Scopriamo insieme tematiche, messaggi e protagonisti di Una parte di te
Una parte di te è un’opera prima. Il debutto alla regia di Sigge Eklund, su una sceneggiatura di Michaela Hamilton (Eagles). Ed è un’ottima opera prima. Un film che lascia il segno, perché parla di morte e di rinascita, di disperazione e di speranza, di lutto e di gioia.
Il film svedese di Netflix, disponibile dal 31 maggio, commuove e tocca corde che chiunque abbia vissuto un grave lutto conosce fin troppo bene.
Eppure, nonostante la grande tristezza, lascia un senso di speranza. Un’apertura alla vita e al suo valore. Un memorandum di quanto la vita sia un dono prezioso.
La trama di Una parte di te
Gallery
Agnes (Felicia Maxime, Young Royals) sta per compiere 17 anni. Frequenta lo stesso liceo della sorella maggiore, Julia (Zara Larsson, celebre cantante), e la invidia molto. Le piace il suo ragazzo, Noel (Edvin Ryding, Abisso), vorrebbe frequentare i suoi amici, vorrebbe essere popolare e amata come Julia. E quando una tragedia colpisce la sua famiglia, Agnes perde la propria identità. Si perde, per poi ritrovarsi, rinata. Pronta ad affrontare il futuro
Un romanzo di formazione
Felicia Maxime ci regala un’interpretazione straordinaria. Un personaggio che aderisce perfettamente all’età di Agnes, alla sua vita, al suo modo di sentire il dolore.
Quella di Una parte di te è una storia che spezza il cuore ma insegna anche molto. Il dolore della perdita si trasforma in una grande lezione di vita, a prescindere dall’età che ha chi lo vive.
Il modo in cui la vita di Agnes viene travolta e stravolta, spingendola a cercare la strada a tentoni, nel buio, nell’oscurità dell’essersi persa e a seguire le orme di qualcuno molto diverso da lei, non può non colpire.
Paradossalmente, il lutto colpisce duramente quando hai 17 anni, ma è anche la forza con cui ti colpisce a darti il coraggio di reagire. Come se rimbalzassi contro il dolore. Un dolore molto più grande di te, così intollerabile da volerlo negare.
Ogni trattato di psicologia sul lutto viene riassunto in un film svedese che sembra un racconto per ragazzi, ma è molto di più.
Una parte di te è un viaggio alla scoperta di come ogni persona nasconda dei segreti a tutti, perfino a chi la conosce da sempre. L’amore fa parte della vita tanto quanto la morte, e a volte entra a far parte delle nostre esistenze nello stesso modo. Improvviso, doloroso, pieno di disperazione.
Tutto, in Una parte di te, contribuisce a creare un forte legame emotivo con lo spettatore.
La colonna sonora, le spaziose e incantevoli riprese in esterni, la claustrofobia di una camera troppo piccola per una giovane donna che sta crescendo e cercando se stessa, le luci stroboscopiche dei locali e quelle accecanti del palcoscenico.
Il film racconta di come l’arte, nello specifico il teatro, attraverso le parole di un artista, possa aiutare sia chi calca il palcoscenico che gli spettatori in sala a riflettere sulle proprie esperienze, a riconoscersi in sentimenti universali, a trovarsi vicino a personaggi portati in scena.
Il colpo di genio è che Una parte di te fa esattamente questo, attraverso un film. Un film che parla, fra le altre cose, anche di teatro.
Una storia universale in un film senza confini
I film svedesi hanno spesso un’atmosfera coinvolgente ma in qualche modo diversa da quella a cui siamo abituati. Stavolta, invece, siamo di fronte a un film svedese che cancella i propri confini linguistici, culturali e geografici per diventare di tutti. Per raccontare una storia senza nazionalità, senza tempo, senza bisogno di definizioni.
Le strade immerse nel verde, i boschi, le case curate e le aule scolastiche, le discoteche: tutto, in Una parte di te, potrebbe trovarsi ovunque. In qualsiasi parte del mondo. In qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
È piuttosto raro imbattersi in una storia così toccante che non sia fortemente ancorata al contesto in cui nasce. Eppure, Una parte di te riesce a essere di tutti non solo nelle tematiche, ma anche nel modo di metterle in scena.
Gli spettatori più maturi rivivranno una parte della propria adolescenza, sentendosi vicini ad Agnes e al suo modo di rapportarsi con i genitori, gli amici, i ragazzi, gli insegnanti.
Gli spettatori di un’età più vicina a quella di Agnes troveranno forti emozioni, vivranno con intensità il tema dell’importanza dell’amicizia, del sostegno reciproco, della condivisione con i coetanei.
E impareranno, fatto non secondario, a fare i conti con i rischi che questo mondo sottopone al loro entusiasmo di vivere in ogni occasione. Giorno dopo giorno. Fino a quando saranno cresciuti e avranno imparato che i sentimenti vissuti da Agnes, la sua iniziale incapacità di trovare la giusta direzione e gli errori in cui incorre mentre tenta di orientarsi sono una parte inevitabile della vita.
Post comments (0)