di Ansa
(ANSA) – ROMA, 25 APR – “Il 25 aprile è la festa della
Liberazione da una dittatura, la Resistenza fu un momento
significativo importante. Vi parteciparono italiani di varie
tendenze politiche: le brigate mazziniane dei repubblicani, le
brigate Matteotti dei socialisti, i cattolici delle Fiamme
Verdi, la Brigata Osoppo, la Brigata ebraica, i monarchici con
Edgardo Sogno e i liberali. Poi c’era una minoranza comunista
che ha tentato di monopolizzare la resistenza. Ricordiamo quello
che successe alla Brigata Osoppo, che solo perché non volle
assoggettarsi al comando del maresciallo Tito fu massacrata a
Porzus dai partigiani comunisti. In quella occasione morì anche
il fratello di Pier Paolo Pasolini e uno zio del grande
cantautore Francesco De Gregori”.
Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che
stamani s’è recato al Museo storico della Liberazione in via
Tasso a Roma insieme, tra gli altri, al Ministro del Made in
Italy, Adolfo Urso, alla senatrice Ester Mieli, al Direttore
generale Musei del MiC, Massimo Osanna, al Capo di Gabinetto,
Francesco Gilioli e al direttore del Museo di via Tasso, Roberto
Balzani.
“Il Museo della Liberazione è un luogo significativo, che
esprime tutta la tragedia e il dolore provato in quel periodo
storico, quando qui furono detenuti e torturati i patrioti della
libertà quando Roma era occupata dai nazifascisti. Ritengo
doveroso essere qui il giorno della Liberazione in questo Museo
che, tra l’altro, fa parte di quelli di competenza del Ministero
della Cultura”.
“Una democrazia matura – ha continuato il Ministro – deve avere
una cornice di valori condivisi da tutti quanti; all’interno di
questa cornice, che è la Costituzione repubblicana, ci si divide
legittimamente con diversi programmi politici. Voglio ricordare
che in Europa la guerra al nazifascismo l’hanno fatta due uomini
di destra, Winston Churchill e il generale Charles De Gaulle,
che hanno sempre avuto posizioni conservatrici e di destra ma
sono stati motori della ribellione dell’Europa. Un’importante
mozione del Parlamento europeo ha equiparato il nazifascismo al
comunismo, in Italia è giusto dichiararsi antifascisti, e io lo
faccio, ma allo stesso modo bisogna dichiararsi anticomunisti.
Non è vero quello che si racconta che il Partito comunista ha
fatto da solo la lotta di Liberazione, era guidato da Palmiro
Togliatti che era appena un gradino sotto a Stalin
nell’organizzazione del comunismo mondiale”. (ANSA).
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di Ansa
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