Cos’hanno in comune Poco X6 Pro, Realme 12 Pro+ 5G e Nothing Phone (2a)? Sono tra i migliori smartphone che ad oggi si possono acquistare spendendo meno di 500€. Mai come in questo 2024 si può spendere relativamente poco e non sentire minimamente la mancanza di un top di gamma. L’X6 Pro è lo smartphone perfetto per chi ama le prestazioni avendo un SOC a tutti gli effetti da TOP. Il Realme 12 Pro+ ha un teleobiettivo periscopico da TOP e nel recente sondaggio al buio, dove avete votato voi, lo avete addirittura preferito a iPhone 15 Pro Max e fatto arrivare a pari punti di Galaxy S24 Ultra.
Nothing Phone (2a) non ha una caratteristica di punta come il gaming o la fotocamera, però ad un prezzo di 350€ risulta essere super equilibrato ed ha un software curatissimo e che si aggiorna con regolarità. Personalmente lo vedo come “il pixel della fascia media”, in attesa di un Pixel 8A chiamato a sostituire un 7A sottotono.
In questo articolo andremo a raccontare brevemente le caratteristiche di questi tre smartphone, così da delineare meglio quale sia l’acquisto più sensato in base alle vostre esigenze. Abbiamo deciso di includere a margine anche Samsung Galaxy A55, del quale verrà pubblicata la recensione a giorni, e Redmi Note 13 Pro+ che si è appena aggiornato ad Android 14. Entrambi sono usciti ad un prezzo esagerato di 500€ ma vale la pena fare qualche considerazione finale anche su di loro, a maggior ragione ora che stanno calando di prezzo.
POCO X6 PRO: PRESTAZIONI DA TOP DI GAMMA
Se sei alla ricerca di uno smartphone che faccia girare tutte le tue app come un top di gamma la scelta migliore da fare è POCO X6 Pro. Grazie al SOC basato sul Mediatek Dimensity 8300 Ultra non esiste videogioco sul Play Store che non giri al massimo del dettaglio perdendo i 60fps. Non solo perché è l’unico smartphone che analizzeremo oggi ad avere delle memorie UFS 4.0, proprio come un top di gamma. Era difficile fare meglio del POCO F5 dell’anno scorso ma grazie a questa soluzione Mediatek ci si è riusciti. Il SOC è prodotto da TSMC sul nodo a 4nm e questo unito ad un sistema di dissipazione enorme fa sì che le temperature sono sempre sotto controllo.
Escluse le prestazioni abbiamo uno smartphone comunque curato in molti dettagli. Il design, nella colorazione gialla in finta pelle, è finalmente originale e curato. Il blocco delle fotocamere ora è simmetrico e ben integrato rendendo lo smartphone perfettamente usabile anche quando è poggiato su una scrivania. Il display è eccellente: 1800 Nits di picco e 1100 Nits nel quotidiano sono numeri quasi da top. Certo la qualità del pannello rispetto ai top in alcuni contesti non è paragonabile ma occhio perché qui abbiamo HDR10+, HEVC e soprattutto il Dolby Vision supportato anche nelle applicazioni terze. Il display piatto è la ciliegina sulla torta per chi vede molti contenuti multimediali con lo smartphone.
Bene anche tutto il contorno tra una batteria da 5000mAh con carica a 67W, bluetooth 5.4 e WiFi 6 ed una fotocamera principale stabilizzata otticamente. Peccato per le fotocamere secondarie: 8mp per la ultrawide e 2mp per la macro. Anche i selfie non sono il massimo. Il sensore della fotocamera principale è un OV64B, lo stesso utilizzato dal Realme 12 Pro+ sulla sua fotocamera secondaria.
REALME 12 PRO+: FOTO DA QUASI TOP DI GAMMA.
Se qualche settimana fa mi aveste detto che sarebbe uscito un medio gamma con una fotocamera secondaria, come un teleobiettivo, alla pari di un top di gamma probabilmente vi avrei preso per folli. Realme 12 Pro+ era quel medio gamma che in pochi ci saremmo aspettati, essendo le fotocamere un aspetto spesso trascurato per forzare gli utenti a comprare i top di gamma. Realme con questo nuovo 12 Pro Plus 5G ha seguito un percorso differente: puntare tutto sulle foto e trascurare qualche aspetto come le prestazioni. Il prezzo, in offerta questi giorni su Amazon, di 399€ è decisamente competitivo, mentre a 499€ rende l’acquisto un po’ più ragionato.
