Per poter accelerare concretamente nella riduzione delle emissioni globali servirebbe l’impegno di tutti, dai singoli cittadini alle istituzioni e, soprattutto, quello delle grandi aziende. Purtroppo invece si assiste ad un preoccupante stallo nell’impegno di riduzione delle emissioni globali specie da parte delle grande imprese, che sono proprio quelle che inquinano di più.
Si pensi che circa l’80% delle emissioni globali di CO2, quindi la stragrande maggioranza, è riconducibile a sole 57 società nel mondo. Si tratta di grandi realtà produttive per lo più collegate a combustibili fossili, petrolio, gas e carbone, oltre che alla produzione di cemento. Diverse di queste grandi aziende, tra l’altro, hanno incrementato la quantità di emissioni anche dopo il 2015, anno in cui è entrato in vigore l’Accordo di Parigi sul clima per la riduzione dei gas serra. Sono queste alcune delle indicazioni emerse dall’aggiornamento del 2024 del progetto Carbon Majors, il più completo database delle emissioni inquinanti globali che monitora i 122 maggiori produttori industriali.
I colossi del petrolio
Che il settore industriale petrolifero sia tra i primi per emissioni globali di inquinanti non lo si scopre oggi. Non per niente, tra le aziende che contribuiscono maggiormente all’inquinamento atmosferico globale vi sono tre colossi del petrolio: Chevron, ExxonMobil e BP. Complessivamente le società del settore privato contribuiscono pr il 31% delle emissioni totali tracciate da Carbon Majors. Fanno peggio le società statali o partecipate dai governi che inquinano per il 33%, tra queste Saudi Aramco, Gazprom e National Iran Oil Company. La produzione diretta dei singoli stati influisce per il 36% delle emissioni complessive, con Cina e Russia tra i maggiori contributori specie per la produzione di carbone. Emissioni globali in aumento Il database Carbon Majors rivela che la maggior parte delle aziende private e di quelle statali ha ampliato la produzione negli ultimi 7 anni, ovvero dopo l’Accordo di Parigi.
Per molte di queste è stato registrato un aumento di emissioni. Gli aumenti maggiori si registrano in Asia, dove 13 grandi aziende su 15 pari all’87% hanno inquinato di più nel periodo 2016-2022, rispetto a quanto registrato nel periodo precedente, dal 2009 al 2015. In peggioramento anche le performance di emissioni in Medio Oriente, con 7 grandi aziende su 10, quindi il 70%, monitorate dal database che hanno aumentato l’impatto ambientale. In Europa il 57% delle grandi aziende (13 su 23) ha incrementato la produzione di emissioni. Il dato più basso, ma sempre negativo, riguarda il Nord America, dove 16 aziende su 37 (il 43%) sono collegate all’aumento delle emissioni. Dall’analisi dei dati risulta chiaro che l’impegno a ridurre la produzione di combustibili fossili e le relative emissioni più volte dichiarato sia da imprese private che statali, sia stato in larga parte disatteso.
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