Aggiornamento: abbiamo aggiornato la notizia per maggiore chiarezza, ribadendo che al momento il regista non ha ancora risposto alle accuse mosse dalle fonti del Guardian e come queste dichiarazioni siano ancora da confermare.
Il mondo del cinema è spesso un terreno di scontri tra tradizione e innovazione, e a quanto sembra stando ad alcune fonti del The Guardian, questo conflitto è emerso in modo tangibile sul set di Megalopolis, il nuovo progetto cinematografico del leggendario regista Francis Ford Coppola.
Se il trailer ufficiale di Megalopolis è folle pare sia stato altrettanto il clima sul set per via delle frequenti incomprensioni tra il regista e le innovazioni digitali raggiunte dalle produzioni cinematografiche. Ma quando si parla di Megalopolis Coppola è particolarmente sensibile: il regista è così legato alla pellicola, da aver riscritto la sceneggiatura di Megalopolis oltre 300 volte in 40 anni.
Megalopolis, il racconto della visione utopica di un progettista intenzionato a ricostruire New York dopo una catastrofe, doveva rasentare la perfezione e questa ricerca continua ha contributo a creare un’atmosfera piuttosto tesa durante le riprese. Fonti del The Guardian descrivono Coppola come un regista ancorato a un’epoca in cui l’autore è l’unico a conoscere appieno il proprio lavoro, mentre gli altri membri della troupe sono lì solo per eseguire i suoi comandi.
Un membro della troupe, inoltre, avrebbe raccontato: “Coppola si presentava spesso la mattina prima di lunghe scene e poiché non avevamo alcun programma proprio perché non permetteva ai suoi collaboratori di lavorare, spesso restava seduto nella sua roulotte per ore e ore. Non parlava con nessuno, fumava spesso marijuana… E passavano ore e ore senza che venisse filmato nulla. La troupe e il cast dovevano rimanere lì ad aspettarlo“.
Francis Ford Coppola non ha replicato alle testimonianze riportate dalla testata inglese e dunque al momento ci limitiamo a riportare quanto emerso dalle fonti del Guardian, non sapendo se quanto dichiarato corrisponda al vero, in mancanza di commenti del regista o del suo staff.
Tra un set difficile e la ricerca faticosa di un distributore, cresce l’attesa per il debutto di Megalopolis, in concorso alla 77ª edizione del Festival di Cannes.
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