Dopo un grande successo su PC, V Rising approda sulla ammiraglia Sony!
I vampiri hanno invaso PlayStation 5!
Dopo un lungo periodo di early access, V Rising è arrivato sui PC di migliaia di appassionati di survival game e vampiri lo scorso 8 Maggio, raccogliendo molti pareri positivi e diventando uno dei titoli più chiacchierati. Dopo poco più di un mese eccolo giungere anche su PlayStation 5, motivo per cui non potevamo esimerci dal presentarvi la nostra recensione di V Rising per la console Sony. Stiamo parlando di un titolo che rientra alla perfezione nella lista di quei giochi in cui ciò che conta è sopravvivere, cercando col tempo di riuscire a diventare sempre più forti. In V Rising siamo un vampiro che si risveglia dal suo lungo sonno e si ritrova immerso in un mondo oscuro che rispecchia alla perfezione l’immaginario dark fantasy in cui tradizionalmente vivono i vari Dracula e compagnia succhiante sangue. Un breve editor ci permette di creare il nostro avatar scegliendo tra sesso, aspetto e nome, per poi uscire dalla nostra bara e gettarci nel mondo circostante a seminare terrore e morte. O meglio, questa sarebbe la nostra idea, peccato che invece dovremo scontrarci con la dura realtà. Per quanto essere vampiri porti notevoli poteri come poter succhiare il sangue, essere immortali (se la vita arriva a zero ci si limita a perdere gli oggetti e respawnare) e avere svariati poteri magici, appena risvegliati saremo senza equipaggiamento e estremamente deboli, avendo accesso a ben poche delle nostre qualità.
Oltre a questo non bisogna dimenticare il peggior nemico dei vampiri (e non stiamo parlando di Blade), cioè la luce del sole. I vampiri avranno anche maggiori poteri dei classici protagonisti dei survival game, ma devono anche vedersela con i raggi solari e devono assolutamente evitare di rimanervi esposti per più di pochi attimi, pena esserne letteralmente bruciati e perdere in breve tempo i propri punti vita. Proprio la gestione della luce solare è uno dei fattori più interessanti di V Rising e va a impreziosirne il gameplay. Quando sarà giorno dovremo limitare le nostre sortite e gestire i movimenti tenendo conto di zone d’ombra o cambi del meteo o dell’ora, visto che in base al momento del giorno cambierà l’inclinazione delle ombre. In situazioni di calma il problema è limitato, ma provate a pensare di dover fuggire da un mostro molto più forte di voi e trovarci in campo aperto, con lo spauracchio del ritrovarsi tra i classici incudine e martello: provare a combattere un duello disperato o cercare la fuga nella speranza di trovare un angolo ombreggiato prima di essere consumati? Oltre a questo importantissimo elemento, il gameplay di V Rising si basa su fattori più classici come l’esplorazione, il combattimento, il reperimento di materiali e il crafting. L’ambientazione ha un suo ecosistema e se dovessimo incontrare diversi nemici potrebbero iniziare a combattere tra loro lasciandoci un momento di respiro. Il titolo ci propone una serie continua di obiettivi che una volta soddisfatti permettono di acquisire nuove abilità e ampliare quello che potremo fare.
Le possibilità di crescita portano a essere sempre più forti, ma ovviamente V Rising offre un sistema che ci guida inizialmente a imparare le meccaniche del gioco e poi a sviluppare le nostre capacità. Non possiamo parlare di una vera e propria trama, ma con il passare del tempo arriveremo a doverci scontrare con altre pericolosissime creature delle tenebre che rappresenteranno dei veri e propri scogli che, però, non potremo fare a meno di affrontare se vorremo portare avanti la nostra crescita. “Crescita” è un termine molto importante in questo titolo, visto che a dover crescere non sarà soltanto il personaggio, ma soprattutto la nostra capacità di utilizzarlo. Non aspettatevi alberi delle abilità o un modello di avanzamento in stile ruolistico, ma la necessità di apprendere sempre più il miglior utilizzo possibile delle opzioni che vi verranno date. L’esperienza che accumulerete sarà quella reale che vi porterà a utilizzare sempre meglio il vostro avatar, così da poter sconfiggere chi vi si parerà davanti. A crescere sarà la lista di incantesimi e abilità, oltre che le possibilità di craftare oggetti e creare un castello sempre più fortificato e in grado di soddisfare ogni necessità del proprio signore.
