Ana Mena torna a sorprendere i fan con Cinema Spento. Sebbene il pubblico italiano sia abituato a vederla in un contesto estivo, Ana sente la necessità di mostrare anche il suo lato più maturo: “Questo lato un più profondo, più serio, anche più alternativo, è quello in cui mi sento più me stessa”.
In un’intervista a Fanpage, parla delle sue influenze musicali, da Mina (suo mito musicale) a Tropico, alias Davide Petrella. La cantante sceglie di rappresentare la personale e profonda connessione con il mondo musicale italiano, di conseguenza afferma: “È quello con cui sono più in connessione, alla fine sono gli artisti che ascolto, è la musica che mi piace”.
La canzone, che descrive come “notturna”, non è adatta ad un’unica stagione, ma può essere ascoltata sia col sole che con la neve. Per Ana, la musica è atemporale e ha l’obbligo di accompagnare le persone in ogni attimo della loro vita. Spiega poi: “Non tutti ci sentiamo nello stesso modo tutti i giorni. Un giorno sei più contento, quello successivo ti è successo qualcosa, stai male, tutte le persone hanno questi alti e bassi e penso che la musica debba accompagnarci sempre”.
Collaborare con Dargen D’Amico è stata una scoperta: “Ho compreso meglio il suo lato più rap, non conoscevo molto, e penso che su questo pezzo abbia dato quel tocco fresh che gli mancava”.
Negli anni, il legame di Ana con l’Italia si è rafforzato, tanto da considerarla come una seconda famiglia. “Avete una musicalità particolare e un modo di scrivere le canzoni diversa rispetto a come si fa in altri paesi. Fin da piccola ascolto molti classici italiani”.
La sua musica ha subito l’influenza di grandi artisti, quali Mina, Laura Pausini, Zucchero, e più recentemente del mondo indie e urban italiano, con Colapesce e Dimartino, Coez, Madame e Rkomi. “Ciò che mi viene da scrivere nasce da quel mondo lì”.
Il ruolo dell’artista è risultato determinante nel diffondere la musica italiana in Spagna, rendendo di conseguenza possibile l’inserimento di giovani artisti italiani nel mercato spagnolo.
La missione di Ana: “Quello volevo fare era tentare di riportare quella tradizione che c’era quindici anni fa, quando gli artisti italiani traducevano i propri successi in spagnolo e c’era un legame veramente bello tra i nostri due Paesi, di fraternità musicale”.
Un featuring da sogno? Conclude senza alcun dubbio citando Mina, Laura Pausini, Zucchero, e i più recenti Colapesce Dimartino e Tropico, di cui è grande fan.
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