Un gruppo di hacker piuttosto famoso, noto come ShinyHunters, ha annunciato nelle scorse ore di aver colpito Ticketmaster e la sua proprietaria Live Nation, le attuali leader (in effetti spesso accusate di monopolio) delle vendite di biglietti per concerti, show e spettacoli vari. Il gruppo, che in passato ha colpito altri bersagli di grossissimo calibro come Microsoft e l’operatore di rete statunitense AT&T, dice di aver sottratto all’azienda una mole enorme di dati, inclusi quelli personali (con informazioni di pagamento, per quanto parziali) di tutti gli utenti registrati sulla piattaforma.
Il gruppo ha pubblicato un database da ben 1,3 TB, contenente i record completi di oltre 560 milioni di utenti; tra i record figurano indirizzi completi, nomi completi, cronologia dei biglietti comprati, dettagli sugli eventi e informazioni parziali sul metodo di pagamento usato. Per ora non ci sono dichiarazioni ufficiali né da Ticketmaster né da Live Nation: le rispettive aree stampa tacciono e i canali social continuano a pubblicare post sui prossimi eventi come se nulla fosse accaduto.
Come dicevamo, non è il primo attacco condotto da ShinyHunters, gruppo che si ritiene sia stato formato nel 2020 e che da allora ha già all’attivo quasi 50 data breach, confermati o fortemente sospettati. Per contro, nemmeno Ticketmaster è al suo primo incidente: in passato aveva registrato interferenze causate da bot esterni nel tentativo di vendere biglietti ad alto profilo, ed è stata addirittura accusata a sua volta di cyberspionaggio, nel tentativo di carpire segreti industriali della rivale Songkick.
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