Il game director di Metroid Dread, José Luis Marquez, ha rivelato nel corso di un’intervista quello che ritiene essere un elemento imprescindibile per la serie Metroid, ovverosia il fatto che all’inizio dell’avventura Samus debba perdere tutto o quasi.
“Nel caso dei giochi di Metroid è proprio così: non puoi cominciare il gioco senza perdere qualcosa. È praticamente obbligatorio”, ha detto Marquez. “Diversamente credo potreste restare delusi. Già vi vedo esclamare ‘cosa? Abbiamo tutto a disposizione fin dall’inizio? Non può essere!’.”
Pur ironicamente, il game director ha evidenziato un principio comune a tutti gli episodi di Metroid, appunto, che va a caratterizzare il sistema di progressione del gioco consentendo alla protagonista di recuperare man mano le sue abilità.
C’è dell’altro
Metroid Dread ha venduto oltre 3 milioni di copie, dunque si può dire che MercurySteam abbia fatto un ottimo lavoro con questo episodio, rispettando i canoni del franchise ma al contempo provando a introdurre qualche elemento di novità.
Nel corso dell’intervista, il game director ha toccato anche altri argomenti, ad esempio la durata secondo lui ideale per un metroidvania: Marquez ha detto di essere un fan delle esperienze più compatte, che evitino di riempire artificiosamente la campagna andando così a dilatare il tutto.
L’autore ha inoltre rivelato di non apprezzare l’introduzione di elementi soulslike all’interno di questo genere di produzioni, e pur comprendendo le richieste di alcuni fan ha chiarito di non essere il tipo a cui piace rendere appositamente difficile un gioco.
Come sappiamo, MercurySteam sta continuando a lavorare a due grossi giochi, uno dei quali potrebbe essere legato proprio alla serie Metroid.
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