Secondo Matthew Karch, il CEO di Saber Interactive, i videogiochi venduti a 70 dollari (80 euro nei nostri lidi) spariranno dal mercato in futuro, o meglio “faranno la fine del dodo” (un uccello estinto, ndr), per fare spazio a produzioni in cui gli sviluppatori cercheranno di tenere bassi i costi di sviluppo, abbassando di conseguenza anche il prezzo finale per l’utente.
In un’intervista con IGN, Karch ha spiegato che Saber Interactive, che di recente si è separata da Embracer Group, si trova in una rara posizione sul mercato, a metà tra lo sviluppo indipendente a basso budget e quello che ha definito come “mercato di mezzo”, ovvero produzioni con costi ben lontani dai tripla A e venduti a un prezzo inferiore. Il boss della compagnia, ha citato Helldivers 2 come perfetto esempio di un titolo da “mercato di mezzo” (viene venduto a 39,99 euro, ndr) che sta andando “bene, molto bene”.
“Penso che mano a mano che i giochi diventeranno più costosi da realizzare, i titoli venduti a 70 dollari faranno la fine del dodo”, ha detto Karch. “Semplicemente non penso che sia sostenibile… vi ricordate l’hype per Cyberpunk, che credo abbia performanto discretamente bene, ma quando le aspettative sono così alte e così tanti soldi vengono investiti in un singolo gioco, è estremamente rischioso per un’azienda. Cosa succede se fallisce?”.
“Penso che il mercato si sposterà in direzione di un processo di sviluppo che non sarà necessariamente di qualità inferiore, ma che si concentrerà sulla ricerca di modi per ridurre i costi.”
In futuro potrebbe verificarsi una carenza di contenuti, grazie ai numerosi licenziamenti del settore
Karch ha aggiunto che l’impiego dell’IA potrebbe aiutare ad abbassare i costi di sviluppo e allo stesso tempo migliorare la qualità dei giochi tripla A, ma che suo avviso ciò non basterà. Infatti, crede che il modello di sviluppo AAA subirà dei cambiamenti significativi e che il trend delle produzioni con budget stellari e numerosi anni di sviluppo non sia sostenibile.
Ha anche affermato che, a causa dei numerosi licenziamenti che stanno avvenendo all’interno del settore, nel prossimo futuro potremmo assistere a una carenza di contenuti sul mercato e se ciò dovesse effettivamente verificarsi, Saber Interactive avrebbe un’opportunità per conquistare quote di mercato, anche grazie al sopracitato “mercato di mezzo”.
“Penso che nei prossimi anni ci sarà una vera e propria carenza di contenuti di gioco”, afferma. “Avete visto quanti licenziamenti ci sono stati, avete visto quanti giochi sono stati eliminati. Ma abbiamo un sacco di buoni progetti in corso di cui sono orgoglioso e per i quali mi sento davvero molto fiducioso”.
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