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Recensione Corsair MP700, il prezzo dell’alta velocità

today29 Febbraio 2024 26

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Gli SSD con interfaccia PCIe 5.0 hanno alzato nettamente l’asticella delle prestazioni rispetto ai modelli PCIe 4.0 e questo sia nel campo del trasferimento dei dati, sia in quello delle latenze. Certo, costano ancora parecchio, richiedono hardware recente, consumano di più e in ambito consumer sono spesso sfruttati marginalmente.

Ma guardando a una configurazione di fascia alta, ovviamente dotata di slot di tipo PCIe 5.0, fanno comunque gola grazie a velocità sequenziali superiori ai 10.000 MB/s e grazie a tempi di caricamento sempre più ridotti all’osso. Vediamo di quanto nella nostra recensione del Corsair MP700 PCIe 5.0 x4 da 2TB.

INDICE

CORSAIR MP700 – CARATTERISTICHE TECNICHE

Come dicevamo, l’SSD PCIe 5.0 di Corsair nella versione da 2 TB promette velocità di trasferimento sequenziali fino a 10.000 MB/s sia in scrittura che in lettura abbinate, almeno su carta e con file da 4 KB, a un massimo di 1,5 milioni di IOPS in lettura casulaere e di 1,7 milioni di IOPS in scrittura casuale. Ed è merito di un controller Phison PS5026-E26 che in questo caso è abbinato a memorie flash Micron TLC da 232 strati e a 4096 MB di cache. Ed è un pacchetto che promette 1400 Terabyte di durata in scrittura, sufficienti per installare all’incirca 14.000 volte un gioco voluminoso come The Last of Us Part I.

Da notare inoltre – continuando a snocciolare le caratteristiche dell’MP700 – la crittografia AES 256-bit, i cinque anni di garanzia e, purtroppo, un prezzo piuttosto alto oltre a qualche problema di reperibilità. La versione senza dissipatore, infatti, costa ancora 309,99 euro, mentre la versione con dissipatore – quella che dovrebbe costare poco di più e che è protagonista della nostra recensione – risulta irreperibile. Ed è probabile che il motivo riguardi qualche problema di rumorosità ed efficacia della piccola ventola posizionata nel mezzo sistema di raffreddamento, non a caso ridisegnato da zero nel caso dell’MP700 Pro.


Tra l’altro è bene sottolineare come l’MP700 Pro goda di velocità sequenziali superiori al modello base, arrivando a 11.800 MB/s in scrittura e 12.400 MB/s in lettura. Ma risulta leggermente più lento in scrittura causale con 1.6 milioni di IOPS per secondo e, paragonando le due versioni prive di dissipatore, costa 35 euro in più. Inoltre consuma in media 1 watt in più rispetto all’MP700 che, già piuttosto affamato di energia, assorbe in media 10,5 W. Ben più, quindi, dei 6,5 W di consumo medio dell’MP600 PCIe 4.0, rispetto al quale è facile prevedere temperature sensibilmente più alte.

Proprio per questo motivo, a meno di non trovare il modello dell’MP700 con dissipatore incluso, si consiglia di abbinarlo a una buona soluzione di raffreddamento – per fortuna generalmente inclusa nella dotazione anche di schede madri di fascia media – in modo da evitare il rischio di bruschi cali di prestazioni a causa del thermal throttling. E vale lo stesso per il modello da 1 TB che, disponibile sul sito Corsair al prezzo di 184,99 euro, pur fermandosi 8500 MB/s di velocità di lettura sequenziale e 9500 MB/s di scrittura sequenziale, deve comunque far fronte a consumi notevoli con una media dichiarata di 10 W.


Non sono invece necessarie raccomandazioni particolari per quanto riguarda il software. D’altronde l’applicazione gratuita Corsair SSD Toolbox, arrivata alla versione 1.6.2.9, include tutto il necessario per gestire ogni aspetto dell’SSD. Permette infatti di controllarne lo stato di salute e di ottimizzarne le prestazioni. Consente inoltre di clonarlo, di cancellare i dati in modo sicuro e di aggiornare il firmware. Tutto perfettamente funzionante, benché l’interfaccia del software risulti piuttosto datata.

