di Ansa
(ANSA) – BOLOGNA, 09 GIU – Una vera e propria impresa
titanica quella realizzata ieri pomeriggio a Bologna, tra le
colonne gotiche della Basilica di San Petronio che è stata
condotta in porto felicemente e con grande partecipazione di
pubblico: si tratta del progetto “Giovani in Concerto: Insieme
per la Pace” organizzato dalla Scuola di Musica Inno alla Gioia
di Bologna del quale sono state “capitane coraggiose” Natalia
Bracci e Annamaria Di Lauro.
Un concerto, inserito nel cartellone del Bologna Portici
Festival, che ha coinvolto circa 350 giovani strumentisti e
coristi dai 6 ai 25 anni provenienti dalle scuole di musica di
Bologna, Milano, Fiesole e Macerata con ospiti i musicisti della
Youth Symphony Orchestra of Ukraine, la compagine sinfonica
fondata dalla direttrice musicale del Teatro Comunale di
Bologna, Oksana Lyniv.
Vedere e ascoltare violini, viole e
violoncelli di tutte le taglie imbracciati da piccoli
appassionati strumentisti, così come per la nutrita sezione
degli strumenti a fiato e per le percussioni, è stata
un’emozione impagabile nel susseguirsi di brani eseguiti man
mano dalle varie scuole; poi la prova superba dei giovani
ucraini (in pratica un’orchestra di professionisti) e l’immensa
commozione suscitata dal brano Melody del compositore Myroslav
Skoryk cantato dal soprano Yulia Tkachenko, con tanto di
bandiera del suo martoriato Paese; fino all’apoteosi finale,
quando tutti assieme hanno eseguito l’apertura celeberrima dai
Carmina Burana di Orff e poi il beethoveniano Inno alla gioia,
il brano che forse più di tutti richiama alla pace, “quella pace
che gli ucraini chiamano myr, gli israeliani shalom, i
palestinesi salam”, è stato ricordato.
Sul podio, in una Basilica con oltre 1200 spettatori
esultanti, la bacchetta esperta di Luciano Acocella ha
realizzato l’incredibile amalgama tra i tanti membri delle varie
orchestre. Insomma, un’emozionante, incredibile e contagiosa
lezione di pace invocata e rivolta da bambini e ragazzi agli
adulti di tutto il mondo. Le donazioni raccolte sono state
devolute alla Fondazione Soleterre di Milano attiva da anni in
Ucraina con progetti umanitari. (ANSA).
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di Ansa
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