I tempi di ricarica di un’auto elettrica sono ancora sensibilmente più lunghi rispetto alla tempistica necessaria a fare il tradizionale “pieno” di carburante alla stazione di servizio e, sebbene sia possibile organizzarsi in modo da gestire al meglio queste soste forzate, non sempre si ha la possibilità di ingannare l’attesa aspettando che la batteria sia carica.
Accanto alla ricerca per batterie con capacità maggiori e tempi di ricarica più brevi, prosegue quella verso stalli di ricarica in grado di erogare potenze molto alte; l’ultima innovazione in questo senso arriva dalla startup Gravity, con sede a New York, che ha presentato il suo sistema di ricarica pubblica da 500 kW (molto più dei SuC di Tesla e degli stalli di Ionity), in occasione di un evento tenutosi a Midtown Manhattan.
Caricando presso una delle 24 colonnine di ricarica, accessibili ad ogni veicolo elettrico in grado di supportare la ricarica in DC ed installate presso il Gravity Charging Center, è possibile aggiungere fino a 200 miglia di autonomia (circa 322 km) in soli cinque minuti, secondo quanto dichiarato dalla startup, che punta a rendere i tempi della ricarica equiparabili a quelli del tradizionale rifornimento di carburante.
E’ bene notare che la maggior parte delle batterie dei veicoli elettrici non riesce a ricevere una potenza di ricarica così elevata, ma il fatto che la colonnina possa erogarla significa che ogni batteria sarà in grado di raggiungere la sua massima velocità, ottimizzando la curva di ricarica, ovvero l’intervallo (generalmente compreso fra il 20% e l’80%) in cui la batteria (alla giusta temperatura) accumula energia più velocemente.
La tecnologia di Gravity, che ha iniziato ad operare nel 2021, lanciando a New York una flotta di taxi gialli Mustang Mach-E e collaborando attivamente con proprietari di immobili e operatori di parcheggi, per capillarizzare la propria rete di ricarica, ha attirato l’attenzione di Google Ventures (GV), che lo scorso novembre ha concluso un round di finanziamento iniziale (di cui al momento non è stato rivelato l’importo) con cui sostenere la crescita della startup.
Un ulteriore punto di forza delle soluzioni di ricarica promosse dalla società newyorkese è la loro facilità di installazione, in quanto, nonostante la potenza erogata, gli stalli non richiedono alcun potenziamento della rete elettrica, né lato quadro elettrico del parcheggio, né lato rete di distribuzione locale.
Il CEO di Gravity, Moshe Cohen, durante un’intervista rilasciata a Reuters, ha spiegato che gli accorgimenti messi in campo dalla società permettono la creazioni di punti di ricarica ovunque, in modo facile e veloce, aggiungendo di prevederne una crescita esponenziale in tempi molto brevi, potendo contare su nuovi finanziamenti ed esplorando “il discreto interesse” che ha già ricevuto da potenziali investitori.
Considerando come riferimento quanti Supercharger (Tesla) vengono aggiunti ogni anno alla rete USA, noi possiamo già raggiungere questo ritmo e anche superarlo, crescendo più velocemente. Non c’è niente che blocchi l’adozione della nostra tecnologia.
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