Dopo i recenti successi romani nella “Sonnambula” e i precedenti scaligeri nella “ Lucia di Lammermoor” e nei “Capuleti e Montecchi” ecco alla Scala il soprano Lisette Oropesa; non con arie d’opera (ascoltate da lei il 29 aprile)ma con un impaginato ricco di interesse, fra Italia e Spagna. Altre musiche, medievali, nel ciclo a S.Satiro, mentre ammiriamo le false prospettive del Bramante. “Brazil Night” al club jazz Blue Note, con il nuovo album di Toco.
Milano
Il 19 alla Scala ottima occasione per ascoltare la soprano Lisette Oropesa in recital, con la pianista Beatrice Benzi. Dopo il recente trionfo romano nella “Sonnambula” e quelli scaligeri nella Lucia di Lammermoor e nei Capuleti e Montecchi, la soprano americana di origine cubana presenta un programma ben scelto, che ci fa conoscere arie da camera di Bellini, Donizetti, Mercadante; per passare poi ai grandi autori spagnoli e cubani, come Falla, Nin, Rodrigo, concludendo con le celebri zarzuelas.
In uno dei gioielli nascosti di Milano, la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro – che custodisce, a pochi passi dal Duomo, la celebre finta abside prospettica di Donato Bramante – al via il 21 “Musica Antica a San Satiro”, la rassegna di sei concerti fino al 6 giugno che la
Società del Quartetto dedica a un programma raro di musica sacra e profana, con una ricca varietà di organici strumentali e vocali. In collaborazione con la Civica Scuola di Musica di Milano. La musica sacra in Inghilterra nel Trecento è il programma del primo concerto, sotto la direzione di Claudia Caffagni. “Nessuno suona questo repertorio, perché la tradizione manoscritta del repertorio inglese è stata massacrata dalla riforma anglicana”, ci ricorda Caffagni.”Il programma è frutto di quasi un anno di lavoro con gli studenti del mio corso di paleografia, su fonti originali, interamente trascritte da noi”, prosegue. Il 23 la serata è dedicata alle pagine cembalistiche e ai canti religiosi di Johann Sebastian Bach e Georg Böhm, con al cembalo Kohei Takeoka e Federica Leombruni, mezzosoprano.
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