Sempre lato software, l’altro elemento rilevante riguarda la compatibilità dell’MP700 con la tecnologia Microsoft DirectStorage, in grado di sfruttare la GPU per velocizzare la compressione, la decompressione e il trasferimento dei dati, migliorando in questo modo di tempi di caricamento in ambito gaming. Purtroppo i titoli a utilizzarla effettivamente sono solo Forspoken e Ratchet Ratchet and Clank: Rift Apart, ma le librerie necessarie per implementarla sono incluse, in vista di una futura implementazione, tra i file di diversi titoli tra cui Diablo IV. Inoltre sempre più unità SSD la supportano. Di conseguenza non è da escludersi che assuma una certa rilevanza in futuro.

CARATTERISTICHE TECNICHE CORSAIR MP700

  • Tipologia: SSD NVMe PCIe Gen 5.0 x4
  • Memoria NAND: 3D TLC
  • Formato: M.2 2280
  • Controller: Phison PS5026-E26
  • Capacità: 2 TB
  • Cache: 4096 MB
  • Velocità sequenziali: lettura 10.000 MB/s – scrittura 10.000 MB/s
  • Velocità di accesso casuali: lettura 1.500.000 IOPS scrittura – 1.700.000 IOPS
  • Sicurezza: crittografia AES 256-bit
  • Consumo medio: 10,5 Watt
  • Temperatura conservazione: da -40 ° C a + 85 ° C
  • Temperature operative: da 0°C a 70°C
  • Durata stimata: 1400 TB in scrittura
  • Garanzia: 5 anni
  • Compatibilità: Windows 10, Windows 11, Mac OS X
  • Dimensioni: 80 x 22 x 3 mm
  • Peso: 34 grammi
  • Prezzo: 309,99 euro (senza dissipatore)

PIATTAFORMA DI TEST

Per mettere alla prova il Corsair MP700 abbiamo usato la nostra configurazione enthusiast AMD, dotata di ben due slot M.2 PCIe 5.0 X4. Ed è possibile aggiungerne un terzo installando la scheda di espansione inclusa nella confezione della Asus ROG Crosshair X670E Hero. Nel nostro caso, però, uno è più che sufficiente e, prevedibilmente, si tratta di quello principale.

  • Hardware

    • Processore: AMD Ryzen 9 7950X3D (5,7 GHz max boost)
    • Dissipatore: Arctic Liquid Freezer II 280 mm
    • Scheda madre: ASUS ROG Crosshair Hero X690e
    • Memorie: Kingston FURY DDR5 – 32GB / 6000 MHz / CL40
    • Storage SSD: Corsair MP700 PCIe 5.0 2TB
    • Alimentatore: Corsair RM1000x 1000W
    • Sistema Operativo: Windows 11 Pro

  • Software

    • CrystalDisk Mark
    • ATTO Disk Benchmark
    • DiskBench
    • AS SSD Benchmark
    • 3DMark Storage

TEMPERATURE

Durante i nostri test l’MP700 non è mai sceso di sotto dei 40 gradi in idle, ha toccato quota 48 gradi nel benchmark ATTO e si è spinto fino a 65 gradi nei test di scrittura sequenziale di CrystalDisk Mark, dandoci conferma di non essere un SSD pensato per lavorare a basse temperature. Resta però entro le soglie operative grazie al dissipatore Corsair, perfettamente in grado di tenere a bada lo storage nell’uso generico. Ed è evidente dai massimo 43 toccati nel test 3DMark Storage che prende in esame scenari reali come l’installazione, il caricamento e la cattura video di videogiochi.


Nessun problema di surriscaldamento, quindi, al netto della rumorosità della ventola. Non che i decibel siano particolarmente alti, ma il ronzio prodotto dalle piccole pale è acuto e chiaramente percepibile. Ed è probabilmente per questo, lo abbiamo già detto, che la versione dell’MP700 con dissipatore ad aria incorporato risulta molto difficile da trovare.

