L’anteprima della demo dell’inusuale twin-stick shooter di SoulGame Studio, pregevole tanto nel concept quanto nella realizzazione, un brioso mix di due generi agli antipodi
Si affronta come un’avventura con visuale dall’alto, si gioca come un twin-stick shooter. È la ricetta di Minishoot’ Adventures, realizzato da SoulGame Studio (un team composto da soli due membri) e uscito in questi giorni su PC tramite Steam. Il titolo al momento vanta una media delle recensioni molto positiva sulla piattaforma Valve, e dopo aver provato la demo (che tra l’altro consente di importare il salvataggio nella versione completa, qualora siate interessati) non potremmo essere più d’accordo, ma andiamo con ordine.
All’effettivo potete considerarlo un po’ come il connubio tra The Legend of Zelda: Link’sAwakeninge The Binding of Isaac, solo che personaggi principali e secondari, nemici comuni e boss sono stati rimpiazzati da navicelle spaziali. La demo ci accompagnerà lungo le prime battute di gioco, dal risveglio del protagonista alla conclusione del primo dei quattro dungeon.
Il mondo di gioco presenta una struttura a stanze interconnesse piena di passaggi secondari e segreti da scoprire, come frammenti di cuore, che, come potete immaginare, aumentano la salute massima dopo averne raccolti quattro, e cristalli da frantumare in cambio di punti esperienza, utilizzati per salire di livello e incrementare le proprie statistiche, come potenza di fuoco, velocità di movimento, gittata e velocità dei proiettili e così via (con tanto di respec al volo e in qualunque momento).
Ci si muove con uno stick, mentre con l’altro si apre il fuoco nella direzione indicata (o si va di WASD più cursore se optate per mouse e tastiera). I controlli reagiscono alla grande agli input, ed è tutto già configurato per adattarsi allo schema utilizzato, dalla già menzionata accoppiata mouse e tastiera ai pad di tutte le piattaforme in commercio, e ci sono pure tre livelli di difficoltà per offrire a tutti un’onesta opportunità di gioco.
Per proseguire ci si muove silenziosamente (i propulsori senza il turbo, che si sblocca dopo, sono abbastanza tranquilli) lungo i livelli, a caccia di grotte da esplorare, pulsanti e checkpoint in cui si verrà fermati da diverse ondate di navi nemiche. Ne esistono di svariate forme, ognuna con un pattern ben preciso, e non mancano prove simil-platform in cui superare baratri con la schivata mentre si viene travolti dal fuoco incessante delle torrette.
Dopo aver solcato la prima area di gioco e raccattato più o meno tutto quello che si poteva raccogliere (oltre ad aver fracassato qualunque minaccia si fosse parata innanzi a noi), non resta che partire alla volta delle imponenti porte del dungeon, che, sempre sulla scia di uno Zelda a caso, presenta una serie di sfide legate al recupero di chiavi e del power-up esclusivo dell’area, poi utilizzato per risolvere ulteriori enigmi e prove di abilità, e fronteggiare il boss, ma non prima di aver trovato l’immancabile chiave della sua stanza.
Inutile dire che avremmo voluto proseguire e siamo molto curiosi di provare il titolo nella sua interezza. Minishoot’ Adventures incentiva ad esplorare l’interessante mondo di gioco senza tenere troppo per mano il giocatore, è un ottimo sparatutto con una curva di apprendimento dolce ma senza battute di arresto, si controlla a meraviglia, la presenta grafica è deliziosa, dettagliata e leggibile al punto giusto, colonna sonora ed effettistica svolgono egregiamente il loro lavoro e costa un’inezia rispetto alla qualità dell’esperienza proposta. Vi consigliamo caldamente di provare la demo. Noi intanto facciamo un pensierino alla versione completa.
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