Ci siamo, era il 20 aprile 1964 e quindi esattamente 60 anni fa. Non dirlo a nessuno era una frase tipica di Michele Ferrero, il creatore di un impero alimentare miliardario e l’inventore della crema dolce spalmabile più conosciuta e venduta dle mondo. La Nutella. L’altra frase celebre di Ferrero era: Fare diverso da tutti gli altri. Fu così che quest’uomo schivo, semplice e geniale, che non ha mai voluto quotare la sua azienda in Borsa ed è rimasto tenacemente attaccato alla concezione del lavoro che crea, progetta, vende e realizza per davvero sul mercato, non mediante speculazioni finanziarie, ha fatto nascere qualcosa di unico. Ammirato, inutilmente imitato, anche avversato per l’uso di olio di palma e incalzato da avversari sempre più temibili. Ma niente ha il peso e la fama della 60enne Nutella.
Il momento della nascita
Maria Fissolo, poi diventata la signora Ferrero, entrata in azienda per le sue abilità con le lingue straniere e poi capace di stregare con la sua presenza e la sua ritrosia Michele Ferrero, 14 anni più di lei che ne aveva 22, ha ricordato più volte come nacque la Nutella. Certi particolari li ha potuti raccontare solo dopo la morte di lui, che da piemontese Doc era schivo e concreto e aveva sempre protetto gelosamente la privacy sua e della sua famiglia, non amando il clamore sociale né particolarmente i giornalisti. La Nutella nasce nel 1964 mentre Michele e Maria Ferrero erano in Germania per affari e prima di andare a cena con la madre di lei. Ma Ferrero stava perfezionando l’idea, assieme al suo braccio destro Severino Cesari. Ci vollero un paio d’ore, che preoccuparono Maria, finché alla richiesta delle spiegazioni da parte di lei, Michele Ferrero le disse: “Non dirmi nulla, ho bisogno di avere la testa libera, ci sono quasi arrivato”. A cosa? Al nome del prodotto che era pronto per il debutto sul mercato. Un nome dolce, come ha ricordato Salvatore Giannella, biografo ufficiale di Ferrero, che aveva dentro il nome della nocciolina in inglese, nut, e un che di morbido e cremoso nel prosieguo. Nutella.
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Era la Supercrema, poi diventò Nutella
In realtà il nome di questa crema che si avvicinava molto al gusto di gianduia doveva essere Supercrema. Ferrero aveva in mente quello che, come si legge nella sua biografia, doveva essere come un abbraccio, un dolce di conforto per chi aveva capito che la dolcezza del cioccolato era stata una consolazione per un mondo profondamente ferito dalla Seconda guerra mondiale. Ma all’epoca la legge italiana vietava di accostare il termine Super a un cibo. Tanto più se dolce. Quindi l’idea di chiamare Supercrema il nuovo prodotto Ferrero era impraticabile al momento in cui si dovette registrare il nome all’ufficio brevetti. Fu così che da Nut, noce, più Ella, nome sinuoso e femminile venne fuori l’invenzione perfetta. Un gigante da 400mila tonnellate l’anno. Nel momento in cui scriviamo, l’ultimo bilancio del gruppo Ferrero mostra un fatturato di 14 miliardi di euro, cresciuto del 20% rispetto all’anno precedente. Giovanni Ferrero, figlio di Michele e a capo dell’impero alimentare dolce di famiglia, coccola con ricchi bonus i suoi 41mila dipendenti e ha un patrimonio personale di 35 miliardi di euro. Maria Franca Fissolo Ferrero è presidente di Ferrero International. Due curiosità per chiudere: c’è grande curiosità attorno alla nuovissima Nutella vegana (leggi qui) e la Germania, in cui nacque il nome Nutella, ne è la più grande consumatrice al mondo.
Video: la storia di Ferrero e come nacque la Nutella. Approfondisci qui
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