La Commissione Europea ha inviato una lettera formale di messa in mora all’Italia, evidenziando la persistente mancata conformità del Paese alla sentenza della Corte di Giustizia del 10 novembre 2020, degli standard imposti dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria. La decisione, comunicata dall’esecutivo dell’Unione Europea, sottolinea che l’Italia continua a non rispettare gli obblighi stabiliti dalla direttiva europea.
La direttiva in questione impone il rispetto di precisi limiti riguardanti la concentrazione di determinati inquinanti atmosferici, con particolare attenzione al PM10. In caso di superamento di tali limiti, gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure immediate per ridurre al minimo il periodo di superamento delle soglie consentite.
Nonostante l’Italia abbia introdotto alcune misure a partire dal 2020, al 2022 ben 24 zone del Paese hanno ancora registrato superamenti dei limiti giornalieri, con una zona che ha addirittura superato i limiti annuali consentiti. Questo persistente quadro di inadempienza ha spinto la Commissione Europea a prendere provvedimenti, inviando una lettera formale di messa in mora al governo italiano.
In caso di mancata risposta adeguata da parte delle autorità italiane, l’Italia rischia di essere deferita alla Corte di Giustizia Europea, con la conseguente possibilità di sanzioni finanziarie. Si tratta di una situazione che richiede un’azione rapida e decisa da parte delle istituzioni italiane, al fine di garantire il pieno rispetto degli standard ambientali europei e tutelare la salute dei cittadini.
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