Non è un concerto, ma «un’impresa eccezionale». Praticamente la specialità in casa Elio e le Storie Tese, perché «la nostra è una band nata con l’obiettivo di compiere imprese eccezionali», racconta Elio. «Abbiamo fatto un concerto di 12 ore di durata con mezzora di bis. Abbiamo girato un film con Rocco Siffredi». Interpretazione non banale: «Recitavamo vestiti», racconta Faso. «E all’epoca Rocco Siffredi non era mica di moda, non bazzicava certo City Life», dice Elio. «Poi siamo andati a Sanremo a dire e a fare cose eccezionali». Stavolta l’impresa eccezionale si chiama Concertozzo e Monzaut, la due giorni all’insegna della musica e dell’inclusione organizzata per il 25 e 26 maggio a Monza. «Anche stavolta faremo cose eccezionali. Tanto per cominciare andremo sul palco e suoneremo veramente. Una rarità di questi tempi».
Il riferimento a urban, rap, trap e affini imperanti non è casuale. «Ho sentito di recente il singolo di questo Shiva», continua Elio, «cantante celebre per aver sparato… noi siamo diversi». «Noi non spariamo», sottolinea Faso. «Ho sentito questo singolo», dice Elio, «e ho provato a caprie le cose veramente fatte da lui. Perché la base, per esempio, era presa da un’altra canzone… Lui diceva sillabe tipo snich, slip, cocaìn’. Noi siamo diversi: noi suoniamo e diciamo cose lunghe. Ed è importante, perché stiamo andando verso un mondo che non suona più. Il nostro concerto», spiega Elio, «durerà due ore e mezza e ripercorrerà tutta la nostra carriera. Chi è stato alle precedenti edizioni del Concertozzo sa di cosa parlo. Prima di noi ci saranno poi cinque ore di musica con vari artisti giovani ed emergenti. Senza risse… allegria!»
Il frontman e il bassista della «più grande band italiana di tutti i tempi per sua stessa ammissione» siedonono sulle poltroncine biancorosse della sala stampa dello U-Power Stadium, come fossero dei Galliani o dei Palladino qualsiasi. Con loro ci sono Nico Acampora, fondatore di PizzAut, e il sindaco di Monza Paolo Pilotto. L’occasione è il lancio ufficiale della due giorni monzese, una «Woodstock dell’inclusione», la chiama Elio.
Parlando di Monza
Il programma è ricco. La giornata del 25 maggio prende il titolo di Monzaut: dalle ore 17 alle ore 19 in piazza dell’Arengario si alterneranno sul palco personalità e associazioni per un talk show dedicato ad autismo e autonomia, con il contributo di esperti del settore. Dalle ore 19 alle ore 21 intrattenimento musicale a cura dell’associazione FacciaVista che segue un laboratorio musicale di dj set in favore di ragazzi con autismo. Nel piazzale sarà possibile cenare grazie ai Foodtruck «in formato Aut». Ci saranno PizzAUT, Breakotto, SbrisolAut, I ragazzi della Luna, Tortellante, Associazione Voglio la Luna, Gli Sgusciati (Associazione La Tenda), AutAcademy, Associazione Cascina San Vincenzo, Associazione Facciavista, rete TikiTaka. Dalle ore 21 alle ore 23 sul palco si alterneranno di nuovo le associazioni per una serata di intrattenimento unica nel suo genere.
Il 26 maggio sarà la volta del Concertozzo allo Stadiozzo di Monza, con le incursioni del Trio Medusa. E prima ancora ci sarà il Concertozzino: si esibiranno il duo di performer cantautori virali Auroro Borealo e Martelli, il cantautore e doppiatore comico-nonsense Fabio Celenza, i vicentini electro-funk I Sordi, il polistrumentista Carlo Podigghe con il suo progetto SuperEgo, la band rock al femminile Viadellironia, il cantautore inventore del Creepy Rock Pepp1, gli eredi illegittimi di Elio e le Storie Tese The Pax Side of the Moon, la cantautrice e attrice Chiara L’Altra, il cantautore e polistrumentista Elton Novara e la cantante e compositrice Caterina Meglio.
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