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Tecnologia

il portatile perfetto per la produttivit!

today22 Marzo 2024 54

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Lavorando da casa come in ufficio, a Milano ma anche in giro per il mondo per seguire eventi e fiere di settore, sono anni oramai che apprezzo, almeno sulla carta, quei portatili che adottano soluzioni multischermo. Sono potenzialmente perfetti per aumentare la produttività senza l’ingombro di un monitor esterno, tornando a essere dei “semplici” notebook alla bisogna.

Per un motivo o per l’altro, però, finora non avevo mai trovato il prodotto che facesse per me: i precedenti Zenbook Duo di Asus avevano diversi limiti, a partire dal secondo schermo troppo piccolo, mentre soluzioni come i fold, oltre ad avere un prezzo proibitivo, non sono ancora pronte per essere abbracciate dal grande pubblico. La proposta stessa di Lenovo, lo YogaBook 9i, che comunque abbiamo apprezzato, non si è rivelata perfetta.

Asus Zenbook Duo 2024 ha però cambiato (e di molto) la mia prospettiva: i due schermi OLED da 14” sono della dimensione giusta e permettono di lavorare molto bene su entrambi, mentre peso e dimensioni non si discostano troppo da quelli di un normale portatile. Un pacchetto completo, insomma, che negli scorsi giorni ho provato e apprezzato parecchio. Non si tratta di una soluzione per tutti, questo dev’essere chiaro, ma certamente potrà fare al caso di molti!

SOMMARIO

SCHEDA TECNICA

  • Display: 2x 14” Lumina OLED, 16:10, risoluzione 3K (2.880 x 1.800 pixel), refresh massimo 120 Hz, tecnologia NanoEdge per bordi super sottili, delta-E inferiore a 1, 100% DCI-P3, luminosità massima 400 nit
  • Processore: Intel Core Ultra 9 185H a 16 core (6 “P” + 10 “E”) e 22 thread con GPU integrata Arc e NPU Intel AI Boost (nella versione testata)
  • Storage: fino a 2 TB, SSD PCIe 4 gen
  • RAM: fino a 32 GB, LPDDR5X
  • Porte: 1x USB 3.2 Type-A, 2x Thunderbolt 4 Type-C, 1x jack audio combo da 3,5 mm, 1x HDMI
  • Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3
  • Webcam FHD con IR per scansione del volto con Windows Hello
  • Speaker Stereo by Harman Kardon
  • Batteria: 75 Wh, 4 celle
  • Caricatore: 65 W (via porta Type-C)
  • Peso: 1,65 kg con la tastiera cover (inclusa nella confezione), 1,35 kg solo il dispositivo
  • Dimensioni: 31,35 x 21,79 x 1,46~1,99 cm

UN DESIGN MOLTO RIUSCITO

Il design dell’Asus Zenbook Duo 2024 si distingue per la sua configurazione a doppio schermo, come detto, offrendo un’alternativa unica rispetto ai laptop tradizionali. Se paragonato ai laptop pieghevoli, come lo ZenBook Fold e il Lenovo ThinkPad X1 Fold, che trasformano grandi pannelli OLED in dispositivi più compatti, questo Zenbook Duo adotta l’approccio inverso. Due display messi uno sopra l’altro (o uno accanto all’altro, a seconda di come si preferisce visualizzare i contenuti) separati da una cerniera che per quanto possa spezzare l’immagine, non dà mai particolare fastidio.

Anche perché l’idea, quando si utilizza un prodotto del genere, è di usare ciascuno dei due monitor per visualizzare contenuti diversi. Non è insomma fatto per essere utilizzato come un unico grande tablet ma, francamente, penso siano poche le persone a cui mancherà questo eventuale utilizzo.

Il design del Zenbook Duo presenta alcune caratteristiche distintive che lo rendono molto funzionale. Il portatile è dotato di uno stand di supporto integrato nel display inferiore che lo tiene saldamente in posizione, sia in modalità orizzontale che quando lo impiliamo verticalmente.


