“Abbiamo riportato l’agricoltura al centro dell’agenda politica italiana ed europea. L’Italia ha guidato in Europa un fronte di paesi che è riuscito a far modificare un’impostazione delle politiche Ue che vedevano nell’agricoltore un nemico dell’ambiente e non un alleato. Abbiamo messo ordine nel sistema delle rinnovabili e del fotovoltaico in particolare favorendo l’agrivoltaico sui tetti delle stalle e dei fabbricati agricoli e frenando invece gli investimenti a terra che sottraevano terreni alla produzione agroalimentare”.
Ha ripercorso le principali scelte compiute dal Governo Meloni in materia agricola, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida in un colloquio oggi al Festival dell’Economia di Trento intitolato “Agricoltura europea al bivio tra assistenzialismo e innovazione”. “Di assistenzialismo ne vedo poco – ha aggiunto Lollobrigida – gli agricoltori vanno in realtà incentivati a produrre derrate agricole per garantire una sovranità alimentare europea messa a rischio dalle tensioni geopolitiche”.
Scelte importanti in particolare per un paese come l’Italia “che è deficitario in diverse filiere – ha aggiunto Lollobrigida – dai cereali alle carni rosse. La guerra tra Russia e Ucraina ha prima messo in difficoltà le forniture energetiche e subito dopo quelle agroalimentari scatenando tensioni sui prezzi e sui costi di produzione che ancora non sono rientrate. Bisogna prendere atto di questo nuovo scenario e rimettere al centro la politica e la produzione agricola. Ed è quello che abbiamo proposto di fare”.
Tra i rischi disinnescati di recente anche quello relativo alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente. “Davvero non capisco – ha proseguito il ministro – come gli agricoltori che coltivano al terra e dalla terra traggono la propria ricchezza e che puntano a lasciare la terra ai propri figli possibilmente migliore di come l’hanno ricevuta possano essere considerati nemici dell’ambiente. Spero proprio che siamo riusciti a intervenire e correggere la rotta e che la prossima Commissione proponga una transizione ambientale sostenibile anche per le imprese”.
Il ministro si è soffermato a lungo sul tema delle energie rinnovabili. “Abbiamo trovato un settore i cui investimenti nel Pnrr erano vincolati all’autoconsumo. Appena siamo riusciti a correggere questo vincolo abbiamo visto che gli investimenti sono decollati triplicando gli obiettivi iniziali”.
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