“La chiave del successo? Penso che stia arrivando qualcosa di sincero alle persone, un messaggio di genuinità”. Questa è la spiegazione di Stash all’ANSA. Dopo aver dominato le classifiche con Italodisco lo scorso anno, sorprendendo tutti contro ogni previsione, e aver portato Un ragazzo una ragazza a Sanremo, la band continua a stupire. Il carismatico leader della band con il cugino Alex Fiordispino alla batteria e Dario Iaculli al basso, condivide il segreto di tanto successo: la genuinità.
Il loro ultimo brano, destinato a dominare le playlist estive, richiama gli anni Ottanta con il suo ritmo coinvolgente: “È la decade che consideriamo di ispirazione totale, siamo cresciuti con quella musica lì. Crescendo abbiamo avuto modo di analizzare il messaggio, che era quello di puntare sempre all’unicità. Forse è stato l’ultimo periodo musicale in cui si cercava di non essere omologati”, dichiara la band.
The Kolors si distinguono per il suono unico, una miscela di sonorità che riflettono la loro passione per il passato e la loro personale visione del futuro: “Siamo fieri delle nostre radici negli anni Ottanta, ma al contempo vogliamo portare la nostra musica ai giorni nostri, soprattutto attraverso i testi e le melodie”.
La band non teme di essere etichettata come band da tormentone: “Sarebbe così se ripetessimo in eterno le stesse sonorità, ma tra Italodisco e Karma c’è un’evoluzione. Karma si distacca dal mondo della cassa in 4, della disco dance anni ’70-’80. Nonostante ciò, considerano il termine tormentone un complimento”.
La fan più accanita? La figlia di Stash, Grace. ”Ci sente provare in studio e capita che le canzoni che lei comincia a cantare sono quelle che poi noi scegliamo come singoli. Italodisco è stata la prima canzone che ha imparato a memoria dopo Baby Shark. Adesso ne sta già cantando un’altra che non è ancora fuori”.
Con un tour in partenza da Roma il 26 giugno e che li porterà per la prima volta in Europa, i The Kolors continuano a lasciare il segno nel panorama musicale italiano e internazionale, dimostrando che l’ingrediente fondamentale per creare un brano di successo è la sincerità, sia nei testi che nella musica. “Sono diventato papà e scrivo melodie più semplici, che in qualche modo ricordano le filastrocche”, spiega Stash.
Dopo Sanremo, la band non pianifica un’altra partecipazione, ma preferisce focalizzarsi sulle classifiche radio: “La nostra vittoria era il primo posto in radio, ed è successo. Il nostro obiettivo era ed è essere riconoscibili alla prima nota, come lo erano per noi da ragazzini gli Arctic Monkeys”, conclude il frontman.
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