Grazie all’OV64B da 64 megapixel, apertura focale f/2.6 e stabilizzazione ottica, la fotocamera secondaria del Realme risulta essere la stessa identica di un top di gamma come OnePlus 12. Giudicando meramente la qualità delle foto possiamo dire che questo smartphone se la gioca ad armi pari con telefoni che costano 500-1000€ di più. Dove è allora “la fregatura”, vi starete chiedendo? Beh in realtà non ce n’è una, piuttosto possiamo parlare di limiti. Già perché il SOC di questo Realme è basato sullo Snapdragon 7s Gen 2. Questo processore a conti fatti è uno Snap 6 Gen 2, un SOC di fascia medio-bassa.
Ciò non significa solo avere meno potenza bruta con quindi qualche rinuncia sulle prestazioni e nel gaming, ma anche un ISP meno potente e quindi un supporto fotografico minore. I video, le modalità cinema, il bokeh digitale, la gestione dell’HDR e via dicendo sono tutti aspetti che vengono meno rispetto ai top di gamma veri e propri. Se comunque vogliamo spendere la metà di un top di gamma e avere una esperienza fotografica simile questo Realme resta il miglior acquisto che si possa fare.
Bene anche il resto tra 5000mAh di batteria, una buona connettività, un display amoled non troppo luminoso ma di qualità accettabile ed una interfaccia grafica curata e che si aggiorna con regolarità ogni due mesi. Peccato che non ci sia un supporto longevo: soltanto due i major a disposizione per questo Realme e tre anni di patch di sicurezza. Se siete dei videogiocatori occhio perché lo Snapdragon 7s Gen 2 non è la scelta che fa al caso vostro.
NOTHING PHONE (2a): EQUILIBRATO E AGGIORNATO
Se i due smartphone analizzati fin ora avevano due caratteristiche di spunto ovvero le fotocamere ed il gaming, non si può dire lo stesso del Nothing Phone (2a). Phone (2a) non ha un qualcosa che lo faccia svettare di netto ma punta piuttosto ad un equilibrio generale ed una completezza a 360° che spesso risulta essere la chiave vincente nella fascia media. Non solo perché rispetto agli altri due presi in analisi qui abbiamo anche un supporto software degno di nota: tre major update e quattro anni di patch di sicurezza.
Avendo avuto modo di testare i precedenti smartphone Nothing sul lungo tempo, tra l’altro, ho potuto osservare di come vengano costantemente supportati ed aggiornati nel tempo. Gli aggiornamenti arrivano circa ogni due mesi e non vengono aggiornate soltanto le patch di sicurezza, come spesso avviene con chi propone aggiornamenti mensili, ma sono presenti changelog da 15/20 righe tra migliorie alla connettività, prestazionali e fotografiche.
Spostando poi la nostra attenzione sugli altri aspetti ci troviamo tra le mani un prodotto esteticamente curato ed originale, una rarità su questa fascia di prezzo, con delle aggiunte simpatiche come i Glyph. Seppur il peso sia simile agli altri smartphone e le dimensioni siano generose, Nothing Phone (2a) risulta essere un device piacevole da impugnare ed utilizzare. Il vetro e le cornici effettivamente piatte e simmetriche, come su un iPhone, sono la ciliegina sulla torta. Tutti questi smartphone hanno un audio stereo con la capsula auricolare che funge da doppio speaker. Se dovessi fare una mini classifica audio mettere il POCO al primo posto, poi Realme e Nothing.
Il Phone (2a) si basa sul SOC Dimensity 7200 Pro ottimizzato a stretto contatto con Mediatek. Questo significa che rispetto ad un Dimensity 7200 Ultra, che osserviamo ad esempio su un Redmi Note 13 Pro Plus, dovremmo avere una ottimizzazione migliore per rendere il telefono più reattivo anche sul lungo tempo dove invece gli smartphone di fascia media tendono ad avere qualche micro lag. Questa soluzione di Mediatek si posiziona perfettamente a metà tra l’8300 Ultra di POCO e lo Snapdragon 7s Gen 2 di Realme, risultando il perfetto equilibrio tra utilizzo social ed un gaming non troppo spinto. Il sistema di dissipazione anche in questo caso, come il POCO, è eccellente.