Quando il vampiro si scopre costruttore
Come in ogni survival che si rispetti, enorme importanza è ricoperta dalle meccaniche di costruzione e crafting che, alla lunga, vanno a rappresentare un fattore importantissimo per la crescita e la sopravvivenza. Sin dalle prime battute del gioco prenderemo dimestichezza con la capacità di creare oggetti ed equipaggiamento, seguendo il sistema di cui parlavamo poco sopra che, più sbloccheremo obiettivi, più ci permetterà di aggiungere opzioni e possibilità alle nostre azioni. Dotarsi di armi, armature e oggetti sempre migliori è necessario sia per aumentare la propria competitività, sia per guadagnare statistiche (e magari far screscere la resistenza a specifici malus…). Dopo poco, potremo iniziare a pensare a costruire una sorta di castello che sarà la nostra base operativa e che dovrà essere tanto un porto sicuro dove rifugiarci, quanto un hub in cui continuare a dedicarsi al crafting grazie a un gran numero di strutture che potremo creare e che funzioneranno grazie al potere racchiuso nel sangue che raccoglieremo durante i combattimenti. Inizia qui un percorso elaborato e le possibilità di costruzione saranno davvero tante e permetteranno di dare al nostro castello la forma che riterremo più adeguata, oltre a sviluppare un sistema che, col tempo, prenderà forma e ci permetterà di creare nuovi materiali e oggetti. Dobbiamo aprire una importante parentesi a riguardo, perché oltre a combattere, raccogliere materie prime è importantissimo nell’economia di V Rising.
Alberi, piante, pietre, costruzioni, tutto o quasi in V Rising può farci trovare importanti risorse e per farlo dovremo colpire con le armi che avremo a disposizione. Inizialmente potrebbe sembrare che ci siano sin troppe materie prime e che l’ambiente sia in grado di fornirci di tutto il necessario, ma appena inizieremo a fare sul serio ci renderemo conto che il sistema di crafting richiede tantissime risorse, oltre a considerevoli tempistiche per le creazioni. Probabilmente, rispetto al ritmo generale di V Rising, proprio alcune delle situazioni di cui sopra spezzano un po’ troppo l’azione, andando a focalizzare più del dovuto l’attenzione sulla costruzione e le sue tempistiche. Stiamo sicuramente parlando di un problema marginale che non va a intaccare tutto il buono di V Rising, ma sicuramente qualcuno potrebbe patire il profondo stacco tra le fasi di azione e esplorazione e quelle di costruzione.
Ad ogni modo vi assicuriamo che portando avanti le vostre partite riuscirete a sviluppare il vostro vampiro a livelli inizialmente impensabili e proverete un vero e proprio piacere nel vederne la crescita e l’evoluzione. Sottolineiamo il fatto che potrete giocare V Rising sia in singolo che in multiplayer, sfruttando le modalità a clan o PVP, ma in qualsiasi caso avrete a vostra disposizione un gioco in grado di divertire. I server (customizzabili con tantissime regole) funzionano a dovere e non abbiamo riscontrato problemi di lag o di connessione, per la nostra gioia. Ricordiamo che le meccaniche survival non permettono di mettere in pausa il gioco e anche quando dovremo entrare nei menù potremo essere attaccati da mostri o altri giocatori o persino essere feriti dal sole, magari a causa del cambio dell’ora in game. Senza dubbio il core del titolo è rappresentato dall’online e le meccaniche di sfida o alleanza con altri giocatori hanno un enorme fascino, ma possiamo dire che anche da soli potremo vivere un’avventura intrigante capace di intrattenere per tantissime ore senza cadere nella noia e tutto questo, in un titolo simile, non è affatto scontato.
Allo stesso modo non era scontato un passaggio indolore dall’edizione per PC a quella PlayStation 5 e, in effetti, qualche sbavatura si nota, soprattutto nei menù, dove in alcuni casi si segnalano righe che si sovrappongono agli oggetti, segno di una conversione non proprio attenta, ma comunque accettabile. Le stesse scritte risultano un po’ troppo piccole, anche andando a ritoccare le impostazioni grafiche. Sebbene le patch non possano compiere miracoli, qualche correzione a riguardo potrebbe arrivare e speriamo che il team Stunlock possa lavorare a riguardo. Ben funzionante la mappatura del DualSense, con il comparto grafico che non è sicuramente dei più avanzati, ma risulta fruibili e particolareggiato, con solo rari casi in cui abbiamo notato qualche rallentamento. Molto d’atmosfera il sonoro che fa da ottimo accompagnamento al gioco in cui, però, dobbiamo segnalare l’assenza della lingua italiana, per quanto vi assicuriamo che anche con una conoscenza basica dell’inglese si riesce a portare avanti l’avventura senza patemi. Alla resa dei conti l’edizione PlayStation 5 di V Rising è un’operazione riuscita, per quanto non perfetta. Il survival vampiresco non raggiunge i livelli di capolavoro, ma è un titolo godibilissimo capace di mescolare la carte dei titoli di sopravvivenza e sfruttare nuovi spunti, offrendo un gameplay fresco e intrigante. Consigliatissimo a chi ama il genere, ma assolutamente da tenere sott’occhio anche per tutti gli altri gamer.
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