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I reali non sono dei Ferragnez qualsiasi ma capi di stato e come tali devono comportarsi. Si pretende responsabilità e chiarezza. La principessa Kate sta male da gennaio ma non si vuole dire perché, e ogni passo scelto da William porta al disastro. Abbiamo chiacchierato con la giornalista esperta di case reali Luisa Ciuni, già conduttrice a Sky di Royal Family e ora opinionista per Tagada su La7.
Pessima comunicazione
“Se hai paura di quanto ti può costare un professionista, non hai idea di quanto ti costerà un dilettante’. Ed è così che andrà a finire a Kate e William per questa vicenda doppiamente brutta della malattia di lei e della comunicazione da Unione Sovietica orchestrata da Kensington Palace: un errore dopo l’altro fino alla foto pasticciaccio dove Kate ha una testa enorme e le braccia lunghe due metri”.
La foto ritoccata
“Dopo il rifiuto delle grandi agenzie- a buoi scappati- le scuse della malconcia Kate che ancora una volta si prende le colpe del disastro del marito. Un professionista avrebbe fatto tutto alla perfezione senza problemi. E poi i silenzi assurdi che hanno fatto nascere le voci dissennata ma acchiappa like della ragazza in coma, picchiata, in punto di morte. Trooping the color che ha fatto la gaffe del secolo dandola per malata fino a giugno. William presente un po’ sì e un po’ no a finire di spaventare tutti”.
Come finirà il giallo di Kate?
Ma quindi come andrà a finire? “Non lo so ma so che non si può fare così. Basta un poco di sincerità, un bollettino medico ogni 2 settimane, una foto vera: un buon ufficio stampa lo sa e lo fa. Basta dilettanti. Mi domando cosa faranno ora per sistemare i cocci di questo disastro”. Ce lo chiediamo tutti. Un applauso agli inglesi che amano tanto la loro principessa da preoccuparsi senza lamentarsi. Ma quanto durerà questa pazienza?
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