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Tecnologia

Recensione MSI MPG 271QRX, immagini di alta qualit a 360 Hz

today15 Marzo 2024 21

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Un tempo un miraggio, i monitor da gioco OLED sono una realtà in crescita dai prezzi sempre più avvicinabili per quanto – lo mettiamo in chiaro prima di scendere nei dettagli della recensione dell’MPG 271QRX QD-OLED – molto elevati per il giocatore medio. Basti pensare che stiamo parlando di 799 dollari – che tra l’altro diventano 999 euro al di qua dell’oceano – per un pannello da 27 pollici con risoluzione 1440p. Ma parliamo anche di uno schermo che combina un elevatissimo refresh di 360 Hz con i vantaggi dei LED auto-emittenti, impareggiabili in termini di tempi di risposta e profondità dei neri.

Senza dimenticare la gamma elevata e la promessa di una fedeltà del colore molto alta alle quali, nel caso del monitor MSI, si aggiungono tecnologie studiate per il gaming e una connettività pensata per sfruttare al massimo sia il PC che le console. E vanno ad arricchire un quadro complessivo che promette, almeno su carta, di soddisfare al contempo le esigenze di chi cerca il punto di contatto tra prestazioni elevate nel gaming competitivo e una resa visiva elevata in funzione di titoli ad alto profilo grafico come Cyberpunk 2077 o Alan Wake II. Il tutto condito da funzionalità basate sull’IA sempre più sofisticate e dalle ultime tecnologie prevenire il burn-in.

INDICE

MSI MPG 271QRX QD-OLED – CARATTERISTICHE TECNICHE

L’MPG 271QRX QD-OLED è un monitor che si ferma alla risoluzione 1440p per poter raggiungere refresh più elevati dei nuovi schermi QD-OLED 4K da 240 Hz. Si spinge infatti fino a 360 Hz, puntando a vele spiegate verso il segmento dei giocatori competitivi. Ma grazie alla combinazione delle tecnologie Quantum Dot e OLED promette comunque una qualità dell’immagine comunque molto elevata.

Guardando alle specifiche più rilevanti parliamo di 0,03 millisecondi di tempo di risposta GtG, di una copertura della gamma DCI-P3 del 99% e della promessa di un Delta E inferiore a 2, fattore che offre garanzie in ottica professionale. Il tutto valorizzato dal contrasto assoluto della tecnologia OLED che ci porta alla certificazione DisplayHDR True Black 400, tra l’altro affiancata da una seconda modalità HDR pensata per raggiungere picchi di 1000 nit su superfici ridotte. Ed è abbastanza per avere l’acquolina in bocca anche se le specifiche non fanno menzione della luminanza tipica.

Per questo l’abbiamo misurata anzitempo e nel farlo, lo diciamo subito, ci siamo accorti come i circa 250 nit rilevati siano più che sufficienti nel caso di questo monitor MSI. Ed è merito anche del rivestimento lucido del pannello che da una parte ha il problema dei riflessi con le luci dirette, ma dall’altra è molto utile per ottenere un’immagine vivida.


A valorizzare le specifiche dichiarate da MSI ci sono anche le certificazioni VESA relative a pulizia dell’immagine in movimento, coefficiente di variazione, degradazione della luminosità e assenza di fenomeni di overdrive e undershoot. Ed è grazie ai risultati ottenuti in relazione a questi parametri che il monitor MSI ha ottenuto la certificazione ClearMR 13000, la massima possibile quando si parla di pulizia delle immagini in movimento.

L’MPG non è l’unico a poterla sfoggiare, sia chiaro, ma è un ottimo biglietto da visita così come lo è l’attenzione rivolta da MSI nei confronti del raffreddamento, un elemento importante di una tipologia di monitor che può toccare temperature importanti. Per questo in alcuni casi fanno uso di ventole ma non in questo. MSI ha infatti optato per un design senza ventole, riuscendo a ottenere una dissipazione di alto livello – oltre che del tutto silenziosa – grazie alla sinergia tra ampie grate personalizzate e un rivestimento in grafene.


Emerge già dalle specifiche, in sostanza, l’alta qualità di un monitor che non delude anche in quanto a connettività. Questa comprende infatti tutto il necessario. Si parte dall’entrata DisplayPort 1.4a e dalle due porte HDMI 2.1 e si arriva a un hub USB che mette a disposizione due porte USB-A 2.0 e una porta USB-C con power delivery da 90 W. Ed è possibile utilizzarle per controllare più PC con un solo set di tastiera e mouse grazie alla tecnologia KVM.

Inoltre, sempre via USB, è possibile aggiornare anche il firmware ed è una grossa comodità che si colloca all’interno di un quadro che non manca di nulla, incluso lo slot Kensington Lock per garantire la massima sicurezza. Il tutto abbinato alle tecnologie Adaptive Sync e VRR via HDMI 2.1 in modo da garantire la piena compatibilità con AMD FreeSync, Nvidia G-Sync e con le console.


