Ha preso il via alla Camera dei Deputati l’esame del disegno di legge sulla riforma del Codice della strada. Nella giornata di ieri 13 marzo, sono stati votati numerosi emendamenti ed approvati i primi articoli. I lavori riprenderanno martedì 19 marzo quando si svolgerà il voto finale. Il testo approvato passerà poi al Senato.
Se non ci saranno intoppi, l’entrata in vigore delle novità potrebbe richiedere poche settimane. Nel caso, invece, il Senato voglia introdurre alcune modifiche, i tempi potrebbero allungarsi visto che sarà necessario un nuovo passaggio alla Camera. Vedremo quello che succederà anche se il disegno di legge ha buone probabilità di entrare in vigore così come uscirà dalla Camera.
Le novità che introdurrà il nuovo Codice della strada sono tante e alcune sono state formalizzate attraverso l’approvazione di alcuni emendamenti di cui abbiamo parlato negli ultimi tempi.
Ricordiamone qualcuna. Per esempio, per i monopattini elettrici arriva l’obbligo di targa e di assicurazione. Inoltre, per circolare, tutti dovranno indossare un casco e non solo i minorenni. I monopattini in sharing dovranno bloccarsi automaticamente quando escono dall’area consentita. Per la tutela dei ciclisti, arriva l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta.
Oggi, per i motocicli di cilindrata inferiore ai 150 cc o di potenza inferiore agli 11 kW se elettrici, non è possibile viaggiare in autostrada. Con la riforma, i requisiti minimi vengono abbassati a 120 cc e 6 kW. Tuttavia, per poter viaggiare in autostrada bisognerà essere maggiorenni.
Novità anche per i neopatentati. Con la riforma del Codice della strada i limiti saranno validi non per un anno ma per tre. Tuttavia, potranno guidare vetture di maggiore potenza. Dunque, per tre anni non sarà consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, anche elettriche o ibride plug-in, si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW.
Arriva anche la sospensione breve ed automatica della patente per chi ha meno di 20 punti (sospensione di sette giorni) o di 10 (sospensione di 15 giorni) e commette alcune infrazioni tra cui l’uso di cellulari alla guida, il mancato uso di cinture e seggiolini e il contromano.
Sarà introdotto anche un inasprimento delle sanzioni per guida con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. Ci sarà l’obbligo per due o tre anni di rispettare l’alcol zero e di guidare solo veicoli su cui è installato un alcolock. Il testo prevede anche novità per la guida sotto l’effetto degli stupefacenti. Infatti, arriva l’abolizione del requisito dello stato di alterazione per configurare il reato di guida sotto effetto di droghe. Basterà la sola positività al test sulla presenza di sostanze nell’organismo (fatto anche in loco) per far scattare la revoca della patente e la sospensione di tre anni.
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