Detto questo, anche senza utilizzare il raffreddamento attivo non c’è nulla temere, almeno con una temperatura ambientale di 20 gradi. Scollegando infatti l’alimentazione della piccola ventola, in modo da risolvere alla radice la questione del rumore, abbiamo rilevato temperature entro i limiti massimi anche di fronte a carichi di lavoro impegnativi. E nello specifico parliamo di un massimo di 66 gradi di picco massimo in CrystalDisk Mark.

PRESTAZIONI

Approdiamo al capitolo prestazioni sottolineando come in termini di velocità di trasferimento sequenziali l’MP700 non deluda di certo, superando in CrystalDisk Mark i valori dichiarati da Corsair sia nelle operazioni di lettura che in quelle di scrittura. Tra l’altro parliamo di prestazioni costanti e che nel caso della scrittura risultano del 2% superiori a quanto promesso.

Diversa invece la questione delle IOPS (operazioni di Input/Output per secondo). I numeri restituiti da AS SSD Benchmark non si sono infatti mai avvicinati a quelli dichiarati da Corsair, fermandosi a un massimo di circa 900 mila in lettura e 1,15 milioni in lettura. Sono quindi ben lontani da quanto promesso. Ma parliamo di un singolo scenario e di valori che risultano comunque molto elevati. Ed è ottimo anche il quadro che ci ha restituito il benchmark ATTO mettendo in evidenza velocità di lettura e scrittura elevate anche con file di piccole dimensioni.



Passando ai test relativi all’utilizzo reale, le velocità di trasferimento dei dati scendono inevitabilmente quando si parla di file che vengono al contempo letti e scritti sulla medesima unità, quando si parla di spostare intere cartelle composte da numerosi file di diverse dimensioni e quando la cache dell’SSD si satura e deve essere ripulita. Di conseguenza è normale che i valori in questo caso risultino nettamente inferiori ai massimali ottenibili con i test sintetici.

Anche qui, comunque, l’MP700 si è comportato più che bene con 3324 MB/s di velocità media rilevati spostando una cartella da 20 GB, 4449 MB/s copiando un singolo file da 10 GB e 3031 MB/s copiando un singolo file da 100 GB. Risulta quindi in grado di garantire trasferimenti molto rapidi in diversi contesti e, passando ai test 3DMark Storage, si comporta bene anche in ottica gaming.



Il punteggio complessivo di 3DMark Storage, è bene specificarlo, dipende in buona parte dalla configurazione utilizzata. Di conseguenza ci dice poco sull’MP700. Sono invece molto utili le rilevazioni dettagliate relative alle velocità di caricamento e alle latenze, due parametri che abbiamo confrontato con i risultati di test effettuati su un SSD PCIe 4.0 di alto livello installato sulla medesima configurazione.

Ed è un confronto che vede l’MP700 primeggiare. Certo, in generale, escludendo il trasferimento nudo e crudo di dati che mette in evidenza il vantaggio netto in questo campo dell’SSD Corsair, parliamo di margini di vantaggio ridotti per numeri che nell’uso reale si traducono spesso in differenze quasi impalpabili. Ma stiamo anche parlando di un SSD di lusso pensato per sistemi enthusiast e non certo di una soluzione pensata in funzione del miglior rapporto possibile tra prezzo e prestazioni.


CONSIDERAZIONI

Forte di velocità di trasferimento dati elevate in ogni campo e di latenze decisamente basse, l’MP700 gode di ottime prestazioni a tutto tondo ed è quindi capace di soddisfare un’ampia platea. Sia chiaro, dal punto di vista dei tempi di caricamento parliamo di vantaggi superflui per la stragrande maggioranza dei giocatori, ma nel complesso l’SSD Corsair fa valere la sua appartenenza a una generazione successiva.

Certo, va anche detto che la categoria degli SSD PCIe 5.0 include anche opzioni caratterizzate da velocità analoghe e da prezzi più contenuti. Inoltre, tornando a guardare all’interno dell’offerta Corsair, c’è anche l’MP700 Pro, leggermente più costoso a fronte però di velocità superiori e disponibile, cosa potenzialmente importante viste le temperature, anche nella versione con dissipatore dedicato. Ma nel caso in cui ci si trovasse di fronte a una buona offerta, l’MP700 ha tutte le carte in regola per rappresentare un buon investimento.



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Scritto da: redazione

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