“L’eccezionale impegno nella vita musicale svedese e internazionale” è valso agli ABBA uno dei più prestigiosi cavalierati del loro paese: l’Ordine di Vasa. Non veniva conferito da ben 50 anni. In una cerimonia solenne, nelle dorate Sale delle Assemblee Vita Havet del Palazzo Reale, i quattro componenti del gruppo Agnetha Faltskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid Lyngstad hanno ricevuto gli importanti riconoscimenti, racchiusi in scatole rosse, direttamente dalle mani di Re Carl XVI Gustaf, mentre la Sovrana Silvia ha consegnato loro un diploma.
L’Ordine di Vasa fu creato il 29 maggio 1772 dal Re Gustavo III di Svezia per premiare gli individui che rendono importanti servizi allo Stato e alla società, in particolare nei campi dell’agricoltura, del commercio, della metallurgia e delle arti.
Esattamente duecento anni dopo sono nati gli ABBA, band che ha macinato successi nella sua lunga carriera, vendendo più di 150 milioni di dischi in tutto il mondo. All’Eurovision Song Contest del 1974 trionfarono con “Waterloo”. Da allora raggiunsero fama e popolarità universale. Furono il primo gruppo non anglofono d’Europa a ottenere un successo così ampio nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Irlanda, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica. Tra i loro maggiori meriti c’è la legittimazione dell’industria musicale scandinava come fonte di successo internazionale, che ha spianato la via ad altri gruppi svedesi dei più diversi sottogeneri pop e rock.
Gli ABBA si sciolsero nel 1982 e per più di trent’anni nessuna riunione venne più progettata dai quattro. Nel 2000 fu loro proposto di riunirsi per un tour di 100 concerti in cambio di un compenso pari a un miliardo di dollari, ma rifiutarono “per non deludere i fan”, poi, nel 2018 l’annuncio del ritorno all’attività. Il quartetto riprese ad incidere due nuovi brani, ma la pandemia di coronavirus fermò la pubblicazione sino al 2 settembre 2021, quando finalmente uscirono i singoli “I Still Have Faith in You” e “Don’t Shut Me Down”, anteprima dell’album “Voyage” che vide la luce due mesi dopo, seguito poi da una serie di concerti a Londra.
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