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Per chi è appassionato di sfide estreme (magari ambientate in un mondo alieno), ha un background STEM ed è residente negli Stati Uniti, la notizia che vogliamo riportare oggi potrebbe risultare molto interessante. La NASA ha lanciato un bando di selezione per quattro volontari che parteciperanno alla seconda missione simulata di un anno su Marte, chiamata Crew Health and Performance Exploration Analog (CHAPEA 2).
In cosa consiste la missione? I quattro astronauti selezionati vivranno per un anno intero (a partire dalla primavera del 2025) all’interno di un habitat di 157 metri quadrati interamente stampato in 3D e situato presso il Johnson Space Center di Houston. L’habitat, chiamato Mars Dune Alpha, è progettato per simulare le condizioni di vita su Marte, con un ambiente ostile e risorse limitate. Durante il lungo periodo di permanenza nell’ambientazione i volontari dovranno svolgere diverse attività, tra cui la manutenzione dell’habitat, la coltivazione di cibo e le “passeggiate spaziali” simulate in un’apposita area sabbiosa di 111 metri quadrati adiacente all’habitat.
Come anticipato poco sopra, per candidarsi è necessario essere un cittadino statunitense di età compresa tra i 30 e i 55 anni e soddisfare una serie di requisiti non proprio basilari. Bisogna innanzitutto avere una buona conoscenza dell’inglese, un master in un campo STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), almeno due anni di esperienza professionale e un minimo di 1000 ore di pilotaggio di aerei o due anni di lavoro verso un dottorato STEM. In alcuni casi, anche le esperienze professionali specifiche possono permettere la candidatura a chi non possiede un master. Le candidature sono aperte fino al 2 aprile 2024 sul sito web di CHAPEA, ma il compenso per i partecipanti non è stato reso pubblico.
Non si tratta di una novità in senso stretto, infatti, CHAPEA 2 è la seconda delle tre missioni che la NASA ha pianificato per l’omonimo programma: la prima è iniziata il 25 giugno 2023 e si concluderà tra pochi mesi.
A proposito di ambiente marziano e delle difficoltà che questo presenta, lo sapevate che dopo tre anni di onorato servizio l’elicottero Ingenuity ha definitivamente cessato di volare? Un problema ai rotori e la rottura delle eliche ha definitivamente chiuso il lungo e proficuo periodo di test.
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