Asus Zenfone 11 Ultra
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Esattamente due mesi fa vi ho presentato la recensione di Rog Phone 8, smartphone che ho apprezzato molto e che ha mostrato un cambiamento nella filosofia Asus nell’approccio al gaming phone. Rog 8 è infatti uno smartphone sobrio, elegante, ben rifinito e un prodotto che non fa sfoggio della sua anima gaming e che potrebbe essere utilizzato in qualsiasi contesto senza passare per “nerd” o ragazzini.
A distanza di 60 giorni la gamma Asus si completa con Zenfone 11 Ultra, smartphone che ho atteso con estrema curiosità avendo usato e apprezzato Zenfone 10 – recensione qui – , dispositivo iconico, che ha avuto un discreto successo e che si è posto come una delle pochissime soluzioni compatte top di gamma nel mercato smartphone 2023.
Con Zenfone 11, Ultra per l’esattezza anche se dubito possa arrivare un modello non Ultra in futuro, il produttore cambia però filosofia e il piccolo top Android si trasforma, si allarga e si affianca a Rog Phone 8 diventandone di fatto il “gemello normale” e perde molta della sua identità e unicità.
HARDWARE: ROG PHONE 8 SENZA PLUS
Prendete il Rog Phone 8, toglietegli gli Air Trigger laterali, toglietegli la Type-C laterale e cambiate colore alla scocca posteriore ed ecco che avete in mano uno Zenfone 11. Sintetizzando al massimo il concetto, questa frase che avete appena letto è l’essenza del prodotto e, probabilmente, l’essenza stessa di questa recensione.
Intendiamoci, che Zenfone 11 sia un Rog Phone 8 con un colore diverso non è un male assoluto: Rog 8 è un prodotto eccezionale, uno degli smartphone più performanti sul mercato e con un display eccellente. Il problema è che Zenfone 11 amplia la gamma Asus senza però portare una novità.
Oltre alle differenze dette sopra, ci sono altri piccoli dettagli ed in particolare il rettangolo delle fotocamere è leggermente meno alto. Questo rende il design della parte posteriore di Zenfone 11 più anonimo e meno aggraziato rispetto a Rog Phone 8 che, lasciatemelo dire, già non è particolarmente ricercato sotto questo aspetto.
Inoltre lo schermo su Zenfone 11 ha una frequenza di aggiornamento che si ferma a 120Hz e che solo nei giochi arriva a 144Hz a differenza del Rog che può essere impostato fisso anche a 165Hz. Una scelta che è puramente software visto che i display sono di fatto identici in tutto e per tutto.
Piccola ulteriore nota, tutti i colori di Zenfone 11 hanno una finitura opaca e dunque grip migliore e nessuna impronta visibile. Sono però tutti colori abbastanza neutri, poco vivaci e quindi molto diversi dalle scelte fatte su Zenfone 10. Infine in confezione non c’è il caricatore a differenza di Rog Phone 8…
DISPLAY ECCELLENTE
Essere il gemello normale di Rog non è un male se pensiamo allo schermo che Asus ha scelto. Si tratta di un pannello da 6,8 pollici, ovviamente Oled e che offre una luminosità di picco di 2500 nits in HDR e 1600nits in condizioni normali. Valori che sono eccellenti e che permettono di vedere lo schermo veramente bene in ogni condizione di luce.
Non solo lo schermo è molto chiaro, luminoso e definito, ma anche il vetro ha un ottimo trattamento oleofobico, i riflessi non sono eccessivi e le dita scorrono benissimo.
Come detto sopra, 120Hz è il valore della frequenza di aggiornamento impostabile al massimo tramite il menu. Fortunatamente rimane la gestione LTPO completa vista sul Rog 8 con valori che passano dinamicamente da 1 a 120Hz a seconda del contesto di utilizzo, applicazione ed elementi presenti sullo schermo.