Questa soluzione è più semplice e pratica rispetto allo stand “a origami” del Lenovo YogaBook 9i, si utilizza con maggiore facilità e a conti fatti offre una miglior tenuta. Inoltre, la tastiera dello Zenbook Duo è di dimensioni standard, offrendo una maggiore comodità durante la digitazione rispetto alla tastiera ridotta del suo diretto concorrente.

La tastiera, già che ci siamo, si collega tramite magneti e pin, garantendo una connessione stabile e la possibilità di caricarla durante l’uso. La corsa dei tasti mi è molto piaciuta ed è in tutto e per tutto paragonabile a quella di un qualsiasi Asus Zenbook. Avrei gradito un minimo di grip in più quando, staccata dal portatile, mettiamo la tastiera sul tavolo, ma è un difetto secondario e non dà mai particolare fastidio.

Il touchpad meccanico dello Zenbook Duo risulta preferibile rispetto alla controparte dello YogaBook 9i, ma in ogni caso vorrete probabilmente utilizzare un bel mouse e non pensarci più. Il portatile offre anche una tastiera virtuale accessibile tramite un tocco a otto dita, insieme a diverse altre utility software sul secondo schermo, come un pannello di scrittura a mano e un tastierino numerico virtuale.


Insomma bastano poche ore di utilizzo per rendersi conto che gli ingegneri Asus hanno fatto un ottimo lavoro, pensando ad un dispositivo che dà sempre l’idea di essere molto robusto a prescindere dalla modalità di utilizzo. E lo stesso vale per il software, che si dimostra flessibile e utile. Ci sono alcuni bug minori, qualche volta togliendo la tastiera le finestre hanno un’incertezza su dove posizionarsi, ma si tratta di difetti minimi che immagino verranno risolti nel tempo.

Detto tutto ciò e considerando la notevole versatilità d’uso, Zenbook Duo 2024 non è troppo distante da un qualunque altro laptop standard. Certo pesa 1.65Kg ed è alto quasi 2 cm da chiuso, ma sono valori che rientrano, per quanto mi riguarda, ancora nell’ambito delle soluzioni comode da trasportare e utilizzare ogni giorno.

DOTAZIONE

La dotazione di porte dell’Asus Zenbook Duo 2024 è buona con due Thunderbolt 4, una Type C sulla tastiera e poi una USB-A e una HDMI, a cui si aggiunge il jack 3.5mm. Un’offerta più che sufficiente anche se manca un lettore di schede, ed è un gran peccato. Per quanto riguarda la connettività, il portatile “si ferma” al Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.2. Diciamo che il Wi-Fi 7 sarebbe stato un plus. Stesso discorso per l’assenza dell’ingresso Ethernet.

La webcam dello Zenbook Duo si ferma a 1080p, offrendo un’immagine di buona qualità per le videoconferenze. Sebbene sia meno valida della webcam da 5MP del Lenovo YogaBook 9i, risulta comunque adeguata e supporta la funzione Studio Effects di Microsoft, sfruttando l’unità di elaborazione neurale (NPU) di Meteor Lake. Inoltre, una fotocamera a infrarossi consente il riconoscimento facciale di Windows Hello, migliorando l’esperienza di sicurezza e autenticazione dell’utente.

I DISPLAY FANNO LA DIFFERENZA

I display dell’Asus Zenbook Duo 2024 offrono un’esperienza visiva davvero molto buona. Il portatile è dotato di due OLED da 14 pollici con un rapporto di 16:10 e risoluzione 2,8K (2880 x 1800) con refresh rate a 120Hz.

I pannelli garantiscono un’ottima resa, con i neri profondi tipici degli schermi che adottano questa tecnologia. Si notano anche colori molto validi e un contrasto che soddisferà gli utenti orientati alla produttività, i creator ma anche chi si vuole vedere un film o una serie TV. Il discorso è insomma quello già fatto per lo Zenbook 14 OLED giusto qualche giorno fa.

