La cantante Rose Villain – in vacanza alle Maldive per rigenerarsi dopo le fatiche di Sanremo e gli impegni promozionali del suo nuovo album Radio Sakura – si è trovata al centro di una situazione estremamente spiacevole e offensiva: la diffusione di immagini false che la ritraggono nuda su Internet. Con grande coraggio, ha deciso di denunciare immediatamente il fatto tramite una storia su Instagram, sottolineando con fermezza che si tratta di foto contraffatte generate artificialmente.
In un mondo dove il fenomeno del Deep Fake può essere utilizzato sia per scopi ludici che per fini malintenzionati, le immagini falsificate di Rose Villain hanno rappresentato un’evidente violazione della sua privacy e della sua dignità. Questo tipo di manipolazione, resa ancor più credibile grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, può avere conseguenze molto serie e può causare danni irreparabili alla reputazione e alla salute mentale degli artisti e delle persone comuni.
Proprio per questo motivo e per evitare che episodi simili accadano nuovamente, con uno sfogo postato nelle sue storie su Instagram Rose Villain non solo ha denunciato l’accaduto, ma ha anche voluto sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze devastanti di tali atti, soprattutto per coloro i quali potrebbero essere vittime di revenge porn o altre forme di violenza online. Ha infatti sottolineato l’importanza di proteggere e difendere se stessi e gli altri da queste forme di abuso digitale, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti.
Queste sono state le sue parole: “Stanno girando foto di me nuda che ovviamente sono dei fake. Ma comunque la cosa mi mette a disagio e mi fa sentire violata. Ho già sporto denuncia ma vorrei ricordare che è illegale ed è punibile chi crea, chi diffonde e chi condivide materiale di questo tipo”. Inoltre ha proseguito evidenziando come sia “una violenza a tutti gli effetti”. “Il problema è che queste cose succedono anche a persone fragili che magari non sanno proteggersi, tutelarsi e difendersi come possono e devono fare”.
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