Le parole hanno un peso. Tiziano Ferro non lo ha mai nascosto, sin da ragazzino si è dovuto difendere dal peso di affermazioni scagliategli contro con superficialità. E certe ferite resistono nel tempo. Alcune etichette difficilmente si dimenticano. La sua storia, nota a tutti, è passata dalla bulimia, alla depressione per poi arrivare alla rinascita. La sua grande sensibilità gli ha permesso di trasformare il suo dolore in arte e poesia. La musica è diventata la sua salvezza e anche la nostra. Una risposta al disagio interiore e alla sofferenza.
Il cantautore di Latina, in una recente intervista concessa al magazine Vanity Fair, è tornato a riflettere sull’importanza del linguaggio, di tutti. Dai bambini ai ragazzi, ai genitori, ai politici e perché no anche ai produttori.
«Vi prego, cambiate il linguaggio”, ha affermato Tiziano. “Le parole possono uccidere. Per me sono state i giustizieri della mia pace mentale. Mi rivolgo a voi, politici, genitori. E sì, anche a voi manager. E sì. Imparate a mettervi nei panni di chi è diverso da voi”.
La vita dell’artista, negli ultimi mesi, è stata travolta da una serie di eventi: i problemi di salute, la rottura pacifica dal manager Giannini, il divorzio dal marito. Per Tiziano Ferro il 2024 è l’anno del cambiamento, quello della ripartenza. E il suo è un vero appello a fare più attenzione alla scelta delle parole. Perché contano, eccome.
(foto Getty Images)
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