Prosperity, People, Planet e Governance. Sono gli assi portanti del Piano di Sostenibilità, parte integrante del Piano Industriale 2024-2028 del Gruppo, presentato recentemente da Leonardo. Raffaella Luglini, Chief Sustainability Officer del colosso italiano, tra le principali realtà mondiali nelle tecnologie strategiche per la sicurezza globale, entra nel dettaglio della strategia di sostenibilità di Leonardo in un’intervista a Sostenibileoggi.it, tra l’applicazione dei criteri ESG nelle gare d’appalto, la convergenza tra digitalizzazione e sostenibilità e le politiche di gender balance.
Che cosa rappresenta la Sostenibilità oggi per un colosso come Leonardo?
È parte integrante della nostra strategia, è una leva abilitante per creare valore per i clienti, i fornitori, per chi lavora in Leonardo, per tutti gli stakeholder del Gruppo, per le comunità e i territori di riferimento che gravitano attorno ai nostri siti industriali. Nasciamo come un’azienda manifatturiera, caratterizzata da una forte vocazione all’innovazione tecnologica, contiamo oltre 53 mila persone che lavorano per l’Azienda a livello globale ma, se aggiungiamo tutti i soggetti indirettamente coinvolti, dalle famiglie alle scuole, alle università, il numero di persone si moltiplica. La sostenibilità è rivolta a tutti loro.
Per quel che riguarda la sostenibilità ambientale non ci limitiamo a rispettare le regolamentazioni sulla gestione e la mitigazione degli impatti. Quello di Leonardo è un approccio proattivo, perseguito, ad esempio, attraverso l’utilizzo delle nostre tecnologie spaziali per la geo-osservazione, per il monitoraggio del clima e la protezione del pianeta, e, non da ultimo, per la sicurezza delle persone. In questa direzione va la validazione dei target SBti (Science Based TargeT initiative) ottenuta proprio in questi giorni, in ambito di decarbonizzazione e climate action che impatta sull’intera catena del valore.
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