Il 22 aprile cade l’Earth Day, giornata mondiale per la salvaguardia del pianeta, e l’Orchestra Sinfonica di Milano la celebra in musica. Per la rassegna Musica & Scienza, sabato 20 aprile alle ore 18 va in scena infatti Il cambiamento climatico, evento che vede come protagonista il climatologo Luca Mercalli impegnato in un appassionante dialogo interdisciplinare con l’orchestra diretta da Ruben Jais. Al centro di questo appuntamento troviamo The [uncertain] Four Seasons, uno dei progetti musicali più interessanti legati alla questione climatica, una ricomposizione algoritmica de Le Quattro Stagioni di Vivaldi, sviluppata da compositori, musicisti, climatologi e informatici utilizzando previsioni climatiche geospaziali per il 2050.
All’inizio della Giornata della gioventù e dell’emancipazione pubblica alla COP26, il 5 novembre 2021, The [uncertain] Four Seasons ha pubblicato le esibizioni di 14 orchestre provenienti da sei continenti, metà delle quali erano orchestre giovanili, dato emblematico, quest’ultimo, che attesta il fatto che i giovani siano in prima linea nel movimento per il clima. The [Uncertain] Four Seasons è un’iniziativa di AKQA, importante agenzia di design e comunicazione digitale, e Jung von Matt, del compositore Hugh Crosthwaite, della Sydney Symphony Orchestra e del Monash Climate Change Communications Research Hub.
Attraverso un sofisticato algoritmo sono state mappate le variazioni geospaziali dalla modellazione dell’Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) al punteggio originale, consentendo di generare versioni diverse per luoghi specifici. Da Amsterdam a Seul, da Caracas a Brema, il progetto ha «generato» musiche diverse a seconda delle caratteristiche del luogo in cui venivano eseguite, in un caleidoscopio sonoro che assume di volta in volta connotati differenti. La musica che ne risulta è una distorsione del paesaggio a cui Vivaldi si ispirò. In alcune varianti, gli uccelli restano in silenzio. In altre, le tempeste sono più intense o i fiumi smettono di scorrere. In tutte le varianti, i cambiamenti sono netti e inconfutabili. Un messaggio musicale che ci ricorda che se non agiamo ora, il panorama del 2050 cambierà radicalmente rispetto a quello che conosciamo e su cui facciamo affidamento.
Si tratta del secondo appuntamento che la Sinfonica di Milano dedica all’Earth Day, dopo quello dello scorso 6 aprile con Grande Terra. Viaggio musicale nella biodiversità, prima assoluta realizzata della Banda Osiris al fianco di Telmo Pievani, evoluzionista e narratore scientifico che ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova. Appuntamento che ha registrato un unanime apprezzamento da parte del pubblico dei più grandi e dei più piccoli.
«Con le iniziative sinfoniche di aprile, dedicate al mese della Giornata della Terra», spiega Ambra Redaelli, presidente dell’Orchestra Sinfonica di Milano, «vogliamo sottolineare la sensibilità della Fondazione verso le tematiche legate all’ambiente, riflesso dell’impegno dell’Orchestra Sinfonica di Milano in questo senso, che si traduce anche e soprattutto in una serie di comportamenti che è importante assumere nel quotidiano. Esempio su tutti: l’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto dell’Auditorium di Milano, ben 114 pannelli fotovoltaici che ci consentono di auto-produrre i due-terzi del fabbisogno energetico del nostro teatro. Ma c’è anche il tema della sensibilizzazione verso l’abbandono dell’uso della plastica, con l’installazione di erogatori per l’acqua in tutti i nostri spazi. A tutto ciò si aggiunge una programmazione che punta a condividere con il pubblico riflessioni legate a biodiversità e cambiamento climatico, attraverso la musica».
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