Bene anche la resistenza grazie alla presenza della soluzione Victus 2 e in generale rimane sempre gradevole la personalizzazione software Asus che permette di modificare tanti parametri per quanto riguarda la taratura cromatica, l’ottimizzazione nei video, i filtri per la luce blu e la modalità notturna e ovviamente tutte le opzioni per tema chiaro/scuro e tutte le possibili combinazioni per la navigazione di sistema.
Con Zenfone 11 viene introdotta anche una nuova gesture per il menu delle notifiche che non solo permette di avere swipe a destra o sinistra per notifiche o toggle, ma modifica anche in un’ulteriore vista proprio il menu dei quick setting. Una soluzione un po’ iPhone/Honor style ma che può piacere e comunque è qualcosa in più che da personalizzare.
AUDIO, RICEZIONE E CONNETTIVITA’
Nulla da dire se non “copia e incolla” rispetto a quanto detto con Rog Phone 8 essendo identici. Come sapete utilizzo smartphone Asus da diversi anni e non a caso: sono prodotti che incarnano alla perfezione quello che un telefono – dispositivo di comunicazione – dovrebbe fare: ricezione eccellente, audio ottimo, registrazione chiamate, connettività completa e privacy.
Zenfone 11 conferma ancora una volta Asus come produttore TOP a livello di ricezione e qualità del segnale. 5G che tocca i massimi livelli raggiungibili ad oggi nei miei test – superando anche il Moto Edge 40 Pro che ho sempre elogiato. Wi-Fi che, oltre ad essere 7, offre comunque una velocità di picco che nessun altro smartphone oggi raggiunge. Non a caso tutti i test che facciamo con i router, usiamo sempre uno Zenfone o Rog perché sono gli unici che riescono a raggiungere prestazioni superiori a tutti gli altri smartphone.
A questo si aggiunge una parte audio in chiamata ottima con anche la possibilità di attivare funzionalità AI in grado di mitigare il rumore di fondo e rendere la conversazione ancora più chiara e gradevole. Tantissime poi le impostazioni a livello di gestione dati con possibilità di usare il Dual Wi-Fi con connessione simultanea a reti 5GHz e 2.4GHz per avere prestazioni maggiori; unire rete mobile a quella wi-fi e ancora altre funzionalità avanzate che sicuramente molti potranno apprezzare.
Carina anche la funzionalità AI di trascrizione – tralasciando il fatto che di AI forse si parla un po’ a sproposito visto che si tratta di funzionalità che non devono scomodare AI vere per funzionare – che permette di avere conversazioni con un’altra persona in lingue diverse con un tempo di attesa non troppo lungo tra parlato e traduzione.
Infine rimane l’unicità di poter registrare le chiamate telefoniche in modo completo, personalizzabile, automatico e con anche registrazione Whatsapp, Lime e WeChat sempre senza avviso o bip di sistema.
Asus comunque su Zenfone 11 ha implementato altre funzionalità AI che sono in arrivo con prossimi aggiornamenti ma che posso mostrarvi tramite slide e che proveremo appena possibile.
ESPERIENZA D’USO E AUTONOMIA
Zenfone 11 è basato su Android 14 ed è identico al Rog Phone 8. Quindi patch di dicembre e personalizzazione software molto vicina a quella dei Pixel e dei Motorola. In pratica Android pulito, senza layer grafici sopra ma con tantissime implementazioni che rendono il software Asus davvero piacevole. La quantità di opzioni e scelte che sono disponibili su questo Zefone 11 sono talmente tante e talmente ben inserite nei vari menu, che ad una prima impressione potreste pensare che non vi siano particolarità rispetto ad Android puro.
In realtà potete personalizzare qualunque cosa, dai quick setting per forma e dimensione, al menu di accensione, alla gestione dei volumi, alla forma e colore delle icone. Potete cambiare AOD, grafica del lettore di sblocco tramite impronta e potete impostare infinite gesture per rendere lo smartphone subito pronto appena lo prendete in mano.
Comodissima, lo dico ad ogni recensione Asus, la possibilità di bloccare le applicazioni tramite password, lettore impronte o riconoscimento volto. Una funzionalità che inizia a diffondersi anche su altri brand ma che Asus ha implementato in maniera migliore ad oggi.