Qualità (alta) a parte, è indubbio che avere la possibilità di disporre il proprio lavoro su due schermi che ci si può portare dietro in qualsiasi momento, rende la vita di tutti i giorni un po’ più semplice. Le combinazioni sono infinite: si possono tenere tutte le chat sopra e le tab con il lavoro sotto, vedere una serie mentre si butta l’occhio a una partita, lavorare su due documenti approfittando della visualizzazione in verticale. Mano a mano che si utilizza, Zenbook Duo rivela nuove possibilità d’uso e l’esperienza è sempre gratificante.

Meno entusiasmante l’audio visto che le casse inserite all’interno della scocca fanno un buon lavoro quando si tiene il volume basso ma vedono la qualità deteriorarsi in fretta non appena lo si aumenta un po’.

PENSATO PER LAVORARE

Asus Zenbook Duo 2024 viene venduto in più configurazioni, tutte utilizzano chipset Intel Meteor Lake di 14a generazione. Nel nostro caso avevamo a disposizione la versione con il Core Ultra 9 185H, dotato di 16 core e 22 thread con una frequenza fino a 5,1 GHz, un consumo di 45 watt e 32GB di RAM.

Il Core Ultra 9 si comporta solo marginalmente meglio rispetto al Core Ultra 7 che avevamo provato sullo Zenbook 14 OLED. Il poco spazio a disposizione deve aver suggerito di non spingere troppo sulle performance e il risultato è che forse il Core Ultra 9 è una soluzione persino sovradimensionata.

Ciò, unito alla decisione di demandare l’elaborazione grafica all’Intel Arc integrata, rende questo portatile una soluzione piuttosto distante da quello che normalmente cerca un giocatore, un grafico o chiunque abbia bisogno di parecchia potenza sotto al cofano. D’altra parte chi cerca una notebook per lavorare, navigare, creare documenti o anche giocare, ma senza troppe pretese, troverà nella versatilità di questa soluzione un grande alleato.

Per quanto riguarda l’autonomia della batteria, i valori sono buoni ma non straordinari. Con la tastiera attaccata, quindi sfruttando un singolo schermo, è possibile lavorare sul proprio browser, con i programmi di messaggistica, Office e guardare video per 5 o 6 ore. Utilizzando anche il secondo OLED le cose ovviamente cambiano e ci si può aspettare grossomodo un’ora in meno di autonomia. Sono comunque valori buoni e la ricarica a 65W offre una strada sufficientemente rapida da permettere un pit stop piuttosto contenuto prima di poter completare la giornata lavorativa lontano dalla presa della corrente.

CONCLUSIONI

Secondo me Asus ha fatto un ottimo lavoro con lo Zenbook Duo: è chiaro che si rivolge a un pubblico specifico, che cerca questo tipo di soluzione, ma tutto quello che si prefigge di fare, lo fa bene. Si è optato per due display OLED di ottima qualità e certe soluzioni ingegneristiche, come la tastiera o lo stand posteriore, sono state pensate in maniera intelligente. Anche a livello di software, rispetto al passato le cose filano in maniera decisamente più liscia e, al netto di qualche limitatissimo problema, si usa come qualsiasi altro laptop.

Diversi rivenditori hanno versioni differenti, alcune non sono disponibili e arriveranno entro i prossimi due mesi, ma grossomodo la versione con Core Ultra 5 parte da 1699, quella con Core Ultra 7 da 1999 euro e quella con Core Ultra 9, che abbiamo testato, da 2199 euro al netto di promozioni e modifiche dei singoli canali di vendita. Probabilmente quella di mezzo è anche la scelta migliore. Adesso non ci resta che vedere come risponderà il mercato a un prodotto finalmente maturo e, in base a quello, anche le mosse della concorrenza.

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Written by: redazione

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