A Love Supreme è indiscutibilmente il capolavoro di John Coltrane, il disco con cui il sassofonista di Hamlet portò il jazz a qualcosa di più alto, puro, trascendente. Un amore supremo, una forma assoluta del sentimento più sentimento di tutti. Vuole andare in quella direzione Time in Jazz, il festival creato e diretto da Paolo Fresu la cui 37esima edizione si svolgerà dall’8 al 16 agosto tra il paese natale del trombettista, Berchidda, e altri centri del nord Sardegna. Quindici quelli coinvolti quest’anno: Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, Puntaldia, San Teodoro, Tempio Pausania, Tula, Viddalba.
A Love Supreme è «un inno all’amore universale e alla pace oltre che un’invocazione al Divino che travalica il sacro e aspira a connettere l’afflato creativo con l’ignoto tramite una preghiera laica fatta di suono e melodia, canto e silenzio», spiega Fresu. «Tema teso tra passato e futuro per sottolineare, soprattutto in questo difficile momento di conflitti e barriere, quanto il cuore dell’uomo debba sempre battere all’unisono, anelando all’amore supremo, capace di renderci tutti uguali».
Folto, ancora una volta, il cast di musicisti in cartellone, con nomi del jazz di caratura internazionale come il sassofonista Kenny Garrett, il trombettista Theo Croker, il pianista Omar Sosa atteso in duo con Paolo Fresu; e, tra gli italiani, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti, Nicola Stilo, Furio Di Castri, Tino Tracanna, Glauco Venier, Gianrico Manca; tanto jazz ma anche altri suoni e altre voci con Vinicio Capossela, Nicola Conte, Chiara Civello, Francesca Gaza, Olivia Trummer, Mauro Campobasso e Mauro Manzoni; e poi il progetto Spiritus di Maurizio Camardi, Sergio Cossu e Mauro Palmas, il Drops di Tino Tracanna, Bonnot e Roberto Cecchetto, l’omaggio a Fabrizio De André di Neri Marcorè, Scarlet Rivera e i Borderlobo, e il reading musicale sul Pinocchio di Collodi con Lella Costa, Paolo Fresu e Glauco Venier; fiato agli ottoni, invece, con le parate musicali della Rusty Brass e con la banda «Bernardo De Muro» di Berchidda; sonorità fra tradizione a innovazione con l’organetto di Pierpaolo Vacca e i suoi ospiti nello spazio post-concerto, e ancora musica con i dj set di Renton e con il FestivalBar, la vetrina di formazioni e solisti in scena nei bar berchiddesi.
Tanta musica, dunque, dalla mattina alla notte, ma anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, la proiezione del film Berchidda Live, tratto dai materiali dell’archivio di Time in Jazz, le attività per i bambini e le bambine del consueto programma di Time to Children, e altro ancora, saranno il prossimo agosto gli ingredienti del ricco cartellone.
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