Levante ha aperto il suo cuore per raccontare una sua esperienza del passato durante una lunga intervista con il magazine Vanity Fair Italia, che le ha dedicato la copertina.
Levante racconta della sua relazione con un uomo “che non si è rassegnato al mio ‘non ti amo'”.
Levante ha raccontato a Vanity Fair: “Ha tentato di ricattarmi: aveva dei nostri filmati, file privati. Mi chiamava in continuazione: ‘Sto male’, mi implorava, e così passavo ore al telefono a cercare di tranquillizzarlo. Mi ha scritto 980 mail nel giro di un mese, che significa circa 30 ogni giorno. Tutti attorno a me erano preoccupati: i famigliari, le amiche… Io ero spaventata, ma forse non abbastanza, in quel momento. Non pensavo che arrivasse a farmi del male, temevo più per lui, come raccontava alla sorella Giulia Cecchettin (la studentessa di Ingegneria uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ndr). A me, a differenza sua, è andata bene. Sono viva”.
Questa vicenda si è svolta una decina d’anni fa. Levante ha anche raccontato di avere sporto denuncia. Adesso l’artista ha voluto condividere la sua esperienza data la rilevanza dei fatti di cronaca legati alla violenza contro le donne: “Non posso più continuare a dire di sapere che cosa provano certe donne, di immedesimarsi in loro, senza confessare di esserci passata anch’io». E ha aggiunto: “A un certo punto ho provato soprattutto vergogna, molta vergogna. Mi sentivo stupida: non sapevo come gestire la situazione che proseguiva da un paio di mesi. Fino a quando un amico avvocato mi ha consigliato di denunciare”.
(Foto Getty Images)
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