Il panorama, tra l’altro, è piuttosto ricco anche in quanto a funzionalità che includono, partendo da quelle base, le regolazioni dell’immagine, la temperatura del colore, diversi mirini, lenti di ingrandimento, profili, impostazioni HDR, la modalità MPRT e la tecnologia Night Vision di serie dei monitor MSI. A queste, poi, si aggiungono anche funzionalità più evolute come la AI Vision, evoluzione intelligente della modalità Night Vision, e come il mirino intelligente, oltre a funzionalità prima comuni solo nel caso dei monitor 4K come Picture in Picture e Picture by Picture.

Tutto accessibile sia attraverso il menù integrato – comodamente navigabile grazie a un robusto stick affiancato da un tasto di accensione e uno programmabile – sia attraverso l’applicazione Gaming Intelligence che include anche opzioni aggiuntive. Ed è qui che troviamo anche tutte le impostazioni relative alla protezione contro il burn-in, principale nemico degli schermi OLED


Il rischio è quello che immagini statiche riprodotte a lungo rimangano impresse sul pannello, compromettendone la fruibilità. Ma tra nuovi pannelli e nuove tecnologie il rischio si è ridotto. E da questo punto di vista il monitor MSI appare decisamente ben equipaggiato. La suite di tecnologie MSI OLED Care 2.0 include infatti funzionalità che riducono il rischio di burn-in spostando i pixel, aggiornando lo schermo e identificando gli elementi statici come loghi o come la barra degli strumenti di Windows, per scansionarli e regolarne automaticamente la luminosità.

SPECIFICHE TECNICHE MSI MPG 271QRX QD-OLED

  • Tipologia: QD-OLED
  • Pannello: 2560 x 1440 (QHD) a 360 Hz
  • Formato: 16:9 da 27 pollici (69 cm)
  • Colori: 1,07 miliardi (10-bit), copertura DCI-P3 99%, Delta E ≤ 2
  • Luminosità: 400 nit tipica (1000 nit di picco HDR)
  • Contrasto: nativo 1000:1; dinamico 10000000:1
  • Tempo di risposta: 0.03ms (GtG)
  • HDR: HDR 400 e 1000 nit
  • Angolo di visione: 178°(H)/178°(V)
  • Funzioni gaming: Adaptive Sync, VRR, ALLM, Night Vision, AI Vision, Mirino intelligente
  • Porte video: 2x HDMI 2.1 (HDCP 2.3); 1x Display Port 1.4a (1440p a 360 Hz), 1x USB-C (DisplayPort e power delivery fino a 90 W)
  • Connettività: 2x USB-A 2.0, 1x USB-B 2.0, 1x uscita audio 3.5mm, Kensington Lock, KVM
  • Alimentazione: 100~240V, 50/60Hz
  • Garanzia: 3 anni (inclusi danni da burn-in)
  • Ergonomia: inclinazione -5° ~ 15°, rotazione -30° ~ 30°, orientamento verticale -90° ~ 90°, regolazione in altezza 11 cm
  • Supporto VESA: si (100 x 100 mm)
  • Dimensioni: con sostegno 61,0 x 24,2 x 42,2 centimetri; senza sostegno 61,0 x 6,9 x 35,6 cm
  • Peso: con sostegno 8,3 kg; senza sostegno 5,4 kg
  • Prezzo: 999 euro

ESTETICA, ERGONOMIA E QUALITA’ COSTRUTTIVA

Come altri monitor di fascia alta recenti, anche l’MPG 271QRX QD-OLED punta su uno chassis ultrasottile in metallo, in questo caso nero, che può essere installato sul sostegno senza utilizzo di alcun attrezzo. Lo spessore, va detto, aumenta in modo netto in corrispondenza del blocco della circuiteria sul retro, ma non va a compromettere un’estetica nel complesso piuttosto elegante grazie a un utilizzo avveduto di incavi e linee spezzate.

Certo, l’anonima base trapezoidale rivestita in plastic del monitor MSI non è la migliore opzione che possiamo immaginare, ma fa il suo dovere e passa in secondo piano rispetto a fattori più rilevanti come il rivestimento di alta qualità dello schermo, le tre cornici superiori ridotte ai minimi termini e la cornice inferiore di buona fattura oltre che regolare e non troppo spessa


Guardando sotto alla cornice inferiore, a metà dello schermo, troviamo il LED di alimentazione ed è dietro a questo che si cela lo stick di controllo, affiancato sia da un tasto dedicato all’accensione, sia da un tasto marco programmabile. Tutto decisamente robusto e funzionale. Parliamo invece di mera estetica guardando più in alto, sopra al blocco della circuiteria, dove troviamo un rettangolo con illuminazione RGB al cui centro c’è il logo MSI. Ed è ovviamente compatibile con il software Mystic Light.


Lato ergonomia le opzioni ci sono tutte a partire dall’aggancio VESA per arrivare al sostegno con rotazione in verticale. Nel caso di quest’ultimo la rotazione e l’inclinazione sono più limitati rispetto a quanto visto in altri pannelli della stessa MSI, ma parliamo comunque di un totale di 60 gradi di orientamento sull’asse verticale e di 20 gradi su quello verticale, sufficienti a trovare una posizione adatta a gran parte delle postazioni in combinazione con una corsa di 11 centimetri per la regolazione dell’altezza dello schermo.

