Sei mesi fa Ferrero ha depositato il brevetto e annunciato la versione “plant based”. Dovrà affiancare quella “classica” ed essere simile ma diversa
di FoodCulture
La piccola rivoluzione in casa Ferrero è realtà. Se ne parla e se ne scrive (noi lo abbiamo fatto qui) da dicembre scorso, quando il gigante dell’alimentazione dolce nato in Piemonte ha depositato il marchio Nutella Plant Based presso l’Ufficio italiano brevetti del Ministero del Made in Italy. Da allora sono successe parecchie cose, inclusa la celebrazione del 60mo compleanno della crema dolce spalmabile più conosciuta e venduta del mondo, la cui invenzione abbiamo ripercorso qui. Ora c’è l’annuncio, la Nutella vegana è realtà e pronta al lancio sul mercato.
Quando è previsto il debutto
La data precisa del lancio della Nutella “alternativa” non c’è ma il periodo è stato fissato. Nell’autunno del 2024 il vasetto veg affiancherà quello “classico” su tutti gli scaffali. Ad offrire le prime anticipazioni è Giorgio Santambrogio, amministratore delegato del Gruppo VéGé, nota cooperativa della grande distribuzione, in occasione di Linkontro, evento annuale organizzato dalla società di ricerche di mercato NielsenIQ. Quest’anno di scena a Cagliari nell’ambito dell’incontro Immaginando nuove imprese. Santambrogio ha detto: “Ci piace essere partner delle innovazioni degli amici dell’industria…Nutella cambia, si evolve ed ecco il lancio di Nutella Plant based”.
Cosa cambia
ll nuovo gusto della star delle creme dolci avrà il compito di non essere identico rispetto alla sua illustre predecessora, ma di offrire un’alternativa che va a prendersi una ricchissima fetta di mercato, quello dedicato ai vegetariani e vegani. Rispetto alla ricetta storica della Nutella, questa non avrà lattosio ed altri allergeni legati alla lavorazione del latte. Ma anche il sapore dovrà essere un po’ diverso. Quindi occhio a quanta vanillina (sempre rimproverata dai detrattori a Ferrero) verrà usata. Poi c’è la storica polemica: quella legata all’uso di olio di palma, considerato il male assoluto dagli integralisti dell’alimentazione etica. Ferrero su questo non ha mai voluto arretrare. Vedremo che farà stavolta.
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