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Intel ha lanciato il suo nuovo processore desktop top di gamma: è il Core i9-14900KS, ed è sostanzialmente una versione del già noto Core i9-14900K (famiglia/generazione Raptor Lake Refresh) in grado di spingersi a frequenze più estreme grazie a un TDP più generoso, che passa da 125 W a 150. Il chip costa 689 dollari negli Stati Uniti; per ora non abbiamo informazioni sul mercato italiano, ma è piuttosto chiaro che la spesa sarà impegnativa. Sono comunque dieci dollari meno del “KS” di precedente generazione
Il “vecchio KS” è stato il primo processore per il settore consumer infrangere la barriera dei 6 GHz di frequenza operativa stock, ma il suo successore si spinge addirittura a 6,2 GHz, 200 MHz in più. Per il resto, rispetto al 14900K non cambia praticamente nulla: i core sono gli stessi per configurazione (24 core/32 thread) e architettura, e basterà un aggiornamento del BIOS per rendere compatibili tutte le schede madri con chipset Z690 e Z790. Con ogni probabilità questo è il “canto del cigno” del socket LGA 1700; dalla prossima generazione si cambia e si passa a LGA 1851.
Secondo i dati ufficiali di Intel, possiamo aspettarci un +15% nelle prestazioni gaming rispetto al precedente 13900KS e addirittura un +73% nei flussi di lavoro di produzione 3D rispetto a un AMD Ryzen 9 7950X. I benchmark (che sono forniti da Intel) suggeriscono che in alcuni giochi il chip potrebbe addirittura battere il Ryzen 7800X3D, che da qualche mese si è ormai affermato come il re dei processori gaming.
Per ora Intel non ha detto nulla in merito alle temperature operative. Come già accadeva per il 13900KS è lecito aspettarsi che il processore sarà venduto senza dissipatore in confezione. È una scelta più che logica, visto che il target di utenza a cui si rivolge questo prodotto preferiranno sfruttare sistemi più avanzati e sofisticati, con ogni probabilità a liquido e con radiatori molto generosi.
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