NOTA: peccato che Asus continui a garantire 2 major update e 3 anni di patch di sicurezza. Uscendo con Android 14 arriverà comunque ad Android 16 almeno, ma è chiaro che per un top di gamma vogliamo maggior supporto dichiarato.
Essendo più grande e pensante, Zenfone 11 si porta dietro anche la batteria del Rog Phone 8 e quindi un’ampia 5500mAh. Autonomia quindi superiore rispetto al modello dello scorso anno e che riesce a garantire una giornata di utilizzo estremamente pesante o due giorni di uso normale. Ci sono alcune opzioni di ottimizzazione e gestione dei consumi carine ma che non sono necessarie visto che i consumi sono assolutamente soddisfacenti.
FOTOCAMERE
Ho detto gemello del Rog Phone 8? E anche qui lo confermo: il sensore principale Sony IMX890 è un’ottima scelta anche se il software di Asus non riesce ad esprimere al massimo le potenzialità di questo hardware. In generale le foto hanno due caratteristiche: colori sempre molto bilanciati e fedeli alla realtà senza troppa saturazione o HDR esagerato. Tanto lavoro software che rendere le immagini eccessivamente nitide con una perdita di qualità, dettaglio e risoluzione generale anche con l’ottica principale.
Di giorno i risultati non sono male e non sono lontani da tanti top di gamma recenti sotto i 1000€ di posizionamento. La sera o in condizioni di luce non buone, i limiti pero sono maggiori e la qualità inferiore rispetto ad altri smartphone dal posizionamento simile.
A questo si aggiunge una differenza importante con la grandangolare che non riesce ad elaborare sempre bene le scene con alte luci e di notte ha un gap molto importante con la 50MP che, invece, si comporta molto bene.
Inoltre la mancanza di un sensore periscopico è importante, ancor di più se pensiamo che questo tipo di elemento sta comparendo anche nella fascia sotto i 400€. Mancano anche impostazioni per scatti in manuale, magari sfruttando tutto il sensore da 50MP e rimane il limite del 4K a 30fps se utilizzate l’HDR automatico in video e manca il 4K a 60fps con le fotocamere secondarie (solo principale).
Video che comunque sono ottimi e che in FHD possono vantare una super stabilizzazione grazie al crop del sensore. 8K presente ma anche qui ci fermiamo a 24fps.
Nelle screen sopra vedete poi altre funzionalità AI che confermano il trend del momento: rinominare funzionalità che esistono da tempo con un apice AI per farle sembrare nuove o nettamente migliori. Funzionano ovviamente, ma di AI c’è probabilmente molto poco.
CONCLUSIONI
Zenfone 11 è bocciato? No, lo smartphone è completo, ha un hardware eccellente e offre caratteristiche che difficilmente si trovano oggi, due su tutte il jack audio da 3,5mm e la registrazione chiamate completa. Il problema è che Zenfone 11 non porta alcuna novità nel settore e nessuna novità neanche all’interno della famiglia di prodotti Asus e al tempo stesso perde la sua identità conquistata con Zenfone 10.
Zenfone 11 è semplicemente un Rog Phone 8 con una cover posteriore diversa, una sola Type-C e senza Air Trigger. Questo rende lo smartphone difficile da collocare: da acquirente, considerando un listino di 999€ per Zenfone 11 12/256GB e 1099€ per la stessa versione del Rog 8, opterei senza dubbio per il secondo.
In promozione ci sono 100€ di taglio prezzo e quindi Zenfone 11 Ultra 12/256GB costa 899€ ma è anche vero che pochi giorni fa anche Rog Phone 8 è stato in promo a meno di 1000€. Se a questo aggiungiamo una politica di aggiornamenti non lunga e un reparto fotocamere solo buono, è chiaro che se si hanno circa 1000€ di budget o si sceglie Rog perchè si vuole Asus, o si opta per una delle tante alternative di pari prezzo disponibili in questo 2024 (Samsung, Xiaomi, Honor per fare giusto tre esempi).
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Written by: redazione
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