Affronta il mistero di Nightingale, il nuovo survival sandbox di Inflexion Games, in un’ambientazione vittoriana ricca di magia e creature misteriose!
In un momento storico dove i Survival/Sandbox stanno letteralmente spopolando, andando a coprire qualsiasi ambiente narrativo, Inflexion Games, capitanato dall’ex capo di Bioware, decide di dire la sua con questo importante e ambizioso progetto: Nightingale
Preparatevi ad essere catapultati in una versione alternativa del 1800 vittoriano popolato da uomini e creature magiche che coabitano più o meno pacificamente. L’umanità ha imparato ad usare la magia grazie ad un’alleanza con le “Fate” creando così dei portali verso nuovi mondi, facendo progredire sia le conoscenze magiche che quelle tecnologiche. Durante una spedizione verso la città di Nightingale, attraversando uno di questi portali magici, questo collasserà lasciandoci bloccati in un nuovo mondo con nient’altro che il nostro zaino.
In questa nuova terra potremo fare affidamento unicamente nelle nostre capacità di sopravvivenza, cacciando per procurarci del cibo e raccogliendo risorse per costruirci un campo sicuro. Qui faremo la conoscenza della fata Puck, che ci farà da guida nei nostri primi passi attraverso il tutorial, e inizieremo a comprendere meglio la storia e le cause della catastrofe che ci ha colpiti, scavando a fondo nella Lore grazie a linee all’interazione con altri viaggiatori e a ricordi lasciati da chi è passato prima di noi.
Nightingale – Difficile Restare al Passo
Nightingale si pone come obiettivo l’arduo compito di fornire una nuova esperienza di gioco attraverso la narrazione e la caratterizzazione dei personaggi che incontreremo lungo il nostro cammino, nonostante sia ancora in Early Access bisogna ammettere che nonostante ci siano personaggi effettivamente caratterizzati da trame profonde, con riferimenti a persone storiche realmente esistite ed altri a personaggi di fantasia che tutti ormai conosciamo,la maggior parte risultano invece essere “vuoti” e ci affideranno dei compiti così standardizzati da far svanire completamente tutta l’immersione nell’universo di gioco.
Essendo un Survival/Sandbox avremo a disposizione tutto ciò che il genere richiede e potremmo raccogliere ogni tipo di risorsa per sviluppare a nostro piacimento equipaggiamento e costruzioni, cosa però resa molto astrusa e macchinosa dalla quantità di pannelli, sotto menu disponibili, miglioramenti e chi più ne ha più ne metta.. bisogna destreggiarsi per un pò prima di prendere dimestichezza con le meccaniche di gioco che non sono propriamente intuitive.
Punto di merito per questo titolo viene ottenuto dalla meccanica di creazione dei mondi, potremmo plasmare il prossimo mondo che andremo a visitare attraverso l’utilizzo di “carte magiche” in modo da condizionarne le creature che lo abiteranno, le condizioni atmosferiche ed il suo bioma. Nonostante potremmo condizionare questi aspetti questi mondi con queste carte, da poter trovare o creare, ci sarà sempre una parte procedurale pronta a sorprenderci e metterci alla prova, lasciando sempre un punto di scoperta e novità.
Qualcosa non Convince…
Arriviamo al vero tallone d’Achille di questo titolo, nonostante l’ambientazione sia molto profonda e intrigante con scenari curati e mozzafiato, il comparto tecnico/grafico fa acqua da tutte le parti. Nonostante sia stato sviluppato con motore Unreal Engine 5 possono capitare glitch visivi che ti faranno accapponare la pelle (utilizzando impostazioni Ultra e non) creando brusche interruzioni all’immersione di gioco. Le animazioni sono molto, troppo, standardizzate, rigide e prive di “anima” il che fa perdere tutto il fascino che la parte grafica, non sempre, riesce a creare. Ma il peggio arriva con la componente IA, forse la parte più problematica, che fa veramente perdere tutto il fascino a questo titolo, facendo incastrare molto facilmente animali e nemici e facendoli colpire l’aria permettendoci di abbatterli con notevole facilità, anche in momenti di gioco più avanzati.
Nulla da dire alla componente audio la quale fa piacevolmente compagnia al nostro viaggio ma neanche si distingue rispetto ad altri titoli del genere.
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