Gérard Depardieu non smette di far parlare di sé e questo, da molto tempo, non è più per il suo sguardo intenso sul grande schermo. Oggi, con la notizia dell’aggressione al re dei paparazzi Rino Barillari, l’attore francese firma l’ultimo capitolo di una lunghissima saga di denunce, attacchi, irruenze ed eccessi che hanno costellato la sua travagliata -anche se indubbiamente brillante- vita sotto i riflettori.
Le accuse di violenza sessuale
Tutti conoscono l’accusa più grave che pende sul suo capo, quella delle violenze sessuali e delle molestie sui set di due film, nel 2014 e nel 2021: nel 2014 mentre girava ‘Le Magicien et les Siamois’ di Jean-Pierre Mocky, e nel 2021, sul set di ‘Les Volets verts’ di Jean Becker. L’attore è accusato dal 2020 anche di stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould. Accuse che, necessita dirlo, Depardieu respinge da sempre al mittente: “Mai e poi mai ho abusato di una donna”, dice ai quotidiani di tutto il mondo.
I problemi con l’alcol
Ma anche senza arrivare ad episodi così gravi, sono innumerevoli gli eccessi dell’attore dal carattere non facile, che – in più – ama come è noto indugiare con l’alcol. Tra questi si può ricordare il ‘recente’ fermo per guida in stato di ebbrezza mentre percorreva in motorino una strada di Parigi, nel 2020. Fermato dalla polizia e sottoposto all’alcol test, l’attore, secondo la ricostruzione di diversi siti francesi, avrebbe ricoperto di invettive feroci la Francia farfugliando agli agenti attoniti di preferire la Russia al suo Paese d’origine e di avere intenzione di trasferirsi lì. Spaventando molto la Russia, c’è da immaginare. Ma già molti anni prima, nel 1990, all’attore avevano ritirato la patente per un lungo periodo sempre per guida in stato d’ebbrezza.
Oltre a non beccarlo in mezzo al traffico, è auspicabile non incontrare Depardieu nemmeno in aereo: il 16 agosto 2011, un volo CityJet con partenza da Parigi e diretto a Dublino ha subito un ritardo di un’ora e mezza perché l’attore, in stato di evidente ubriachezza, avrebbe urinato nel corridoio poco prima della partenza. Le sue intemperanze non conoscono freni ‘diplomatici’: molti ricorderanno, infatti, gli imbarazzanti filmati trasmessi da Complément d’Enquete -trasmissione d’inchiesta della tv pubblica francese- e risalenti al 2018, in cui l’attore, ospite in Corea del Nord per le celebrazioni dei 70 anni del regime di Pyongyang, si lasciò andare a commenti sessisti, avance sessuali addirittura nei confronti di una bambina di 10 anni. Atteggiamenti definiti “una vergogna per la Francia” dalla ministra francese della Cultura, RimaAbdul-Malak.
I casi in Italia
Anche l’Italia è stata spesso teatro di siparietti irruenti con al centro il celebre protagonista di ‘Obelix’. A Lecce, dove ormai è cittadino d’adozione, Depardieu qualche anno fa ha offerto uno spettacolo non esattamente divertente a cittadini e turisti. L’appartamento dell’attore sorge infatti proprio sopra il pub di Nando Carrozzo, titolare del ‘Nando’s Biereteque’, nel centro storico di Lecce. L’attore è stato accusato dal proprietario di avere inondato, a causa del suo lamentarsi per il disturbo proveniente dalla movida sottostante, di secchiate d’acqua i clienti allibiti, dando vita ad un fuggi-fuggi generale. Inevitabile la denuncia. Insomma: quando Tricarico cantava l’iconico brano ‘Voglio una vita tranquilla’, non pensava sicuramente a quella di Gerard Depardieu. Per lui decisamente meglio, come soundtrack, quella ‘spericolata’ di Vasco Rossi.
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