PRESTAZIONI

Partiamo con dire che la risoluzione 1440p e la tecnologia Quantum Dot non sono pensate per dare il massimo quando si parla di leggibilità dei testi. Ma la diagonale contenuta, il contrasto elevato e la tecnologia ClearType di Windows garantiscono comunque una resa sufficiente a soddisfare le necessità di un’ampia platea.

Detto questo, il monitor MSI punta su altri aspetti a partire da colori vividi e naturali che senza bisogno di ricorrere ad alcuna calibrazione risultano vicini al 99% dichiarato della copertura dello spazio di colore DCI-P3. Ma lo spazio per ottenere qualcosa in più non manca. La calibrazione ci ha infatti permesso di arrivare al 99,7% della gamma DCI-P3 e di raggiungere al contempo 95,1% della copertura della gamma Adobe RGB contro il 92% circa rilevato senza calibrazione. Il tutto mentre il Delta E, già inferiore a 2 con la taratura di fabbrica, è sceso a una media di appena 0,9 punti.


L’intensità luminosa, l’abbiamo detto, non è il pezzo forte del monitor MSI. Nei nostri test abbiamo infatti misurato un picco di circa 259 nit portando sia la luminosità che il contrasto al massimo. Ma tra rivestimento lucido e contrasto elevato ci siamo comunque trovati a doverla abbassare, trovando un equilibrio ideale tra vivacità e gradevolezza dell’immagine impostando la luminosità al 70% e il contrasto al 75%. Sono quindi bastati 216 nit per soddisfare le nostre necessità, ovviamente in un ambiente privo di illuminazione diretta verso lo schermo vista l’assenza di un rivestimento opaco a ridurre i riflessi. Ma si tratta di un compromesso che restituisce una resa di livello senza dubbio elevato, anche in HDR a fronte di una luminosità rilevata di 427 nit.


Tutto questo garantisce un’ottima esperienza a prescindere che si parli di un colossal cinematografico o di un videogioco ad alto profilo. Ed è lo stesso per quanto riguarda il gaming competitivo laddove tempi di risposta fulminei, evidenti anche dall’assenza di qualsivoglia artefatto nei nostri test, garantiscono un’immagine pulita anche con titoli ad alto tasso d’azione che prevedono movimenti di visuale repentini come nel caso degli sparatutto competitivi o di titoli come Helldivers 2. Con quest’ultimo capita infatti molto spesso di essere improvvisamente circondati da orde di insetti o robot, così come capita molto spesso di dover prestare attenzione a improvvisi bombardamenti a tappeto lanciati da compagni troppo entusiasti.


A tutto questo vanno poi aggiunti una buona uniformità dell’immagine, per quanto l’intensità luminosa risulti leggermente inferiore agli angoli, e l’assenza di qualsivoglia problema di flicker a prescindere dalla modalità di utilizzo del monitor MSI. Unico problema un leggerissimo alone intorno agli elementi bianchi su sfondo del tutto nero. Ma si estende per un’area ridotta ed è raramente percepibile. Nella quasi totalità degli scenari di utilizzo immaginabili, l’MSI MPG 271QRX garantisce un’esperienza di altissimo livello che diventa eccezionale dei giochi più concitati.


Tra l’altro si fa notare un prezzo consigliato in USA inferiore a quello di alternative simili. Ma rispetto a queste diventa più costoso con il passaggio all’euro che va quindi a pesare sul fattore convenienza. Il divario, però, non è enorme, tanto che vale la pena considerare l’opportunità di risparmio offerta da una promozione, valida anche per l’Italia, che elargisce un buono del valore di 100 dollari americani con la recensione di uno dei tre nuovi monitor QD-OLED della compagnia. Nell’iniziativa, infatti, rientrano anche il modello 4K MPG 321URX QD-OLED e quello panoramico MPG 491CQP QD-OLED.

CONSIDERAZIONI

L’MPG 271QRX QD-OLED è un monitor da gioco eccellente, in grado di esprimere una qualità molto elevata in ogni ambito. Si esprime infatti ad altissimi livelli sia con i titoli ad alto profilo grafico, laddove entrano in campo l’eccellente resa cromatica e il contrasto assoluto, sia con quelli ad alto tasso d’azione dove a fare da protagonisti ci sono i 360 Hz di refresh e i tempi di risposta ridotti al minimo. Il tutto valorizzato da una qualità costruttiva elevata, da una valanga di funzionalità, da una connettività robusta e da funzioni avanzate per la prevenzione del burn-in.

Sia chiaro, ci sono comunque margini di miglioramento, come evidenziato da un leggero glow che si manifesta intorno agli elementi bianchi su sfondo del tutto nero, ma si tratta di un problema minore e poco percepibile, non certo in grado di minare un quadro complessivo in grado di ammaliare. E vale lo stesso per la luminosità di picco che risulta bassa solo in termini numerici. All’atto pratico, complice il pannello lucido di alta qualità, è più che sufficiente per garantire un’immagine di grande impatto sia in modalità SDR che in modalità HDR.



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Scritto da: redazione

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