Trentuno produzioni sinfoniche affiancate da altrettante rassegne collaterali e un’offerta artistica variegata con esecutori molto diversi per età, provenienza, repertorio, spaziando dai più giovani come Diego Ceretta, Francesca Dego, Kiron Atom fino ai grandi nomi quali Thomas Hampson, Sergei Babayan, Xiang Zhang, Andrew Litton, John Axelrod e Afred Eschwé. Questa a grandi linee la stagione 2024-2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano.
È la prima di Emmanuel Tjeknavorian, 29 anni, nel ruolo di Direttore Musicale della compagine milanese, brillante violinista, ma da tempo direttore di successo già sul podio di alcune fra le più grandi orchestre sinfoniche del mondo. Nel tradizionale concerto gratuito in piazza Duomo della Filarmonica della Scala in programma il 9 giugno, in piazza del Duomo, Riccardo Chailly lo ha voluto quale violino solista. Quella della Sinfonica sarà una stagione con un taglio nuovo «che fonde la familiarità e il calore dei classici più amati», afferma Tjeknavorian, «con l’entusiasmante scoperta di alcune delle opere meno conosciute dei grandi compositori che ammiriamo».
Ci saranno sei appuntamenti con la musica da camera, sei per la rassegna «Crescendo in musica», tre della rassegna «POPs» e due della rassegna «Musica&», con cui la musica sinfonica andrà a dialogare di volta in volta con un’altra disciplina, dalla scienza al cinema. Si inaugura il 15 settembre – alla Scala, come ormai tradizione – con Sostakovic, di cui nel 2025 ricorrono i 50 anni dalla morte (Ouverture festiva in La maggiore op. 96), Beethoven (Sinfonia n. 2 ) e Ciajkovskij (Sinfonia n. 4). Mentre il primo programma all’Auditorium, il 27, sarà un omaggio all’Italia, perché vedrà protagonista Luigi Piovano, già primo violoncello all’Accademia di Santa Cecilia e oggi Direttore affermato, che sarà impegnato nel doppio ruolo di solista e direttore nel concerto n. 1 per violoncello e orchestra di Saint Saens.
L’11 e il 13 ottobre un altro direttore giovanissimo, il 28enne Diego Ceretta (Direttore musicale dell’Orchestra della Toscana) sarà al fianco di Francesca Dego nel concerto per violino e orchestra di Beethoven. Due prime esecuzioni nello stesso mese: il 6 al Museo della Scienza e Tecnologia per il 150/o anniversario della nascita di Marconi, con «Musica trasparente» di Nicola Campogrande (compositore in residenza della Sinfonica), e il 10 la prima italiana di «Cinque modi per aprire un concerto», sempre di Campogrande, e il 12 «La sinfonia degli animali» di Dan Brown. E altre prime si potranno ascoltare nel 2025. Al teatro Gerolamo il 27 musica da camera con un programma che vede brani di Popper, Cjaikovskij, De Falla, Bernstein, Sollima. Ma più avanti all’Auditorium ci saranno anche i più amati come Verdi, il 31 ottobre con la Messa da Requiem. E successivamente Berlioz e Chopin, Brahms, Schubert, Mozart, Rossini e altri ancorai; Beethoven con la Nona a Capodanno.
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