È una delle giovani attrici più richieste di Hollywood. La sua prima apparizione cinematografica è avvenuta nel 2003 quando aveva appena 6 anni. Da allora Bella Thorne, capelli rossi, pelle candida, è stata protagonista di tanti film e serie tv di successo (da L’A.S.S.O. nella manica a Skate it Up, da Alvin Superstar a Freeform, da Una fantastica e incredibile giornata da dimenticarea Insieme per forza), rivelandosi anche come cantante pop e ballerina. Non si contano più le riviste di americane e internazionali che le hanno dedicato le loro prestigiose copertine e nel frattempo la ragazza ha pure trovato il tempo di scrivere i suoi primi due romanzi, “Autumn Falls” e “Autumn Kiss”. Non basta. Sui social ha un seguito di 18 milioni di persone e segue in prima persona diverse cause umanitarie, compresa quella della Dyslexia Foundation. Insomma si fa fatica a credere che abbia appena 20 anni.
Il dolore per gli abusi sessuali
Ma incontrandola ciò che colpisce, oltre la bellezza abbagliante, è la maturità con la quale si racconta. Vent’anni sì, ma vissuti con grande profondità nel bene e nel male. Già perché nella sua vita dorata di teenager ricca, famosa e bellissima è entrato anche il dolore. Quello cieco, quello che ti travolge e non ti lascia scampo, che ti toglie la serenità e le ore di sonno. Un dolore legato agli abusi sessuali che lei stessa ha confessato di aver subìto per molti anni in un toccante post su Instangram, scritto e pubblicato proprio mentre il gotha di Hollywood si ritrovava per la prima volta dallo scandalo Weinstein, stordito e in nero, ai Golden Globe. “Sono stata sessualmente e psicologicamente abusata da quando posso ricordare fino ai miei 14 anni, quando ho avuto finalmente il coraggio di chiudere a chiave la mia porta di notte e sedermici contro. Per tutta la maledetta notte. Non sapevo che la persona che si intrufolava di notte nella mia stanza fosse cattiva. Più e più volte ho sperato che tutto questo finisse e finalmente è successo. Ma alcuni di noi non sono così fortunati da uscirne vivi. Per favore oggi prendete posizione e lottate per ogni anima che è stata maltrattata. Il tempo è scaduto”. Proprio quel Time’s up che riassume il movimento di protesta delle donne contro le molestie sessuali e che risuona di social in social. Ma adesso… il tempo è scaduto”.
L’incontro a Roma
Tiscali.it avuto occasione di incontrare Bella Thorne a Roma dove è arrivata per presentare il suo ultimo film, “Il sole a mezzanotte” che uscirà nelle sale il 22 marzo e di cui è protagonista insieme con Patrick Scwarzenegger, figlio del famoso Arnold. Una favola contemporanea che colpisce dritta al cuore e che non mancherà di commuovere il pubblico, tanto che uno degli sponsor, nota marca di fazzolettini di carta, ne regala pacchetti già pronti all’uso. La storia è quella della diciassettenne Katie costretta fin da piccola a vivere nel buio della sua abitazione a causa di una rara malattia che rende per lei letale anche la minima esposizione alla luce solare. Durante il giorno Katie è costretta a rimanere a casa, mentre la sera, dopo il tramonto, il suo mondo prende vita e lei suona la chitarra per i distratti passanti di una stazione ferroviaria. Il destino è dietro l’angolo, un ragazzo, proprio quello dei suoi sogni, del quale è segretamente innamorata da anni, la nota, parla con lei. Tra i due nasce un amore travolgente, quasi perfetto se non fosse che Katie non ha il coraggio di raccontare della sua malattia.
“Quando non somigliavo a quella che ero”
Un ruolo drammatico, intenso e per certi versi universale: a chi non è mai capitato di stare a guardare fuori dalla finestra, di sentirsi in certi momenti fuori dal mondo? Ecco cosa ci ha risposto Bella Thorne: “Uno può guardare dal di fuori la mia vita e pensare che fin da bambina io abbia fatto cose pazzesche, che sia stata in posti incredibili e che abbia incontrato persone di ogni tipo. Ed è vero. Sono stata fortunata per ciò che riguarda il mio passato, ma, allo stesso tempo, non ho guardato alla finestra della mia anima. Non somigliavo nemmeno lontanamente a ciò che ero davvero. Mi si diceva di essere qualcosa di completamente diverso. E io ero una persona diversa da quella che pretendevo di essere. A un certo punto ho guardato me stessa dalla mia finestra e ogni giorno ho cercato di avvicinarmi sempre di più a ciò che appaio. Oggi finalmente sono davvero me stessa ma non sono sempre la stessa. Cambio idea e non mi preoccupo perché crescere significa anche cambiare. “Mi piaceva questo? Pensavo quello? Beh, non c’è problema. Ora ho cambiato idea e non lo penso più”. E mi sembra giusto così perché mi dà la possibilità di essere anche molte altre cose”. Nella videointervista Bella spiega anche perché non è stato il regista ad aver scelto lei, ma è stata lei a scegliere questa storia.
Foto Ansa
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