Davvero in nome dello spettacolo fra i tavoli si ha il diritto di alzare così tanto il prezzo dei piatti nel menu? Salt Bae aveva ragione? Non proprio
di FoodCulture
E’ davvero lecito far pagare così tanto piatti altrimenti disponibili altrove e a parità di materie prime senza che tocchino costi proibitivi? Tipo la pasta alla Carbonara di Max Mariola che dai 28 euro della prima uscita è salita a 30 e che continua a far discutere moltissimo? Lui ci marcia alla grande, è fresco di apertura del ristorante omonimo a Milano e sui social va fortissimo, dopo essere stato per anni volto di punta della Gambero Rosso tv. E pazienza se lo stesso Gambero Rosso ha recensito in modo non entusiasmante (vedi qui) una serata al ristorante di chef Max. Lui è convintissimo della formula e (come abbiamo scritto qui) dice che per una città come Milano “è ancora poco” e che se non ti puoi permettere il salmone, ti compri uno sgombro. Non tutto deve essere alla portata di tutti. A posto così? Non proprio e la risposta, piuttosto diretta, viene da un collega eccellente.
“Pagare tanto per uno show? Una str….”
Intervistato da Mowmag, lo chef Guido Mori tira discrete mazzate alla deriva del cuoco che diventa showman e che per esibirsi al tavolo da te per qualche minuto fa pagare un’ iradiddio di conto. Salt Bae, lo “chef della carne” turco che spara prezzi stellari per dimenarsi fra coltelli e costine, rigorosamente palestrato e con look super instagrammato, è al momento il principe di questa categoria. Max Mariola si è inserito alla grande nella tendenza e sostiene che si paga tanto non solo per la qualitò delle materie prime usate e la cura della preparazione, ma anche perché quest’ultima viene fatta godere in diretta al cliente. Tutto bene?
Ma il peggio sono i food influencer, incompetenti e dannosi in troppi casi
Non per Mori: “Un ristorante che ha prezzi folli è sicuramente quello di chef Mariola, che ha aperto…a Milano mettendo la carbonara a 30 euro. La motivazione che lui dà per aver messo quella cifra sarebbe la presenza dello show. Per cui, secondo lui, non è soltanto il piatto che mangi, ma anche lo show a cui assisti. Questa mi sembra un po’ una stronza…a, perché se vuoi mettere un croissant che costa 60 centesimi a 10 euro fallo pure, perché ognuno può mettere i prezzi che vuole, ma la supercazzola sullo show la trovo veramente ridicola“. Le mazzate a seguire, Mori le riserva ai troppi food infuencer che documentano e spiegano male il cibo sui social, puntando sul smorfie, pose, ed effettacci senza controllare cosa c’è davvero nel piatto e troppo spesso usando materie prime dozzinali. Questa non è cucina da provare, è solo uno spettacolo di intrattenimento. E quindi siamo messi molto peggio di Mariola o Salt Bae che almeno a quel che cucinano sono davvero attenti.
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di FoodCulture
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