“Il Comune di Roma sta cercando di comunicare e di raccontare questo processo di trasformazione della città, tramite anche attraverso prodotti multimediali: raccontiamo i cantieri, le difficoltà tecniche ma anche l’ingegno che porta a soluzioni innovative per fare, ad esempio, la stazione della metropolitana più bella del mondo a Piazza Venezia, o affrontare sfide complesse con soluzioni che poi migliorino la vita dei cittadini e la qualità della nostra città. Questo racconto della trasformazione sta riscontrando molta attenzione e quindi ci aiuta a capire come sia importante raccontare la dimensione produttiva, come fanno appunto le opere audiovisive, che in questo festival sono premiate e valorizzate”. Lo ha detto Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, partecipando ad un incontro con gli studenti dell’Anica Academy nell’ambito della seconda edizione del Premio Film Impresa presso la Casa del Cinema di Roma.
“Rispetto ad un progetto puramente verbale – ha continuato – raccontare anche col supporto audiovisivo la concreta realizzazione e la complessità dell’opera rende più comprensibili i problemi, i rischi, le opportunità, la qualità del lavoro e il perché di un disagio. Questo è un elemento di grande trasparenza, i cittadini giustamente vogliono capire cosa stiamo facendo, che tipo di lavoro è, quanto tempo ci vuole e, se capiscono, sono anche disponibili a sopportare un sacrificio per avere una città migliore. Quindi sicuramente un racconto multimediale aiuta a rendere più trasparente, e quindi più condiviso, questo processo di trasformazione di Roma”.
“Chiaramente chiudere parzialmente Piazza Venezia, avere un cantiere così impattante per molti anni è un grande sacrificio. Dall’altro lato, comprendere e vedere materialmente cosa significa fare la stazione più complessa e affascinante del mondo, scavare fino a 80 metri, mettere in sicurezza reperti archeologici e poi integrarli dentro la stazione, sono cose di grande fascino che stanno riscontrando un grandissimo interesse. I cittadini sono co-proprietari di queste azioni, le opere pubbliche sono di tutti. La comunicazione multimediale e audiovisiva aiuta a trasmettere questo senso di sentirsi parte dell’impresa collettiva”, ha concluso.
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