tanto da far temere un’imminente chiusura della software house. Sembra però che questo rischio, almeno per il momento, non sussista. A quanto pare, infatti, il team resterà attivo, lavorando per la maggior parte in remoto.
Anche nel caso di Sledgehammer Games si parla della chiusura della sede fisica e dello slittamento del lavoro in remoto, come anticipato dalla stessa compagnia durante un meeting aziendale tenutosi a metà gennaio.
Nello specifico, però, si parla anche di un ritorno al lavoro in una nuova sede più piccola, secondo le previsioni entro la fine di quest’anno, per quei dipendenti che si sono salvati dai licenziamenti. Inoltre non sono da escludersi nuove assunzioni. D’altronde parliamo di un team che è già stato scelto per occuparsi del capitolo della serie Call of Duty che uscirà nel 2027.
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