Lato fotografico ci troviamo di fronte al migliore smartphone di fascia media per quanto riguarda i selfie, grazie ad un post processing di livello. I sensori posteriori sono due, entrambi da 50MP, evitando quelle brutte cadute di stile come le 2MP macro tanto sceniche quanto poco utili. La fotocamera secondaria da 50MP non è un teleobiettivo, come sul Realme, ma una fotocamera ultrawide. La principale, sempre da 50MP, non è male ma non arriva al livello del Realme. Ottimi i microfoni, decisamente i migliori dei tre smartphone presi in analisi.
Bello, anzi bellissimo il display AMOLED. Non è luminoso come il POCO, seppur sia più luminoso del Realme, ma grazie alle sue cornici simmetriche e ben ottimizzate è forse quello più appagante da visualizzare.
GALAXY A55: RIMANDATO AL PRIMO SCONTO
A giorni vi parleremo anche di lui, Samsung Galaxy A55, ma nel frattempo è giusto citarlo in questo articolo e mostrarvelo brevemente anche nel video collegato. Ci troviamo di fronte ad uno smartphone che è migliorato rispetto alla precedente generazione ma che ci mette di fronte ad un listino decisamente poco concorrenziale. 500€ per un medio gamma Samsung che non eccelle in nulla è decisamente troppo. Le fotocamere non sono all’altezza del Realme, il display non ha lontanamente le cornici di un POCO o la simmetria di un Nothing, lato prestazioni si colloca poco sopra il Realme e la connettività anche non è da urlo. Come il Nothing punta a fare un po’ di tutto e a farlo bene. Gli aggiornamenti sono sicuramente una garanzia ma per consigliarlo ad occhi chiusi serve un netto calo di prezzo: Dai 350€ in giù ne possiamo parlare.
REDMI NOTE 13 PRO+: ANDROID 14 E CALO DI PREZZO
Redmi Note 13 Pro+ è l’esempio lampante di quanto detto poco sopra per il Samsung. Anche questo Xiaomi era uscito, circa un mese e mezzo fa, a 500€. Prezzo a tratti folle che rendeva questo smartphone, abbastanza competo, poco interessante. Ad oggi con un prezzo di circa 300€ in saldo e Android 14 che finalmente è arrivato parliamo di un prodotto decisamente più consigliabile. Display curvo AMOLED da 1800 Nits di picco, come il POCO, Dimensity 7200 Ultra, 5000mAh di batteria, certificazione IP68 e fotocamera principale da 200MP.
La scheda tecnica a conti fatti è abbastanza completa ma non trovo un reale motivo per preferire questo ad un POCO X6 Pro. La differenza nelle foto è sì presente ma non rivoluzionaria, mentre la differenza lato prestazioni è lampante. Avendo poi fotocamere secondarie da 8MP e 2MP, non riesce a competere con smartphone come Realme 12 Pro+ per quanto riguarda le foto. Ok è arrivato Android 14 ma questo significa che già ci siamo “persi” un Major update di quelli garantiti. Insomma è sicuramente uno smartphone consigliabile ma resta un acquisto situazionale rispetto agli altri.
GLI SMARTPHONE DEL 2023 HANNO ANCORA SENSO?
Con questo titolo mi rivolgo specificatamente a due smartphone: OnePlus Nord 3 e Motorola Edge 40. Soprattutto l’Edge 40 è stato il mio medio gamma preferito del 2023, grazie ad una super completezza di scheda tecnica e delle dimensioni umane. Edge 40 è l’unico medio gamma del 2023 con ricarica wireless (escluso Pixel 7A) ed è assurdo pensando che è anche quello più compatto e leggero. OnePlus Nord 3 dalla sua è stato sicuramente uno dei più apprezzati per quanto riguarda le prestazioni, essendo molto vicino al POCO X6 Pro. Stando ai rumors sembra che entrambe le nuove generazioni usciranno con Snapdragon 7+ Gen 3, sarebbe davvero un colpaccio. Occhio però ai prezzi perché diventeranno competitivi solo per l’estate. Ad oggi consiglierei un Edge 40 o Nord 3 solo se presi in super sconto a meno di 300€.
VIDEO
(aggiornamento del 26 marzo 2024, ore 03:30)
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